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ancora quel fiume che abbiamo già attraversato nel Tibet? - Sì, signor Rokoff. - E poi? - Ecco dei montanari che si preparano a farci cattiva
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invece, con quel capitombolo, avete salvato la pelle. - Non ci voleva che un cosacco per decidermi, signor Rokoff. - Anch'io senza di te non avrei mai
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vedo una capanna, né una tenda in alcun luogo. - Non ne vedremo tanto presto, signor Rokoff. Chi potrebbe vivere in questo orribile deserto? Solamente
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lavoravano martellando lunghe lamine di acciaio, alla luce del fornello. - Signore - disse - è venuto nessuno qui? - Ah! Siete voi, signor Rokoff
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avanzato col sorriso sulle labbra, dicendo con una leggera ironia: - Signor Rokoff, che cosa ne dite del liquore dei frati del monte Athos? - Per le
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bersaglio non è che a mille metri ed è molto visibile. A voi, signor Rokoff; i cosacchi sono, in generale, dei buoni tiratori. - Cercherò di non smentire
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, signor Rokoff. Lo "Sparviero" affrettava sempre, toccando una velocità di sessanta miglia all'ora, velocità che non aveva mai raggiunto durante la
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. - Vorrei già essere in India. - Vi arriveremo, signor Rokoff, non dubitate. Spero però che non rinuncerete a vedere Lhassa, la capitale del Tibet, la
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tranquilla. - Guardate, signor Rokoff, e ditemi se l'aria liquida non vale meglio della dinamite. Il cosacco, quantunque ancora stordito dal terribile
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contro gli uomini di razza bianca. - Non metto in dubbio ciò che mi dite e per darvene una prova ecco la mia mano signor ... - Dimitri Rokoff ... del 12o
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preghiera. - E quel famoso convento, dove si trova? - Lo vedremo presto, se il tempo ce lo permetterà. - Il tempo! - Minaccia un altro uragano, signor
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personaggio non aveva saputo frenare più volte un sorriso. - Povero signor Rokoff! - esclamò il comandante. - E tutto in causa di quel sermone. - E un po' del
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. - Non prendetevela così calda, signor Rokoff - disse il capitano tenendolo sempre per un braccio, onde non gli sfuggisse. - Il mandiki ha creduto in
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il primo. - Io credo che nulla accadrà. Signor Sing-Sing, coricatevi, e noi, Fedoro, sediamoci l'uno presso il letto e l'altro presso la porta, colle
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luogo non può essere sicuro per delle confidenze, signor Siknikoff - disse poi, mentre si tergeva con una mano alcune stille di freddo sudore. - oggi è
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, signor Fedoro. - Che strano titolo - disse Rokoff. - Forse che somiglia alla polvere? - È uno dei migliori e la sua preparazione è lunga e non facile
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, senza esporsi a gravi pericoli. - Che siano i soldati che ci hanno cannoneggiati? - Certo, signor Rokoff - rispose il capitano - ed è per questo che
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per sempre in meno di due minuti - rispose il capitano. - Avete qualche macchina da ghiaccio? - Ho di meglio, signor Rokoff. A voi queste uova. Provate
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? - Il signor Rokoff. - Sei certo di non esserti ingannato? - No, capitano. Il signor Rokoff era vivo e per alcuni istanti l'ho veduto nuotare verso la
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accostarsi. Non sono sacerdoti essi. - Per prudenza lasciamo qui il macchinista e quel signore - disse il capitano. - E noi, signor Rokoff e voi, Fedoro
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imbattermi ancora con quella mandria. - E l'animale che abbiamo ucciso? - Sceglieremo i pezzi migliori. - Signor Rokof, avete le braccia che non tremano
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lontani? - Lo suppongo. - Non ci fracasseremo contro quei picchi? - Non sono molto alti, signor Rokoff; uno solo, il Ruysbruk mi dà molto da pensare
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nascosta - rispose il capitano. - La vigliacca! Saremo costretti ad andarla a prendere per la coda. - Un'impresa che affiderò a voi solo, signor
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. Signor Rokoff, appoggiate sull'isola. Vedo i manciù fare dei segnali alla giunca. - Ancora pochi colpi di remo, signore - rispose il cosacco il quale
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so, Rokoff. - Chi è, innanzi tutto, questo signor Buddha? - Un saggio, un illuminato nato a Ceylon che creò una nuova religione, non so precisamente
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deplorevole, si volse verso di lui, dicendogli: - Ci siamo. - Finalmente! Anch'io, non ne potevo più! - Si vede quella dannata casa del signor San
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delle altre radici. Il signor Rokoff ha divorato tutto. - Erano così eccellenti! - rispose il cosacco, ridendo. - Mi avete capito? - gridò il capitano