I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
§Il più era fatto. Non restava ora che a far parlare il prigioniero, cosa non tanto facile essendo gl'indiani più cocciuti delle pelli-rosse
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nell'agguato come uno stupido! - Ma spiegati, di' su, che non ho più sangue nelle vene. Come riuscì a evadere? Chi tagliò le sbarre della feritoia? - Loro
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scomparire. Allungò il passo e si fermò dinanzi alla stessa porta che non era stata chiusa. Una lampada illuminava malamente lo stanzone. Seduto
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§Non aveva ancor terminato di parlare, che nel sottostante corridoio rimbombavano due colpi d'arma da fuoco, seguiti, subito dopo, dall'urlo di un
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sorprendevano talvolta colla faccia nascosta fra le mani e le gote umide, come se avesse pianto. Non parlava che rade volte, non confessava a chicchessia il
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, - rispose Tremal-Naik, ricomponendo gli alterati lineamenti. - Di notte! E solo! - E perché no? - Ma le tigri? - Non mi fanno paura. - Ed i serpenti
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desolante, di più strano e di più spaventevole che la vista di queste Sunderbunds. Non città, non villaggi, non capanne, non un rifugio qualsiasi; dal
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§Kammamuri cominciava a diventare inquieto. Il sole calava rapidamente all'orizzonte ed i due cacciatori non erano ancora tornati, anzi nessun colpo
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rimesse, per le scuderie e pei sipai, ombreggiate da tara, da latania e da non pochi pipal e nim, alberi dal tronco enorme e dal fogliame fitto e cupo, che
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pullulavano come i bambù? Gli sembrava una enormità, una cosa assolutamente impossibile, quasi un delitto. Non aveva ancor percorso mezzo miglio, quando
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.- Dov'è il brigante? - È scomparso, Kammamuri, ma lo ritroveremo. - Sei ferito? - Tremal-Naik non si lascia strangolare da quegli uomini. - Ho il sangue che
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. Infinite gallerie solcavano il sottosuolo in mille direzioni, alcune tanto basse da non tenervisi in piedi un uomo, altre altissime e vaste, alcune
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Darma, vi girava e rigirava attorno, senza mai allontanarsi. - Buono, - mormorò Kammamuri. - I maledetti non hanno visitato questi luoghi. Darma! La
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supremo. - Non muoverti, padrone! - disse il maharatto, che fissava negli occhi la belva, sempre raccolta su se stessa. - La ti ... gre! la ti ... gre
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prendono posto i cacciatori, solidamente assicurata con corde e catene. - Siamo pronti? chiese il capitano Macpherson. - Non manca che di partire
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scomparve Tamul, vale a dire sei mesi fa. - Sicché credi anche tu, come Kammamuri, che segnali una disgrazia? - Si, padrone. - Sai chi è che lo suona? - Non
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§Scesi senza aver destato l'allarme, nei sotterranei, non restava che cercare il gran tempio della dea Kâlì, piombare improvvisamente sull'orda e
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. Cercò di riordinare le idee, ma nel suo cervello regnava una confusione che non riusciva a diradare. Si rammentava vagamente di Negapatnan, della fuga
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di bronzo dal volto orribile e la vasca di marmo bianco col pesciolino rosso, non mancavano. Un uomo era di già entrato e passeggiava innanzi e
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, raggiungerla o alla foce del fiume od in mare e mettere in opera il secondo piano, non meno arduo, né meno pericoloso, ordito dal cacciatore di serpenti
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vapore il molo del forte William, scendendo la nera corrente dell'Hugly. La notte era assai oscura. Non luna e non stelle in cielo, il quale era coperto
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formidabile scroscio che si ripercuoteva fino alle rive del golfo del Bengala. Non pioveva, ma le cateratte del cielo non dovevano tardare ad aprirsi
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un gruppo assai folto di bambù, alti non meno di diciotto metri. - Se ti è cara la vita, - disse rapidamente Tremal-Naik a Kammamuri, - non muoverti
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collocano i loro idoli. Nella provincia di Guzerate esiste un banian chiamato Cobir bor assai venerato dagli indiani ed al quale non esitano a dare tremila
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§Era venuta la sera. Il capitano Macpherson durante la giornata non si era fatto vedere e nessun incidente era accaduto nel bengalow. Saranguy, dopo
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, sgombra affatto d'ogni cespuglio e d'ogni bambù. - Sono perduto! - ripeté egli, con ira.- Se non trovo un nascondiglio, fra cinque minuti mi
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dove si trova e che tu mi guidi, non ho più alcun timore mio bravo indiano, - rispondeva il capitano. - Ah! ... finalmente potrò vederla dopo tanti
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sua fronte era solcata da precoci rughe. Gli occhi erano grandi, melanconici, ma che talvolta scintillavano d'ardire. Non fiatava, ma di tanto in tanto
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gettarvi le ceneri dei loro defunti o per bagnarvisi è uno dei più importanti fiumi della grande penisola asiatica. La sua lunghezza non supera le cinquanta