I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
alta più che sessanta piedi, con una base larga quanto due terzi dell'altezza, contornata da stupendi colonnati, scolpiti con quella valentìa che
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. Scoraggiato, si sedette sul limitare della capanna, attendendo ansiosamente il loro ritorno. Vi era da pochi minuti, quando la tigre balzò in piedi facendo
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le interminabili pianure del delta gangetico. Schiere di marabù volteggiavano sopra la corrente, posandosi sull'una o sull'altra riva, ai piedi dei
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anni d'età; ha una circonferenza di duemila piedi e non meno di tremila colonne o radici che dir si voglia. Anticamente era assai più vasto, ma parte di
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. Infinite gallerie solcavano il sottosuolo in mille direzioni, alcune tanto basse da non tenervisi in piedi un uomo, altre altissime e vaste, alcune
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sul fondo oscuro del cielo, con effetto fantastico, illuminava una vasta e solida capanna di bambù, ai piedi della quale dormiva, avvolto in un gran
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sei entrata nella pagoda. - È vero. Tu mi inviasti dei profumi e li versai ai piedi della tua divinità. - Dici la nostra. - Sì, la nostra, - disse la
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. La tigre a quella nota scattò in piedi, si scagliò sul capitano e lo atterrò. La sua enorme bocca, irta di denti, si spalancò sopra di lui pronta a
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socchiuso, l'aprì e si trovò in uno stanzino di otto piedi quadrati, tappezzato in rosso ed ammobiliato elegantemente. S'accostò ad un tavolino, sul
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le mani ai muri, cominciarono ad avanzare l'un dietro l'altro, tastando coi piedi il terreno, per non cadere in qualche apertura, e nel più profondo
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§All'improvvisa detonazione, gl'indiani erano balzati in piedi col laccio nella dritta e il pugnale nella sinistra. Vedendo il loro capo dibattersi
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cacciatore di serpenti ed il suo maharatto. Sta' cheto e tutto andrà bene. Ad un tratto la tigre scattò in piedi, drizzò gli orecchi come cercasse di
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! ... La tigre! ... Tremal-Naik si slanciò verso la finestra e guardò. I due sipai che si tenevano imboscati dietro un cespuglio, erano in piedi colle
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piedi. La notte era limpidissima, illuminata da una luna superba e l'aria dolce, rinfrescata di quando in quando da una brezzolina, che scendeva
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qualche vendetta? - Forse, - disse Tremal-Naik con aria tetra. - Ora silenzio e aspettiamo le tenebre. Lasciò il prigioniero ed andò a sedersi ai piedi
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. S'era alzato in piedi sulla crocetta, per abbracciare maggior orizzonte e guardava fisso fisso col cannocchiale. - Nave a vapore! - gridò poi. - La
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alla capanna, accesero a poca distanza dai suoi piedi un gran fuoco, ed attesero pazientemente che ritornasse in sé, per cominciare la prova. Non
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di non essere né veduto, né udito, si mise a correre rapidamente e si arrestò ai piedi di un palmizio, sul cui tronco vedevasi rozzamente inciso
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gigantesco albero, coi suoi trecento tronchi. Tremal-Naik si sentì scuotere da capo a piedi da una violenta commozione. - Ada! ... - esclamò egli
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. Con uno sforzo disperato s'alzò in piedi e si mise a saltellare, per quanto gli permettevano le corde, verso la feritoia. Un calpestìo affrettato che
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contorse come un serpe, afferrandosi il capo fra le mani. D'improvviso scattò in piedi come una tigre che sta per avventarsi sulla preda. Un sinistro
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secondo corridoio camminando sulla punta dei piedi. L'uomo che lo precedeva s'arrestò; lo udì girare una chiave in una toppa, lo vide aprire una porta e
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. Il cane si era accovacciato ai suoi piedi cogli occhi fissi al sud. A mezzanotte nessun indiano era comparso, né sul fiume, né sulla jungla. Però il
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Tremal-Naik, balzando in piedi, tutto trasfigurato. - È vero quello che dici? - Sì, è vero, - disse Kougli marcando su ogni parola. - E sarà mia sposa
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occhi aperti, schizzanti dalle orbite. Le ginocchia erano rotte e insanguinate ed egualmente i piedi, segno evidente che era stato trascinato per
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carabina, si mise a poppa cogli occhi fissi sulle due rive. La tigre si era accovacciata ai suoi piedi e brontolava sordamente ad ogni baleno
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. - Battiamocela, - mormorò il maharatto. - Tra poco avrò alle calcagna i suoi compagni. Saltò in piedi e si diede a precipitosa fuga dalla parte che era