I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
fischi; un tremito formidabile scuoteva il battello dalla chiglia alla cima degli alberi, dall'asta di prua a quella di poppa. Ben presto il manometro
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
§Quella pagoda, del più puro stile indiano, era la più bella che Tremal-Naik avesse veduto nelle Sunderbunds. Costruita tutta in granito bigio era
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
Tremal-Naik con voce cupa. - Era una sera, oh non la scorderò mai, quella sera, Kammamuri! Io cercavo i serpenti sulle rive d'un ruscello, laggiù, proprio
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
una tasca una foglia somigliante a quella dell'edera, conosciuta in India sotto il nome di betel d'un sapore amarognolo e un poco pungente, vi unì un
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
! - esclamò lo strangolatore. - Hai mai amato almeno? - Mai, fuorché la mia dea. - Io l'amo quella mia povera figlia, al punto che darei tutto il mio
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
sepolcrale. - Ti ricordi quella notte che ti rifugiasti nel pozzo colla tua Ada ed il maharatto? - Sì, me lo ricordo, - rispose con voce sorda Saranguy
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
straordinaria, febbrile, che eguaglia quella dei fiumi giganti dell'America settentrionale. Approfittando dell'alta marea, che si fa sentire molto forte
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
erbe. - Ma ha il diavolo in corpo quella tigre, - disse il capitano, assai di cattivo umore. - È la seconda volta che sfugge alle mie palle. Come va
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
che la palla si sarebbe schiacciata contro quella pelle grossissima che è più resistente d'una corazza d'acciaio. Poteva bensì colpire il mostro in un
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
tigre a quella chiamata s'arrestò, alzò la testa, fissò sul canotto i suoi occhi verdastri e si slanciò verso la riva emettendo un sordo mugolìo
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
di fucile erasi udito rombare nella jungla. Egli non sapeva capacitarsi di quella prolungata assenza e di quell'assoluto silenzio. Entrava ed usciva
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
donna? - Non posso dirlo. - Saranguy, - disse con voce alterata, - vuoi dirmi chi è quella donna? - Mai. - È bianca o abbronzata? - Non te lo dirò
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
, - porta via la vergine della pagoda e veglia su di lei. - Conta su di me, figlio delle sacre acque del Gange. - Quella vergine tenterà forse di
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
rapire la vittima, approfittando della confusione e dello sgomento che avrebbe provocato la comparsa della tigre. Non era però facile guidarsi fra quella
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
spaventava. E nondimeno bisognava uscire a ogni costo da quella caverna, che poteva diventare, fra brevi istanti, una tomba. - Ma sono io adunque maledetto
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
? - Perché amo Ada. - Non vogliono adunque, quegli uomini, che tu l'ami? - No, e cercano d'assassinarmi. - Ma perché? - Perché sul capo di quella donna pesa
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
tutte le sue forze. Il canotto, sotto quella potente spinta, discese la fiumana con rapidità vertiginosa, balzando sulle onde. Tremal-Naik, caricata la
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
fregata! ... La fregata! ... - urlarono gl'indiani. - Silenzio! - tuonò il quartier-mastro. - Ehi, gabbiere, dove va quella nave? - All'est, radendo l'isola
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
, Kammamuri, come pure saprò chi sia quella donna che veglia nella pagoda della loro terribile dea. Hai udito tu, ciò che disse quel vecchio? - Sì, padrone
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
Macpherson. - Bravo sergente, - diss'egli. - Dov'è il capitano? - Bhârata nell'udire quella voce, si era arrestato. Guardò Tremal-Naik con due occhi che
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
mattino. Quest'uomo era il sergente Bhârata. - Olà, Saranguy! - gli gridò. - Da dove vieni? Quella chiamata strappò bruscamente Tremal-Naik dai suoi
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
ributtati da quella valanga d'uomini. L'ufficiale di quarto s'impadronì del cannone, ma la vittoria fu di breve durata. Hider si era messo alla testa dei
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
uomo! - Zitto! Tremal-Naik alzò la carabina prendendo di mira quella massa nera che aveva l'apparenza d'un essere umano sdraiato, ma l'abbassò senza
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
centimetro. - Cos'è quella roba lì? - chiese Tremal-Naik. - Un cava stoppacci, - rispose il maharatto. - Ora mi vedrai adoperarlo e ti giuro che nessun
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
sipai, ricca d'ornamenti d'oro e d'argento. Era di statura alta, di complessione robusta, di carnagione bronzina ma assai meno carica di quella degli
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
Nagor? - È rimasto fuori! - Dammi la testa. - Quale testa? - Quella del capitano Macpherson. - Siamo stati battuti, Kougli. L'indiano fece tre passi
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
non sai la cagione di quella irresistibile sonnolenza? - Non so nulla. - Non fu introdotto qualche cosa nella cantina? - Non vidi nulla. - Essi ti
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
quella scena. Aspettò che i due indiani fossero molto lontani, poi uscì dal nascondiglio e spinto da una forte curiosità, s'avvicinò al cadavere. Un