I FIGLI DELL'ARIA
pazientemente, colle mani incrociate sul ventre rotondissimo, crollando di quando in quando la testa pelata. Quando Fedoro ebbe finito, lo guardò in viso, poi
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paurosa come si credeva. Si portò le mani alla testa, con un moto rapido ... e ... con sua sorpresa la trovò a posto. - Che mi abbiano invece fucilato
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il capitano, impallidendo. - Possibile! Stava per slanciarsi a prora onde prendere le carabine, quando vide sorgere dal boccaporto una testa che lo
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impetuoso torrente o da qualche cascata. Su quello spiazzo una mandria di grossi ruminanti d'aspetto selvaggio, col pelo lunghissimo e la testa armata
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momento caduto, colpendolo sulla testa. - Diavolo - esclamò. - Prima uno a voi, ora uno a me! - Vi dico, capitano, che lassù vi è qualcuno che si diverte
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i pensieri che turbavano il cervello della Perla dei sapienti, cominciava adiventare inquieto. Sentiva per istinto che quella testa pelata doveva
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crederlo tale, essendo non più lungo d'un metro. Aveva il muso assai corto e la testa piuttosto larga, le zampe basse, coi piedi massicci e rotondi ed il
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terrore si spargeva fra gli abitanti. Tutti fuggivano urlando, i cammelli si gettavano al suolo nascondendo la testa fra le gambe anteriori, gli
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il cosacco, con un magnifico salto di testa, si era slanciato fra le gelide acque. - Che uomo! - esclamò il capitano. - Forte come un toro e temprato
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bande numerose e bene armate, onde tener testa alle truppe che il governo non esita a mandare contro di loro per catturarli e decapitarli. Si può
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- rispose il capitano. Vedendo passare sopra la propria testa una banda di fagiani argentati, il cosacco aveva prontamente scaricato i due colpi del suo
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incredibile. Lo "Sparviero", dopo qualche istante, veniva trascinato verso settentrione, senza essere più capace di tenere testa alle raffiche. Correva
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crollò, la testa con un gesto di scoraggiamento. - L'alba non è ancora sorta - disse poi. - Ci siamo noi - disse Rokoff. - Vedremo chi avrà il coraggio
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feltro giallo, cinta da un rosario di pallottoline d'osso ed aveva la testa nuda, con una sola ciocca di capelli in mezzo al cranio che formava un
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un cimiero scintillante che voleva rappresentare una testa di leone. Era Hong-ko, l'eroe della cavalleria cinese, una specie di cavaliere errante del
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posteriori e scuotendo la testa all'impazzata, poi cadde di quarto, sbalzando a terra il cavaliere prima che questi avesse avuto il tempo di
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, indossava un casacca di seta e portava dei larghi nin-ku, specie di calzoni che scendono fino alla noce dei piedi. Sulla testa aveva una di quelle piccole
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testa corta e affilata, le gambe assai basse e il pelame bruno, con striature più oscure. Probabilmente andavano in cerca di qualche laghetto, essendo
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di non farti cogliere in fallo. - Me ne sono accorto anch'io - rispose il russo. Il Lama, dopo aver scosso più volte la testa ed essersi lisciata
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all'altro mondo colla testa staccata. E quali orrori poi dentro le carceri! Non sono carcerieri, sono feroci manigoldi, che inchiodano alle pareti le mani dei
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invece la testa mi sembra che venga stretta da un cerchio di ferro. - Siamo a settemilacinquecento metri, signori miei - rispose il capitano dopo aver
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attendeva al loro risvegliarsi ed una sorpresa assolutamente inaspettata. Quando ricomparvero sul ponte, ancora un po' assonnati e colla testa molto
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spaventosamente. Rimasero un momento irresoluti, poi con un volteggio fulmineo si scagliarono a testa bassa contro i loro padroni, volgendo le spalle alle
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dei turchi, colle mani strette sul ventre e aveva al collo un numero infinito di collane d'oro e di perle di vetro. Sulla testa portava una specie di
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Rokoff. Si gettò sulle spalle un ampio gabbano di tela impermeabile, si calcò in testa il suo berretto di pelo simile a quello che portano i tartari
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fosse ubriaco. Lo sconosciuto poi si era lasciato cadere su una cassa tenendosi la testa stretta fra le mani e respirando affannosamente. Raggiunti i
Accademia della crusca
