I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
si sedette dinanzi alla capanna, colla tigre ed il cane accovacciati. La giornata passò senza incidenti. Tremal-Naik ebbe ancora qualche accesso di
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qualche cosa. - Ci impadroniremo del primo che viene e lo accopperemo. - Secondo le circostanze. Orsù, silenzio ora, ed occhi bene aperti. Trasse da
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testa, ed il suo sguardo percorreva rapidamente la circostante campagna. Si sarebbe detto che egli cercava qualche cosa, o che aspettava qualcuno. Passò
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pronunciava e nei suoi deliri e nei suoi sonni, quel nome che era il suo incubo, il suo tormento. Manciadi il bengalese, qualche volta si associava a loro
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. - Il capitano ricorrerà a qualche mezzo violento per farlo parlare. - Capisco. Diventerò carceriere ed all'occorrenza torturatore. - Sei molto
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qualche cosa. Una commozione dolorosa scompose i suoi lineamenti, ma fu rapida come un lampo. Tornò a guardare il punto nero. Era di già assai ingrandito
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offusca il cervello? ... Che mi abbiano ubbriacato con qualche bevanda a me sconosciuta? Fece uno sforzo per alzarsi, ma subito ricadde; aveva udito
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commettesse qualche pazzia, sapendo che voleva rivedere la misteriosa visione e perciò ogni dieci passi s'arrestava titubante, più disposto ad
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aspirò fortemente l'aria fresca della notte, passandosi più volte le mani sulla fronte. - Dove sono Hurti ed Aghur! - chiese, dopo qualche istante di
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le mani ai muri, cominciarono ad avanzare l'un dietro l'altro, tastando coi piedi il terreno, per non cadere in qualche apertura, e nel più profondo
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. I due indiani e la tigre in pochi minuti guadagnarono la riva del Mangal, le cui acque, ingrossate da qualche acquazzone, scorrevano con maggiore
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proprio sotto la finestra, alzando la testa. - Nagor! - bisbigliò Tremal-Naik. - Chi sei? - chiese il thug, dopo qualche istante di esitazione. - Tremal
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? - chiese egli guardandosi attorno. - Qualche fratello forse? - Guarda laggiù, - disse uno dei remiganti, additandogli la riva. - Passiamo dinanzi al bengalow
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altro indiano, armato come il primo, passò correndo qualche istante dopo, e pur esso scomparve nel folto dei bambù. In lontananza s'udì ancora qualche
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permetta di ritirarci in un luogo sicuro. Vieni, Kammamuri. Il maharatto, dopo di aver vagato per qualche minuto fra le tenebre lo raggiunse. Si udì il
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io amo? Sono io adunque maledetto dai numi? Chinò il capo sul petto e qualche cosa di umido rotolò giù per le abbronzate guancie. Kammamuri, nel vedere
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. - Padrone, - disse Kammamuri, dopo alcuni istanti di silenzio. - Cosa vuoi? - I cacciatori non sono ancora tornati. Temo che sia accaduta qualche disgrazia
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. - Getta il lok! - gridò Hider. - Quindici nodi e cinque decimi, - gridò, qualche minuto dopo, un marinaio. - Corriamo come uno dei più rapidi cacciatori
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raccogliere qualche rumore, emise un terzo ma più basso miagolio fece un rapido voltafaccia e scomparve nella jungla, lasciandosi dietro il ben noto odore
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inquietudini. Per qualche istante poté discernere le tre scialuppe che s'allontanavano senza far rumore, poi le perdette di vista. Passarono alcuni minuti
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Bhârata, - disse Macpherson. - Avete scorto qualche cosa, capitano? - chiese il sergente. - No, ma la tigre può essere tornata sui propri passi ed
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non sai la cagione di quella irresistibile sonnolenza? - Non so nulla. - Non fu introdotto qualche cosa nella cantina? - Non vidi nulla. - Essi ti
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. Pareva che cercassero reciprocamente di leggersi il pensiero che attraversava la loro mente. - Vergine della pagoda sacra, - disse dopo qualche
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rapide le tenebre. La luna non doveva sorgere che fra qualche ora. Verso le undici Tremal-Naik si affacciò alla finestra e scorse confusamente i due sipai
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qualche mur- punky. Era una di quelle palazzine che chiamansi in India bengalow, elegante, comodissima, ad un solo piano, alzata sopra un basamento di
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qualche tratto sul terreno, forse quando era ancora agonizzante, e dalla bocca sbarrata uscivagli d'un buon palmo la lingua. Tremal-Naik sollevò lo
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gradinata. Si slanciò verso la pagoda, dopo d'aver disarmato la carabina e di aversela gettata dietro le spalle, stette qualche istante ad udire, e
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, mordendosi le mani. - Tu sai qualche cosa. Oh! parlerai, sì parlerai, dovessi abbruciarti le gambe. - Abbruciami anche le braccia fino alle spalle