I FIGLI DELL'ARIA
due pomeridiane, varcava già la frontiera, entrando nell'Assam pel passo di Rangeah, ritrovando qualche ora dopo il Brahmaputra, il gigantesco fiume
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? - A suo tempo arresteremo la discesa. Cerchiamo per ora di uscire da queste nubi o verremo tutti fulminati. Non spaventatevi, signor Fedoro, e
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trenta miglia all'ora, varcò il fiume, poi mentre i manciù, furiosi di essere stati così giocati, scaricavano all'impazzata i loro moschettoni, volteggiò
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Attraversato l'altipiano, lo "Sparviero" che accelerava la sua corsa raggiungendo i quaranta chilometri all'ora, si era slanciato in un immenso
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trovavano ora imprigionati fra quelle pareti che non permettevano nessuna scalata. - Che cosa ne dite? - chiese Rokoff al capitano. - Che siamo caduti dalla
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tromba, ora innalzandosi e ora abbassandosi, ora immerso in una oscurità profondissima e ora nuotante fra un mare di luce, poi una nuova corrente
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il margine dell'enorme spaccatura e si slanciò attraverso gli altipiani nevosi con una velocità di trentacinque miglia all'ora. L'uragano erasi
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stato un miserabile, ed ora toccherà a me pagare il fallo commesso, colla perdita della vita. Sia maledetto l'oppio che mi ha fatto perdere la ragione
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abbastanza anche del Tibet; andiamocene al più presto. - Scendiamo al sud con una velocità di quaranta miglia all'ora. Guardate, anche il Tengri-Nor è
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? Sono i più forti e dobbiamo cedere per ora. - E ci condurranno in prigione? - Sì, Rokoff. - E dopo? - Cercheremo di persuadere i magistrati della
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martirizzano i disgraziati prigionieri anche ora. Gli uomini erano così fatti allora: bricconi ve n'erano in quei tempi remoti e ve ne sono ancora
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respingerli con le armi. - Se corriamo con una velocità di trenta e più miglia all'ora? - Durerà? ... - Ah! Signore! Forse che è avvenuto qualche
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panorama. Pechino si estende dinanzi a noi e fra poco ci libreremo sopra la città imperiale. Ora ci troviamo nel parco dei Mari del Sud, guardatelo, signori
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fuoco nel ventre? - chiese il Lama stupito. - Vomita fiamme che nessuno può spegnere. - Quanta potenza vi ha dato Buddha! Dove risiede ora il nostro Dio
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velocità di trenta chilometri all'ora, ora s'abbassava nell'abisso, ora volteggiava invece sopra i ghiacciai scroscianti, dai cui margini precipitavano
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quando, or l'uno e ora l'altro, s'alzavano per dare uno sguardo alla foresta, temendo il ritorno del tartaro. - Appena saranno ubriachi ce ne andremo
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dell'Assam. Ora che non ci sono più correnti d'aria furiose, marciamo con una velocità di quaranta o forse più miglia all'ora. Fra poco ci libreremo
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mezzo agnello arrostito qualche ora prima. Il capitano, dal canto suo, aveva fatto portare dal macchinista alcune bottiglie di whisky e dei pasticci
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? - E che, anche voi credete che il sole sia giallo come noi lo vediamo ora? - Io non l'ho mai veduto cambiare colore, capitano. - Nemmeno io, eppure non
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Tibet. Stette un momento silenzioso, guardando ora Fedoro e ora Rokoff con una cert'aria imbarazzata. Pareva che volesse fare una domanda, ma che non
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soffocasse. - Non si occupano più di noi - disse. - Preferiscono scaldarsi intorno ai loro camini primitivi e bruciare argol. Buon segno, almeno per ora
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porcellana pieni di fiori e con panoplie d'armi scintillanti. - Fedoro, che cosa avremo ora? - chiese al russo. - Non bastava il banchetto? - Avremo una
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sentite come soffia? - È freddissimo, capitano. Sarebbe da preferirsi ora una macchina a vapore alla vostra aria liquida. - Un brutto cambio in queste
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fretta in Cina. I figli del Celeste Impero non hanno una misura esatta del tempo. - Auff! E sempre folla! Le vie si succedevano alle vie, fiancheggiate ora
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si era alzato, guardando sbalordito ora Rokoff ed ora il comandante dello "Sparviero". - Rokoff! - esclamò. - Dove siamo noi? - Al sicuro dai cinesi
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prendere un po' di coraggio.. Il buon cosacco ora sudava anche lui freddo, nonostante quelle soverchie libazioni e il dolce tepore che regnava nella
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rapida, in causa della immensa larghezza del fiume e della poca pendenza del letto, in meno d'un quarto d'ora i tre aeronauti sbarcavano sul margine
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l'aria liquida a mia disposizione? Vale meglio del cotone fulminante e di tutti gli altri esplodenti finora inventati. Ora lo vedrete. Il capitano
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manca del naso. - Scherzate? - chiese il comandante dello "Sparviero". - È un lebbroso, signore. - Vedo che è coperto di pustole. - Ed ora lo si va a
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velocità di quaranta miglia all'ora. - Io spero che quel briccone di monaco, dopo una simile avventura, non resterà nemmeno mandiki. Ah! Voleva
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giorni noi ci libreremo sugli altipiani del Tibet. - Ci avanziamo con una velocità straordinaria - disse Fedoro. - Percorriamo cinquanta miglia all'ora
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conoscenza ora - aggiunse Rokoff. - Dove si trovava nascosta? - chiese il capitano al macchinista. - A poppa, signore. - Attaccheremo dalla prora
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quell'uomo diventa ogni giorno più straordinario. Prima pareva che non fosse mai venuto in Cina, ora conosce il deserto a menadito, sa che vi sono delle