I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
§Tremal-Naik, al ruggito di guerra del felino, si era subitamente svegliato, facendo un brusco movimento, come se cercasse il suo fedele coltellaccio
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. Però, bisogna dirlo, il bravo maharatto si allontanava dal suo padrone a malincuore, e quasi con rimorso. Egli, con ragione, temeva che Tremal-Naik
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delle notti serene seguiva il suo corso, illuminando fantasticamente la corrente dell'Hugly, la quale svolgevasi come un immenso nastro d'argento, fra
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impossibile. Quell'uomo è condannato: il suo sangue è già destinato alla dea. - Giuralo! - disse Ada con accento minaccioso. Suyodhana si raccolse su se
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strozzare una mezza dozzina di persone. Avanti e silenzio. Manciadi, che aveva già tracciato il suo piano, condusse il maharatto sul sentiero che aveva
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quanto il suo passo fosse silenzioso, fu avvertito da quell'uomo il quale s'alzò bruscamente. - Bhârata! - esclamò Tremal-Naik. - Ah! ... Puntò
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compatriotti. Come si disse, dormiva, ma il suo sonno non era tranquillo. Grosse goccie di sudore irrigavano la sua fronte, che talvolta si
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pronunciava e nei suoi deliri e nei suoi sonni, quel nome che era il suo incubo, il suo tormento. Manciadi il bengalese, qualche volta si associava a loro
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sorriso sfiorava le sue labbra. Il suo sguardo si posò subito, con curiosità, su Tremal-Naik, il quale si era messo dietro al capitano. - Ebbene, mio caro
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dei mussenda. Il suo petto d'atleta si sollevava di quando in quanto, sotto i singhiozzi. - Mio padrone, oh, mio povero padrone! - esclamò Kammamuri
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testa, ed il suo sguardo percorreva rapidamente la circostante campagna. Si sarebbe detto che egli cercava qualche cosa, o che aspettava qualcuno. Passò
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, ripeteva di quando in quando: - Salva! Salva! ... Io divento pazzo! ... E nel suo eccitamento ritrovava sempre maggiori forze; quel fardello gli sembrava
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. Cercò di riordinare le idee, ma nel suo cervello regnava una confusione che non riusciva a diradare. Si rammentava vagamente di Negapatnan, della fuga
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, colpito in fronte dall'infallibile palla del cacciatore di serpenti, era precipitato nel fiume. Il suo compagno esitò un momento, poi fuggì a rompicollo
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scorse un fascio di luce uscire dal tronco mozzato. Malgrado il suo straordinario coraggio, si sentì agghiacciare il sangue nelle vene. - Della luce
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verrà fatto alcun male, - rispose Hider. Gli affiliati ad un suo cenno lo legarono e lo imbavagliarono, trascinandolo dietro un grande ammasso di carbone
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tenebre e segnava la rotta ai timonieri, per evitare i numerosi bassifondi. Tremal-Naik, al suo fianco, aguzzava i suoi sguardi d'aquila per cercare di
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proboscide tre o quattro volte l'aria a diverse altezze, s'addentrò nella jungla, sfondando col suo petto la massa di verzura. - Sta' bene attento
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vedendo che altri sipai accorrevano in aiuto dei loro compagni. L'intelligente fiera esitò, come comprendesse il pericolo che correva il suo padrone, poi
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, conducete questo povero diavolo in cucina. Il mastro, un vecchio lupo di mare con una barba grigia, cavò di bocca il suo mozzicone di sigaro mettendoselo
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limonata fa il suo effetto. - Orsù, parla, - incalzò Macpherson. - Sì, mi ricordo, ho parlato con un thug sull'orlo della foresta. Ah! ... ah! ... E
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polsi. Bhârata si collocò al suo fianco, mettendosi dinanzi un paio di pistole. - Tu adunque hai detto di conoscermi, - disse il capitano Macpherson
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forse un rivale. - No, né vi sarà alcuno tanto audace da fissare il suo sguardo su di me. Appartengo alla morte. Tremal-Naik aveva fatto due passi
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una specie di lancia tesa orizzontalmente all'altezza del suo petto. Si provò a tirar a sé, ma resistette; tentò di torcerla ma non fu capace. Tremal
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su se stesso. Persino il cane aveva cessato di fare udire ii suo lamentevole urlo e s'era sdraiato a fianco di Darma. Le note acute del misterioso
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finalmente aprì gli occhi fissandoli sul cacciatore di serpenti che stavagli curvato sopra. Tosto una profonda meraviglia si dipinse sul suo volto e subito
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per terra tutto imbrattato di sangue, dimenticarono per un istante l'uccisore, per accorrere in suo aiuto. Questo momento bastò perché Tremal-Naik e
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sulle sue rive. Piroscafi, barchi brick, brigantini, golette e slopp, s'incontrano dovunque lungo il suo corso. Non parliamo delle pinasse, dei poular