I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
sbarravagli il passo. L'urto fu così forte, che cadde pesantemente a terra trascinando seco Ada. Si rialzò prontamente tenendo sempre stretta fra le braccia
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scoprire l'imboccatura del Mangal. - Presto! ... presto! - ripeteva egli. - Se i thugs s'accorgono dell'attacco, la mia Ada è perduta! ... - Ora che so
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§Uscita dalla pagoda, Ada, ancora commossa, col volto ancor bagnato di lagrime, ma gli occhi sfavillanti di fierezza, era entrata in un piccolo
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obbediscono tutti a Suyodhana, nostro capo. - Manciadi, conosci tu la vergine della pagoda sacra? - E chi non la conosce? - Bene, parlami di Ada
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. - Parla, - diss'egli, con strano accento. - Sai perché ti ho chiamato? - Lo indovino, si tratta ... - Di Ada Corishant. A quel nome, il cupo sguardo
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si scaglierà in mezzo all'orda: metteremo in fuga tutti. - E noi approfitteremo per rapire Ada. - E dove la trasporteremo? - Alla capanna innanzi
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pericolo che corre Ada. Credi tu, maharatto, che noi arriveremo a salvarla? - Lo credo, padrone, - rispose Kammamuri, spingendo il canotto in mezzo alla
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forte. - Ed io sarò più forte di lui. Qui, nel cuore, sta scolpito un nome; quello di Ada! ... Questo nome mi fa bollire il sangue: questo nome
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? - Perché amo Ada. - Non vogliono adunque, quegli uomini, che tu l'ami? - No, e cercano d'assassinarmi. - Ma perché? - Perché sul capo di quella donna pesa
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! come ero felice a quei tempi ... Ada, mia povera Ada! ... Uno scoppio di pianto soffocò la sua voce. Si nascose il capo fra le mani e per qualche minuto
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. - Ada! balbettò. - Cosa vuoi, padrone? - Ah! come ... era bella ... bel ... la! - Cosa vuoi dire? Chi era bella? - Ma ... ledetti ... l'han ... no
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patto puoi salvare la vita. - Ah! tu vuoi farmi parlare? E su cosa? - Sono il padre di Ada Corishant. - Ebbene? - Non ho perduta ancora la speranza
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, - diss'egli, con rabbia mal frenata. - Ma parla, dannato indiano, parla! - urlò lo strangolatore -. Perché ci hai tradito? Ma non sai tu che la tua Ada è
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di gettarsi dall'amaca gridando: - Ada! ... Ada! ... Kammamuri ed Aghur indarno si sforzavano di farlo parlare; indarno cercavano la causa di quelle
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bronzo. - Ada! ... Ada! ... L'apparizione della jungla! - esclamò egli con voce soffocata. Non seppe dire di più e rimase lì, muto, ansante, trasognato
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fiamme. - Hai lasciato una donna laggiù? - Sì, Kammamuri, quella stessa che io mirava al tramontare del sole nella mia jungla. Ada! Ada! Quanto m'hai
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rimbalzava fino sulla poppa. - Presto! ... presto! ... - gridava Tremal-Naik, completamente fuori di sé. Ad un tratto emise un urlo straziante. - Ada! ... Ada
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! ... ripetilo! ... - A Raimangal t'ho detto. Il capitano Macpherson gettò un grido, poi ricadde sulla sedia mormorando: - Ada! ... Oh! mia Ada! Sei salva
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settentrione, quella superba creatura riapparve fra le macchie dei mussenda. - Chi sei? - gli chiesi. - Ada, - mi rispose. E disparve emettendo il medesimo
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speranza di raggiungerla? - Sì, se la Devonshire accelera la corsa. - Bisogna abbordarla, o perderò la mia Ada. - Ma prima bisogna impadronirsi della
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delirio, durante il quale gli usci più volte dalle labbra straziate il nome di Ada, la sventurata giovane che aveva lasciato senza difesa, nelle mani