I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
§Era una magnifica notte d'agosto, una vera notte tropicale. L'aria era tiepida, dolce, elastica, imbalsamata dal soave profumo dei gelsomini, degli
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essere a mezzo miglio da qui, nella direzione presa dal mio padrone. Che assassinino qualcuno? La paura di cadere nelle mani degli indiani era forte, ma
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§Uscita dalla pagoda, Ada, ancora commossa, col volto ancor bagnato di lagrime, ma gli occhi sfavillanti di fierezza, era entrata in un piccolo
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§L'impresa più difficile era riuscita. Ora si trattava di inseguire a tutto vapore la fregata che aveva un vantaggio di quasi quindici ore
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introvabili, era a pochi passi. I due indiani vi si precipitarono nel mezzo, correndo disperatamente per cinque o sei minuti, poi si lasciarono cadere sotto
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qualche mur- punky. Era una di quelle palazzine che chiamansi in India bengalow, elegante, comodissima, ad un solo piano, alzata sopra un basamento di
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mezza dozzina di mahuts, o conduttori d'elefanti. Bhagavadi era uno dei più grandi e più belli coomareah che fosse dato d'incontrare sulle rive del
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§Tremal-Naik, al ruggito di guerra del felino, si era subitamente svegliato, facendo un brusco movimento, come se cercasse il suo fedele coltellaccio
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§Tremal-Naik a quel grido s'era alzato sulle ginocchia, in preda ad una viva inquietudine. Al colpo di fucile aveva fatto seguito un'altra
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§Era venuta la sera. Il capitano Macpherson durante la giornata non si era fatto vedere e nessun incidente era accaduto nel bengalow. Saranguy, dopo
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§Quella pagoda, del più puro stile indiano, era la più bella che Tremal-Naik avesse veduto nelle Sunderbunds. Costruita tutta in granito bigio era
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era ormai richiusa e poteva alzarsi. Però, mentre riacquistava le forze, l'indiano diventava ognor più cupo ed inquieto. I suoi compagni lo
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anni d'età; ha una circonferenza di duemila piedi e non meno di tremila colonne o radici che dir si voglia. Anticamente era assai più vasto, ma parte di
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. L'ufficiale non si era ingannato. Dinanzi alla Cornwall, a mezzo chilometro di distanza, si vedevano due punti luminosi, uno rosso ed uno verde, scintillare
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oscurissimo ed entrò in una terza stanza. Era vastissima. Un lume brillava nel fondo spandendo un debole chiarore sopra una dozzina di lettucci, sui quali
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. Il cane si era accovacciato ai suoi piedi cogli occhi fissi al sud. A mezzanotte nessun indiano era comparso, né sul fiume, né sulla jungla. Però il
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quadrumane. Era un bel tipo di bengalese, sui trent'anni, di tinta giallastra ed estremamente lucida, unta di recente con olio di cocco, aveva bei
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, giungeva al bengalow del capitano Macpherson. Un uomo era appoggiato alla soglia della porta e sbadigliava, respirando fragorosamente la fresca aria del
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§Un profondo silenzio seguì la triste narrazione dell'indiano. Tremal-Naik, diventato ad un tratto cupo e nervosissimo, s'era messo a passeggiare
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vapore il molo del forte William, scendendo la nera corrente dell'Hugly. La notte era assai oscura. Non luna e non stelle in cielo, il quale era coperto
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rispose alla sua chiamata. Lo strangolatore, che pochi minuti prima vegliava dinanzi alla porta, non c'era più. Dove era andato? Cos'era accaduto
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. Scoraggiato, si sedette sul limitare della capanna, attendendo ansiosamente il loro ritorno. Vi era da pochi minuti, quando la tigre balzò in piedi facendo
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piedi. La notte era limpidissima, illuminata da una luna superba e l'aria dolce, rinfrescata di quando in quando da una brezzolina, che scendeva
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il fiume, sperando di far scoppiare la testa del traditore. Quando però giunse sulla riva, Manciadi era scomparso. S'inoltrò nell'acqua ma nessuna
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si convinse che era realmente prigioniero. Una vaga paura s'impossessò allora di quell'uomo, che pur aveva dato tante prove di un coraggio sovrumano
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rapire la vittima, approfittando della confusione e dello sgomento che avrebbe provocato la comparsa della tigre. Non era però facile guidarsi fra quella
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, fatto il colpo, s'era slanciato sotto le nere volte della prima galleria trovatasi a lui dinanzi, seguito da Kammamuri e dalla tigre. Non sapeva dove
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§Come aveva detto il maharatto, la notte era tempestosa. Enormi masse di vapori s'erano alzate dal sud e correvano disordinatamente per la volta
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§Il più era fatto. Non restava ora che a far parlare il prigioniero, cosa non tanto facile essendo gl'indiani più cocciuti delle pelli-rosse