I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
, - rispose Tremal-Naik, con un amaro sorriso. - Quale imprudenza! ... Sei ancora convalescente e ... - Taci, sono forte, più forte di quello che credi
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? ... Come fuggì? ... Come sei legato? Parla Saranguy, parla, - disse Bhârata fuori di sé. - Siamo stati giuocati. Potente Brahma! sono caduto
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segnate? - Sì, sono dieci. - Dove le hai collocate? - Sotto poppa. - Riunite? - Tutte vicine l'una all'altra, - disse l'affiliato. - Hai avvertito gli altri
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su quella donna. - Ma a quale scopo? - Certamente per ucciderlo. - Hai veduto tu quegli esseri? - Coi miei propri occhi. - Sono uomini o spiriti
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mio compagno. Del resto non ci troveranno. - Sono spiriti, padrone. - Sono uomini. Taci e guardati ben d'attorno. In lontananza si udivano le urla dei
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strozzata. - Li fucileremo tutti. - Anche se fra essi vi fossero delle donne? - Esse prima di tutti. - Perché? ... Quale colpa hanno? - Sono più
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, - rispose il capo dei mahuts. - I battitori? - Sono di già sul limitare della jungla, coi cani. Uno dei più abili mahuts si collocò sul collo di Bhagavadi
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! - aveva esclamato egli. - Sono perduto! Gettò un rapido sguardo all'intorno. Egli si trovava in una specie di radura d'una estensione di oltre mezzo miglio
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mezzo alla jungla? - Ve ne sono, Saranguy, e più d'uno. - Non ti credo. - Hai udito parlare dei thugs'? - Gli uomini che strangolano? - Sì, di quelli
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macchina, lasciò la camera e si slanciò sul ponte. - Bisogna volare, Udaipur, - disse Tremal-Naik. - I forni sono colmi di carbone, capitano. Abbiamo la
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? - Evaderemo. - Quando? - Questa notte. - Come? - È affar mio. - Quanti uomini ci sono nel bengalow? - Erano sedici o diciotto. Ma ... Afferrò una mano del
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§I banian, chiamati altresì al moral o fichi delle pagode, sono gli alberi più strani e più giganteschi che si possa immaginare. Hanno l'altezza ed
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sorriso! Mia celeste visione, perché rimani muta dinanzi a me? Perché mi guardi così? ... Non aver paura di me: sono Tremal-Naik, il cacciatore di
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spaventava. E nondimeno bisognava uscire a ogni costo da quella caverna, che poteva diventare, fra brevi istanti, una tomba. - Ma sono io adunque maledetto
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oggi sono in gran parte scomparsi nelle grandi pianure del delta gangetico. Il capitano Macpherson entrò nella palazzina lasciando i sipai alla porta
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feroce sfiorò le sue labbra, mostrando due file di denti aguzzi come quelli di una tigre. - Dove sono? - chiese egli con voce sorda. Tremal-Naik
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d'ammazzarti? Degli uomini forse? - Uomini? ... Chi parla d'uomini? - Di' su. - Ma non sono stati uomini, - disse il bengalese. - Sì, sì, non m'inganno, era un
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§L'Hugly, le cui acque sono reputate sacre dalle popolazioni dell'alta India le quali intraprendono di frequente dei lunghi pellegrinaggi, per
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batté tre o quattro volte i fianchi colla coda, come i gatti allorché sono in collera, emise un secondo miagolio più forte del primo poi cominciò ad
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io amo? Sono io adunque maledetto dai numi? Chinò il capo sul petto e qualche cosa di umido rotolò giù per le abbronzate guancie. Kammamuri, nel vedere
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del bengalow. - Si vede che sono prudenti quegli europei. - Sembra. - Ma tu lo libererai. - Io! - esclamò Saranguy. - Lo credo. - Chi te lo disse? - Non
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mezzo della quale contorcevasi un oggetto lungo lungo, sparso di macchie. Quel corpo emetteva dei sibili acuti, particolari ai serpenti, allorché sono
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? - Sono poi uomini? - Non credo che siano le anime dei morti. - Allora saranno pirati, - disse Aghur. - E quale interesse possono avere, per assassinare
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proprio vero, capitano. Il miserabile era rinchiuso da una settimana nei sotterranei del forte William. - Sono certi che sia uno strangolatore
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capitano: - È fatto: Hider e tutti i suoi sono prigionieri. - Grazie, mio valoroso, - disse Corishant, stringendogli vigorosamente la destra.- Sono
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ammazzarmi, ma dalla mia bocca non uscirà sillaba. Sono un sipai! - Bada, Bhârata, che non si ritorna più, una volta scesi nella tomba. - Uccidimi se vuoi. - È
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fiume o nei dintorni di Raimangal? - Ne sono certo ma cosa importa? Questa notte mi sento tanto forte da cozzare contro un esercito di mille uomini
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tutti addosso. - Quell'uomo ci volge le spalle e Darma ha il passo silenzioso. - Sta' in guardia, padrone. - Sono deciso a tutto, anche a pugnare
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, essi sono terribili, ma io sarò più forte e più terribile e farò loro scontare a caro prezzo quelle lagrime che tu, infelice, hai sparso dinanzi a me