I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
scorse un fascio di luce uscire dal tronco mozzato. Malgrado il suo straordinario coraggio, si sentì agghiacciare il sangue nelle vene. - Della luce
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considerevolissima, ingrossata sulla destra dal Dorumoudah dal Roupnaram, dal Tingorilly e dall'Hidiely. Su questo braccio del Gange regna un'attività
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nevose montagne dell'Himalaya e le ricche provincie del Sirinagar, di Delhi, di Odhe, di Bahare, di Bengala, a duecentoventi miglia dal mare dividesi in
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dinanzi al fuoco, colla testa china sul petto, la fronte aggrottata e le braccia incrociate. Kammamuri, agghiacciato dal terrore, meditava aggomitolato
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. Però, bisogna dirlo, il bravo maharatto si allontanava dal suo padrone a malincuore, e quasi con rimorso. Egli, con ragione, temeva che Tremal-Naik
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rimesse, per le scuderie e pei sipai, ombreggiate da tara, da latania e da non pochi pipal e nim, alberi dal tronco enorme e dal fogliame fitto e cupo, che
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ardessero dal desiderio d'interrogarlo per sapere qualche cosa su coloro che lo avevano pugnalato, credettero bene di astenersene per non affaticarlo
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negli ultimi aneliti. Dal petto gli usciva un rivo di sangue e formava, sul terreno, una pozza che lentamente allargavasi. - Nagor! - ripeté Tremal-Naik
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appena distinto si udiva nella direzione indicata dal maharatto, si avrebbe detto che una mano scostava con somma precauzione le larghe e cuoriformi foglie
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bastava frapporre fra sé e gli strangolatori il maggiore spazio possibile, prima che si riavessero dalla sorpresa e dal terrore cagionato
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pendere all'estremità dei rami, escono direttamente dal tronco, d'un bel colore giallo, d'una fragranza straordinaria e del peso di oltre trenta
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, raggiungerla o alla foce del fiume od in mare e mettere in opera il secondo piano, non meno arduo, né meno pericoloso, ordito dal cacciatore di serpenti
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; penserai a metterti in salvo. - Mai! - esclamò Tremal-Naik. - Ti vendicherò a Raimangal; taci e parti. Il maharatto e Manciadi, preceduti dal cane e dalla
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, ma il cielo era splendidamente stellato. Buffi d'aria fresca e imbalsamata dal profumo di mille diversi fiori, entravano per la feritoia. Nessun rumore
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di bronzo dal volto orribile e la vasca di marmo bianco col pesciolino rosso, non mancavano. Un uomo era di già entrato e passeggiava innanzi e
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§Era una magnifica notte d'agosto, una vera notte tropicale. L'aria era tiepida, dolce, elastica, imbalsamata dal soave profumo dei gelsomini, degli
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inquietudine ed afferrarono le pistole. Passò qualche minuto, poi il disco riapparve e tornò a scomparire seguìto ancora dal rimbombo misterioso. - Comprendi
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fra le tenebre. - La Devonshire! ... - esclamò Tremal-Naik. - Macchina indietro! ... - comandò il capitano. La Cornwall, trasportata dal proprio
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, giganteschi geni malvagi, che divisi in cinque tribù vanno errando pel mondo dal quale non possono uscire, né meritare la beatitudine promessa agli uomini
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§Gli astri incominciavano ad impallidire, quando Tremal-Naik, quasi fuori di sé, ancora scombussolato dal colloquio avuto collo strangolatore
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indietreggiare sollevando la terra coi suoi potenti artigli senza staccare gli occhi dal maharatto che sosteneva imperterrito quello sguardo. - Kamma
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sulla riva del fiume e contemplava con occhio umido la jungla, sulla quale scorreva un lieve soffio di vento, imbalsamato dal profumo dei gelsomini e
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- Tieni fermo, Kammamuri, - disse Tremal-Naik. Un urlo straziante irruppe dal petto del torturato. - Basta ... basta, - ripeté egli con voce strozzata
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§Come aveva detto il maharatto, la notte era tempestosa. Enormi masse di vapori s'erano alzate dal sud e correvano disordinatamente per la volta
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qualsiasi costo o almeno riportare qualche altro thug. - M'incarico io. Bhârata l'aveva sciolto dai legami. Salirono la gradinata e uscirono dal bengalow
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§Agli orologi della città inglese suonava la mezzanotte, quando la Devonshire, che sin dal mattino aveva acceso i suoi fuochi, abbandonava a tutto
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del capitano. - Sì. - In che qualità? - Di cacciatore. - Sospetta di nulla? - No. - Sa che ti sei allontanato dal bengalow? - Non lo so. Del resto mi
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battitori. - Fresche? - Freschissime; la tigre è passata di qui mezz'ora fa. - Allora entriamo nella jungla. Lasciate i cani. I botolini, liberati dal