I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
cadenzato e un tintinnìo che pareva di speroni. Sussultò e alzò la rivoltella verso la porta. L'uomo si avvicinava; Tremal-Naik lo udì arrestarsi un
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tigre a quella chiamata s'arrestò, alzò la testa, fissò sul canotto i suoi occhi verdastri e si slanciò verso la riva emettendo un sordo mugolìo
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sprofondò nuotando con vivacità. Suyodhana si alzò di scatto: un sinistro lampo balenò nei suoi sguardi. - La dea l'ha condannato, - diss'egli con
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qualcuno è stato sventrato, - aggiunse il sipai che aveva preso le carabine, pronto a passarle ai cacciatori. Uno stormo di pavoni s'alzò a circa
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una lunga ora. La luna s'alzò sull'orizzonte, illuminando vagamente le foreste e il corso della grande fiumana la quale mormorava gaiamente
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un ragià, - gridò lo strangolatore torcendo le catene. Il capitano Macpherson, per tutta risposta alzò lo scudiscio e tracciò sul volto del
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Kammamuri, con voce soffocata. - Cos'hai udito? - Un bambù s'è mosso. - Dove? - Laggiù ... a trenta passi da noi. Zitto! Tremal-Naik alzò il capo e lo girò
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ramsinga strapparono il cacciatore di serpenti dalle sue meditazioni. Alzò il capo come un cavallo di battaglia che ode il segnale della carica, gettò
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, miserabile! - gli gridò. Manciadi lo guardò in volto con due occhi che facevano paura. Con uno sforzo disperato s'alzò a sedere, ma ricadde mandando
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detonazione. Il capitano allungò la destra ad una ricca carabina rabescata. incrostata di argento e di madreperla, s'alzò rapidamente in piedi e scese
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§Tremal-Naik, quantunque mezzo strangolato e confuso, appena sentì il laccio allentarsi, s'alzò e raccolta la carabina si slanciò risolutamente verso
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tre o quattro passi indietro, come un ubriaco. - Cosa vedi Kammamuri? - Guarda lassù ... padrone! Guarda! ... Tremal-Naik alzò gli occhi sul banian e
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! ... Tremal-Naik, a quella brusca intimazione, che non s'aspettava, essendo il fiume deserto, prontamente si alzò. - Chi è che c'intima di arrestarci
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detonazione, poi una terza ed infine una quarta. Nel bengalow s'alzò un gran gridìo che fece fremere il cacciatore di serpenti. - Guarda verso la jungla
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-Naik alzò le spalle, s'appoggiò al palo e chiuse gli occhi. I due sipai, piantata la fiaccola in una spaccatura della parete, si sedettero per terra
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specie di fischio, potente, bizzarro, ruppe il silenzio. Era una specie di niff! niff! assai acuto. Il maharatto sorpreso e un po' atterrito, s'alzò e
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occhi, scintillanti come due neri diamanti e s'alzò a sedere. - No! ... No! ... - esclamò egli con voce rauca. - Non voglio! ... Il maharatto lo
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calcoli, doveva sorgere quasi nel mezzo della spelonca. - Questo dev'essere il pozzo, - mormorò. Si alzò facendo scorrere le mani sul muricciuolo e sentì
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. - Padrone! - esclamò Kammamuri. - La folgore! Tremal-Naik, ancora istupidito dall'influenza della scarica elettrica s'alzò ginocchioni. Un grido di
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io dovrò commettere, è mostruoso! Kougli alzò le spalle. - Tu non sai cosa sia l'odio,- disse. - Lo so, non temerlo, Kougli! - esclamò Tremal-Naik
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udire un sordo miagolio a cui fecero eco i festosi abbaiamenti di Punthy. Kammamuri si alzò, credendo che arrivassero i cacciatori, ma non vide
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. - I thugs, lo vogliono, - mormorò l'indiano. Alzò sull'addormentato la scure, ma la riabbassò subito come se le forze gli fossero improvvisamente