I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
§Non aveva ancor terminato di parlare, che nel sottostante corridoio rimbombavano due colpi d'arma da fuoco, seguiti, subito dopo, dall'urlo di un
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esso fu distrutto dalle acque del Nerbudda, che rosero una parte dell'isola su cui cresce. Il banian sotto il quale i due indiani stavano per passare
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. I due indiani e la tigre in pochi minuti guadagnarono la riva del Mangal, le cui acque, ingrossate da qualche acquazzone, scorrevano con maggiore
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sbarre e solidamente legato a due anelli di ferro, infissi in una specie di colonna. Dapprima si credette in preda ad un brutto sogno ma ben presto
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? - Credo che siano uomini. Anzi mi gettarono un laccio al collo per strangolarmi, e ne uccisi due o tre. Se fossero spiriti, non sarebbero morti. - È strano
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? - chiese il maharatto. - Recarmi al banian. - Oh! Non farlo, padrone! - gridarono a un tempo i due indiani. - Perché? - Ti ammazzeranno come hanno
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albero su cui passare il restante della notte, quando due sordi spari, tirati a poca distanza l'un dall'altro, lo colpirono. - To' - esclamò sorpreso
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dell'America. Però, i due cacciatori di serpenti possedevano dei mezzi potenti per far sciogliere la lingua anche ad un muto. Disteso il prigioniero in mezzo
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. La cannoniera continuava a divorare la distanza, fendendo le acque del fiume colla irresistibile potenza di un cetaceo. Le due rive fuggivano con
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passargli vicino. La camera è deserta. - Pronto, Hider, - rispose l'altro. Pochi minuti dopo i due indiani scendevano la scaletta che conduceva nella
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un varco, i due indiani si slanciarono all'aperto. Il povero bengalese era coricato bocconi e pareva morto, quantunque non si vedesse sul suo corpo
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introvabili, era a pochi passi. I due indiani vi si precipitarono nel mezzo, correndo disperatamente per cinque o sei minuti, poi si lasciarono cadere sotto
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§All'oriente cominciava ad albeggiare, quando il capitano Macpherson e Bhârata discesero nel cortile del bengalow. Erano armati tutti e due con
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assaliva e attese pazientemente l'alba, cogli occhi bene aperti e gli orecchi ben tesi. Passarono una, due, tre ore, senza che nulla accadesse. Nessun
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rattenendo il respiro. - Corri, Negapatnan! corri! - mormorò come se il fuggiasco fosse lì vicino ad udirlo. - Se ti riprendono, siamo tutti due perduti
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altri dieci minuti lunghi come dieci ore. I due indiani già credevano di aver preso una falsa via e stavano per ritornare, quando ad una svolta videro
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sipai, risoluto a scovare l'assassino. Dopo due ore d'infruttuose ricerche, si fermava sotto la fresca ombra di un borasso per riposarsi un po
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§Kammamuri cominciava a diventare inquieto. Il sole calava rapidamente all'orizzonte ed i due cacciatori non erano ancora tornati, anzi nessun colpo
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alta più che sessanta piedi, con una base larga quanto due terzi dell'altezza, contornata da stupendi colonnati, scolpiti con quella valentìa che
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diffidenza. - Finalmente, - mormorò egli, rabbrividendo. Saprò la mia condanna. A duecento passi, fra una macchia, comparvero due punti luminosi, con
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disprezzo. Alzò in aria le due pistole e le scaricò, gettando lontano da sé le armi. Scaricò dipoi la carabina e l'impugnò per la canna per servirsene
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? - chiese il capitano. - Dinanzi a voi, signore. - Siete certi di non ingannarvi? - No, signore: guardate laggiù quei due fanali che brillano
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battaglia. I due indiani riguadagnarono la galleria, e non senza una viva emozione s'incamminarono. Tremal-Naik, voltandosi, scorse fra l'oscurità gli
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due si slanciarono a rompicollo verso il sud, nascosti da una piccola piantagione di mussenda e di indaco. In meno di cinque minuti raggiunsero i bambù
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due bracci, formando un delta gigantesco, intricato, meraviglioso e forse unico. La imponente massa delle acque si divide e suddivide in una
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leghe, essendo formato dalla riunione dei fiumi Cossimbazar e Djellinghey, i due rami più occidentali del Gange; ma la massa delle acque è
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capitano guardò l'orologio. - Sono le tre. Fra un'ora conto di salire su Bhagavadi e fra due d'avere la pelle della tigre.
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Macpherson. - Bravo sergente, - diss'egli. - Dov'è il capitano? - Bhârata nell'udire quella voce, si era arrestato. Guardò Tremal-Naik con due occhi che
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bruscamente e traendo dalla cintola due lime inglesi. - C'è da fare? - chiese Negapatnan, con emozione. - Devi aiutarmi, - rispose Tremal-Naik. Taglieremo le