I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
tempo l'indiano, - tu corri un gran pericolo. Ada fremette. L'accento dell'indiano era cupo e minaccioso. - Dove sei stata questa notte? Mi dissero che tu
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condannasti ad eterno martirio dopo d'avermi distrutto tutto ciò che avevo di più caro sulla terra. Assassini, possiate essere maledetti in questa e nell'altra
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capanna, sulla cui soglia si arrestò. - Guarda, Kammamuri - diss'egli con tristezza. Questa capanna altre volte sì gaia, sì ridente, mi sembra che abbia
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questa sera. Al canotto, Kammamuri! - esclamò egli, con un tono di voce da non ammettere replica. - Ma, padrone! ... - Hai paura forse? - chiese
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questa Kâlì? Io l'ho udito ancora questo nome. - Sì, l'hai udito la notte che cadesti sotto il pugnale di Suyodhana. Ah! ... ah!.. che bel colpo fu
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le carabine e fecero fuoco, ma le palle non colpirono che le stuoie di coccottiero. - Siamo presi, - disse Tremal-Naik. - Barrichiamo la porta. Questa
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di lui, della limonata, ma nulla di più. - Chi può avermi tradito? - si chiese, rabbrividendo. - Cosa accadrà ora di me? Cos'è questa nebbia che mi
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. - Aghur, - disse il maharatto, sgomentato. - Hai udito nulla questa notte? - Assolutamente nulla. - Nemmeno un gemito? - No, perché? - Hanno ucciso
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youma ed una pallottolina d'oppio, si fa parlare qualsiasi persona. - Va' a preparare questa limonata, - disse il capitano. - Se riesci ti regalo venti
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, trattenendolo.- È uno dei nostri. Il cane, anziché obbedire, si mise a ringhiare minacciosamente. - Questa bestia mi pare che non sia troppo cortese
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silenzio. - Nella jungla. Ieri sera hanno scoperto le traccie di una gran tigre e questa mane si sono recati a cacciarla. - Ah! - fe' sordamente
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fiume o nei dintorni di Raimangal? - Ne sono certo ma cosa importa? Questa notte mi sento tanto forte da cozzare contro un esercito di mille uomini
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di vino, - disse Palavan. - Si potrà giungere alla sua cabina senz'essere veduti? - La cabina comunica colla batteria. Questa sera la porta sarà aperta
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già questa volta coll'intenzione di recarsi alla riva, ma di trovare Tremal-Naik. Attraversò il bosco di cocchi perdendo parecchie ore e quantunque la
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una galleria che s'abbassava dolcemente. - Vedi nulla? - chiese a Kammamuri. - Nulla; mi pare di essere diventato cieco. Sarà questa, la via che
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tigre gli si avvicinò. - Rimani presso questa donna, - comandò Tremal-Naik. - Non ti muovere se non quando ti chiamerò. Se qualcuno s'avvicina, sbranalo
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stessa limonata che il capitano Macpherson aveva fatto bere a Tremal-Naik. - Trangugia questa bevanda, - diss'egli al sergente, dopo di avergli tolto
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contenenti dei thugs. Puoi fare questa sostituzione tu? - Dirigo io l'armamento della Devonshire. - Una parola ancora. Quando si parte? - A mezzanotte, mi
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? - chiese Tremal-Naik. - Tu, fino a questa sera. Poi un sipai ti darà il cambio. - Va bene. - Se il nostro uomo chiude gli occhi, pungi forte. - Ti obbedirò
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e far saltare amici e nemici. - Quando si farà il colpo? - Questa notte, dopo che avremo dato un buon narcotico al capitano. - Cosa dobbiamo fare
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testa e sparò. Un lampo balenò sul punto nero e una terza detonazione echeggiò. - Tutto va bene - ripigliò il capitano. - Spero questa volta di sapere
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anni! ... Quale gioia! ... Il destino crudele mi doveva questa rivincita. - E dire che io stavo per uccidervi e che la vostra testa doveva essere il
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questa faccenda? Bhagavadi si rimise in marcia, con molta precauzione, facendosi prima largo colla proboscide, che si affrettava però a ritirare subito
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? - Chi mai? - La vergine della pagoda. - Chi è questa donna? - Una creatura bella, Kammamuri, che io amo alla pazzia, e per la quale metterei l'India in
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l'indiano che chiamavasi Gary. - Questa notte un indiano, compagno del miserabile che osò alzare gli occhi sulla Vergine della nostra venerabile dea, è
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tese gli orecchi rattenendo il respiro. Quel misterioso niff! niff! si ripeté e molto vicino. - Questa non è la tigre! - mormorò Kammamuri. - Quale