I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
momento, poi passare oltre. - Se fosse il capitano! - esclamò. Lasciò lo stanzone e tornò nel corridoio. In fondo scorse un'ombra appena distinta, che
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aprirsi una porta. - Chi scende qui? - chiese. - Io, Bhârata, - rispose il sergente avanzandosi. - Finalmente - esclamò Tremal-Naik. - Mi spiegherai ora
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alcuno. Si volse ed appoggiato allo stipite della porta, scorse Tremal-Naik. - Tu, padrone! - esclamò egli con stupore. - Tu! ... - Sì, Kammamuri
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si batté la fronte. - Ora mi ricordo! - esclamò egli con viva emozione. - Sì ... quei due uomini parlavano di una pagoda ... di una vergine che
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, ma il colpo non mi riuscì. - Miserabile! - esclamò il capitano, pallido d'ira. - Non irritarti per sì poco, - disse lo strangolatore, sorridendo. - Ti
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occhi, scintillanti come due neri diamanti e s'alzò a sedere. - No! ... No! ... - esclamò egli con voce rauca. - Non voglio! ... Il maharatto lo
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. - Tykora! - esclamò la medesima voce misteriosa. I due indiani tornarono a guardarsi intorno. Non era più possibile ingannarsi; qualcuno stava a loro
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. - To'! - esclamò l'indiano, sorpreso. - Cosa vuol dir ciò? Il cane abbaiava colla testa volta al fiume, segno evidente che colà succedeva qualche cosa
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io lo ritrovai. Quest'uomo è entrato nella pagoda. - Tu menti! tu menti! - esclamò la sventurata giovanetta. - Vergine della pagoda, amando
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sguardo smarrito. Vide Tremal-Naik che si contorceva per terra emettendo sorde imprecazioni. In un baleno gli fu vicino. - Vivo! ... - esclamò
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. Doveva aspettarmelo. - Tremi dinanzi a me? - Io tremare! - esclamò lo strangolatore, sorridendo. - Manciadi non ha paura che di Kâlì. - Kâlì! Chi è
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. Un flusso di sangue imporporò il viso del capitano. - L'hanno preso adunque? - esclamò con viva emozione. - Credeva che mi avessero ingannato. - È
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pistola del maharatto. - Ah! miserabile! - esclamò Tremal-Naik furente. - Padrone! - gridò Kammamuri, accorrendo in compagnia della tigre e del cane
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! - esclamò Tremal-Naik, raccogliendo la carabina. - Bada! - gridò uno dei thugs. - Si preparano a darci la caccia. - Penso io a tenerli lontani. Drizzate
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visibile. Quasi nel medesimo istante, al sud, appariva un altro punto, sormontato da un pennacchio di fumo. Tremal-Naik lo guardò. - La fregata! - esclamò
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. Temo che la mezzanotte sia vicina. Tremal-Naik sentì le carni raggrinzarsi e il cuore battere con veemenza furiosa. - Orrore! - esclamò con voce
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! - esclamò il maharatto, atterrito. Cosa succede? - La via è sbarrata! - esclamò Tremal-Naik volgendo all'intorno uno sguardo feroce. - Fermiamoci, padrone
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attenzione, riconobbe in lui il bengalese Manciadi. - Oh! ... - esclamò egli con orrore. Aghur! L'indiano fu lesto ad accorrere alla chiamata del compagno
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fra le tenebre. - La Devonshire! ... - esclamò Tremal-Naik. - Macchina indietro! ... - comandò il capitano. La Cornwall, trasportata dal proprio
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avvicinarsi. - E uomini? Tremal-Naik trasalì. - Uomini! - esclamò egli, affettando sorpresa. - Dove vuoi che abbia trovato degli uomini, di notte, in
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del bengalow. - Si vede che sono prudenti quegli europei. - Sembra. - Ma tu lo libererai. - Io! - esclamò Saranguy. - Lo credo. - Chi te lo disse? - Non
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irritati. - To', un pitone! - esclamò Kammamuri il quale, famigliarizzato a simili rettili, non provava paura alcuna. Stava per allontanarsi, per
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questa sera. Al canotto, Kammamuri! - esclamò egli, con un tono di voce da non ammettere replica. - Ma, padrone! ... - Hai paura forse? - chiese
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. - Padrone! - esclamò Kammamuri. - La folgore! Tremal-Naik, ancora istupidito dall'influenza della scarica elettrica s'alzò ginocchioni. Un grido di
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. - Oh! - esclamò l'indiano. - Con un salto arriverà fino all'hauda. - Se la lascieremo avvicinare. - Tacete, capitano. In lontananza s'udirono i cani
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scorse scattò in piedi, muovendogli incontro. - Libero! - esclamò, non dissimulando la sua sorpresa e la sua gioia. - Lo vedi, - disse Tremal-Naik. - E
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da uno dei nostri a scambiarsi dei segnali. - E perché? - Si crede che l'uomo voglia liberare la Vergine. - Oh! L'orrendo delitto! - esclamò
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cuore rimpicciolire per lo spavento. - Un rinoceronte! - esclamò con un filo di voce. - Siamo perduti! ... Non alzò nemmeno la carabina, ben sapendo