I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
, veglierai su di lui. Tu sei forte e coraggioso e a te non scapperà. - Sono persuaso. Basterà un pugno per ridurlo all'impotenza, - disse Tremal- Naik
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? ... Come fuggì? ... Come sei legato? Parla Saranguy, parla, - disse Bhârata fuori di sé. - Siamo stati giuocati. Potente Brahma! sono caduto
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, schiacciandosi contro il terreno, e si mise a strisciare silenziosamente. S'arrestò proprio dinanzi a lui emettendo un secondo miagolìo. - Sei ferita?- gli
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al primo segnale, mentre gli artiglieri si erano collocati dietro a sei pezzi di cannone, decisi a calare a picco la Devonshire piuttosto che
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rapidamente la rivoltella verso di lui. - Non un grido, non un passo, - gli disse, - o sei morto! L'indiano vedendosi dinanzi il prigioniero che lo teneva di
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avanzavano fuggirono. - Nagor, ove sei? - chiese il cacciatore di serpenti. - Qui nello stanzone, - rispose il thug. - Atterra la porta; mi hanno chiuso
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vivamente. - Chi sei? - chiese questi sottovoce, puntandogli sul petto una pistola. - Hai udito? - domandò Tremal-Naik. - Ah! sei tu, padrone? Sì, ho udito
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uomini armati. In capo a dieci minuti la barca, uno svelto e bellissimo mur-punky, condotto da sei indiani muniti di lunghe pagaie e guidata da un
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, fissando in volto il maharatto. - Ah! sei tu, Kammamuri! - esclamò. - Sì, padrone. - Cosa fai tu qui? - Veglio su di te e scaccio le zanzare. Tremal-Naik
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corpo, macchiata di sangue. - Sei ferito? - gli domandò Kammamuri. Quell'uomo lo fissò attentamente con due occhi che avevano strani riflessi. - Credo
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d'ora dopo essi giungevano sul margine della jungla, irta di bambù e di ammassi di cespugli spinosi. Sei sipai, muniti di lunghe pertiche ed armati di
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centoventicinque chilometri fra Calcutta e il golfo. - Quanto fila la fregata? - Sei nodi all'ora e con mare calmo. È troppo vecchia e troppo impoppata. - Ma non
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che ella sparse il profumo, - diss'egli.- L'odore che mi sale alle nari me lo dice. Domani saprò dove mi trovo e con chi avrò da fare. Fece sei o sette
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introvabili, era a pochi passi. I due indiani vi si precipitarono nel mezzo, correndo disperatamente per cinque o sei minuti, poi si lasciarono cadere sotto
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per quale motivo lo mi trovo qui prigioniero. - Perché ormai sappiamo che tu sei un thug. - Io! ... Un thug! ... - Sì, Saranguy. - Tu menti! ... - No
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uno dei remiganti. L'indiano volse lo sguardo verso la piccola rada del bengalow e scorse un mur- punky, montato da cinque o sei sipai e da una mezza
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tempo l'indiano, - tu corri un gran pericolo. Ada fremette. L'accento dell'indiano era cupo e minaccioso. - Dove sei stata questa notte? Mi dissero che tu
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, - rispose Tremal-Naik, con un amaro sorriso. - Quale imprudenza! ... Sei ancora convalescente e ... - Taci, sono forte, più forte di quello che credi
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, seguito da uno scricchiolìo, come di un'arma da fuoco che veniva montata. - Tremal-Naik, - chiamò il thug. - Sei tu Hider? - domandò una foce soffocata
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.- Dov'è il brigante? - È scomparso, Kammamuri, ma lo ritroveremo. - Sei ferito? - Tremal-Naik non si lascia strangolare da quegli uomini. - Ho il sangue che
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, tu sei l'uomo che dovevo strozzare, - disse.- Che stupido che fui, a lasciarmi prendere. - Non ti sembra che l'agguato sia riuscito bene? - Non lo nego
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, fissando sull'indiano uno sguardo acuto come la punta d'uno spillo. - Ti dissi che tu sei il capitano Harry Corishant, - rispose lo strangolatore, - il
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stralunati e la schiuma alle labbra e tendendo il pugno chiuso verso il maharatto gridò: - Sei tu che vuoi strangolarmi? Kammamuri, dammi le pistole che lo
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il delirio! - È ben perché sei fuori di te stesso, che non voglio che tu vada innanzi. Se tu irrompi in quella caverna prima del tempo, ci perderai
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scomparve Tamul, vale a dire sei mesi fa. - Sicché credi anche tu, come Kammamuri, che segnali una disgrazia? - Si, padrone. - Sai chi è che lo suona? - Non
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questa terra indorata dal sole e profumata dall'olezzo di mille fiori, per scendere nella tomba, nell'oscurità, nel mistero? - Sei pazzo? - domandò Aghur
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nella viva roccia, sei metri sotto il livello delle Sunderbunds.
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pistole e l'aveva armata drizzandola su di lui. - Sei morto! - gli gridò. Un lampo ruppe le tenebre, seguito da una detonazione. Lo strangolatore