I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
riflessi verdastri, Saranguy accostò due dita alle labbra e mandò un leggiero fischio. Tosto i due punti luminosi si slanciarono innanzi. Erano gli occhi di
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feroce sfiorò le sue labbra, mostrando due file di denti aguzzi come quelli di una tigre. - Dove sono? - chiese egli con voce sorda. Tremal-Naik
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sorriso sfiorava le sue labbra. Il suo sguardo si posò subito, con curiosità, su Tremal-Naik, il quale si era messo dietro al capitano. - Ebbene, mio caro
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delirio, durante il quale gli usci più volte dalle labbra straziate il nome di Ada, la sventurata giovane che aveva lasciato senza difesa, nelle mani
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lineamenti labbra piene senz'essere grosse e che lasciavano intravvedere un'ammirabile dentatura; naso ben tornito, fronte alta, screziata di linee di
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gettato attorno al suo collo. Rattenne il grido che stava per uscirgli dalle labbra, afferrò con pugno solido la corda impedendo così che lo strangolasse e
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. Frugò in direzione del cuore e lo sentì battere. Un gran sospiro gli uscì dalle labbra. - Non sarà nulla, - diss'egli. - Ritornerà in sé. - Lo credi
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dipinta di rosso cupo, del color del sangue, le usciva d'un buon palmo dalle labbra atteggiate ad un feroce sorriso; i polsi erano stretti da larghi
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strani, e le sue labbra s'atteggiarono ad un riso, anzi ad un sogghigno che incuteva spavento. - Salve alla vergine della pagoda - diss'egli
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liberarlo dalle erbe che lo coprivano. - Silenzio, - diss'egli, ponendogli un dito sulle labbra. - Se ci ode, siamo irremissibilmente perduti. Ma Tremal-Naik
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cadavere; una sorda esclamazione gli uscì dalle labbra contorte per l'ira. - Hurti! - esclamò. Infatti quel cadavere era Hurti, il compagno dell'indiano
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slanciò a poppa e mirò l'indiano Huka che accostava alle labbra il ramsinga. Lo scoppio della carabina fu accompagnato da un tonfo e da un grido. Huka
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sorriso sfiorò le labbra di Kougli. - Un indiano può diventare un malese od un birmano. - Basta così. Quando devo partire? - Subito o arriverai troppo
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labbra. - È mio, - mormorò con un filo di voce. - Kâlì mi protegge. Camminò in punta dei piedi lungo le pareti della capanna e si fermò a dieci passi
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prigioniero un solco sanguinoso. Un ruggito di belva uscì dalle labbra dello strangolatore. - Uccidimi, - disse con un tono di voce che più nulla aveva d'umano
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volta. Riabbassò la carabina e tornò a coricarsi mordendosi le labbra per frenare la collera. I due indiani avevano allora trascinato Hurti nel mezzo
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sergente, per non morire asfissiato, fu costretto ad aprire le labbra. Bastò quel momento, perché la limonata gli fosse versata in bocca. - Ora saprai
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quale stava una bottiglia di cristallo, piena di limonata. Un sorriso diabolico gli sfiorò le labbra. - Ogni mattina la bottiglia risale vuota
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, sormontata dal misterioso serpente. Un sospiro di sollievo gli uscì dalle labbra. - Finalmente! - mormorò egli. - Cominciavo a temere di essermi inoltrato in
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lontananza s'udìuno squillo di tromba. Tutti e due s'alzarono precipitosamente, correndo verso il fiume. - Eccoli! - gridò Bhârata. Dalle labbra del
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bruscamente il bengalese, sforzandosi, ma invano, di atteggiare le sue labbra ad un sorriso. - Mi sembri inquieto. - Infatti lo sono, ma non è
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eccitazione. Un sorriso sinistro sfiorò le sue labbra e guardò trucemente. - Ah! - esclamò egli con voce appena distinta. - Negapatnan è qui! I
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colle unghie. Balzò come una tigre verso la feritoia. Un secondo urlo gli irruppe dalle frementi labbra. - Ah! Miserabile! Gettò all'interno uno
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sangue e la spuma alle labbra, ma correva sempre come avesse le ali ai piedi, saltando via gli ostacoli che gli sbarravano la via, tuffandosi nei pantani
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statura, sui quarant'anni, con una barba nerissima e folta, occhi lucentissimi e membra muscolose. Tra le labbra teneva una corta pipa e fumava
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. Un grido di rabbia irruppe dalle labbra di Tremal-Naik. - Gabbiere! - gridò all'indiano che si trovava sulla crocetta dell'albero, col cannocchiale