I FIGLI DELL'ARIA
- disse Fedoro, impallidendo. - So già che si cerca di gettare su di noi il sospetto d'aver assassinato il povero Sing-Sing, ma noi vi proveremo
I FIGLI DELL'ARIA
? Questi europei cominciano a diventare troppo importuni. - Levateci di qui - disse Fedoro. - Noi non siamo dei cinesi per assistere alle vostre barbarie
I FIGLI DELL'ARIA
Rokoff, guardandolo con curiosità. - Dal rispetto che gli dimostrano i monaci, lo credo tale - rispose Fedoro. - Dobbiamo anche noi inginocchiarci? Ci
I FIGLI DELL'ARIA
Bogdo-Lama - rispose Fedoro. - Come ci accoglierà? Mi sento indosso un certo malessere che si direbbe paura. Se indovinasse in noi degli europei? - Taci
I FIGLI DELL'ARIA
. - Dove avrà pescato costui? - si era domandato il cosacco. - Se sotto di noi vi è sempre il deserto! Il capitano accortosi della loro presenza, si era
I FIGLI DELL'ARIA
membri delle società segrete, sono ugualmente affiliati a qualche hoè. Per noi è una necessità e anche un'abitudine prepotente ed io ho fatto come gli
I FIGLI DELL'ARIA
riconoscendo in noi degli stranieri non ci lasceranno andare liberi - disse Fedoro. - L'europeo non può spingersi oltre le frontiere della grande muraglia
I FIGLI DELL'ARIA
andremo noi? - Lo saprete presto. - Su quei monti che si delineano laggiù? - L'Arracan non è la mia mèta, per ora. - Allora andiamo verso il mare. - Sì
I FIGLI DELL'ARIA
applicare anche a noi quelle torture? Parla, Fedoro! - No ... non è possibile - rantolò il negoziante di tè, che aveva l'aspetto d'un pazzo. - No ... una
I FIGLI DELL'ARIA
noi, è vero capitano? - Speriamolo - rispose il comandante, con un certo accento però che colpì vivamente il russo e il cosacco. - Perché dite
I FIGLI DELL'ARIA
soffocasse. - Non si occupano più di noi - disse. - Preferiscono scaldarsi intorno ai loro camini primitivi e bruciare argol. Buon segno, almeno per ora
I FIGLI DELL'ARIA
la giunca abbia imbarcati i manciù - disse il capitano. - Ha da percorrere ancora un miglio e questo tempo sarà a noi bastevole. - E potremo resistere
I FIGLI DELL'ARIA
, essere un sorriso. - Siamo un po' selvaggi noi. - Dunque, Pechino non ti alletta? - Noi ci troviamo qui da tre ore, e non ho veduto finora altro che
I FIGLI DELL'ARIA
noi siamo venuti di là! Le battute sonore del tam-tam erano cessate e più nessun altro rumore si udiva sotto i pini e le folte querce. - Ritorniamo
I FIGLI DELL'ARIA
granitiche. - Sembra fatto apposta per noi. Lo "Sparviero" cominciava ad abbassarsi lottando faticosamente coi venti, che continuavano ad investirlo. Sorpassò
I FIGLI DELL'ARIA
appresi da un funzionario cinese che aveva preso parte a un'ambasciata mandata a Lhassa dal suo Imperatore onde assistere a un esame pubblico. - Ma noi
I FIGLI DELL'ARIA
, incaricato di scoprire gli esiliati che fuggono dalle miniere siberiane. - In tal caso, imbarcando noi sul suo "Sparviero", avrebbe preso un granchio
I FIGLI DELL'ARIA
o farvi mangiare dai selvaggi di U. - Allora sarebbe stata proprio finita per noi - disse Fedoro. - Lo credo, perché non avrei potuto certo salvarvi
I FIGLI DELL'ARIA
del Don! ... È fredda come se quell'acqua scendesse da un ghiacciaio. - Eppure qualcuno di noi dovrà ritentare il passaggio. Nella caduta le nostre
I FIGLI DELL'ARIA
l'abbiano con noi. - Ci hanno fiutati. - Che cosa sono? Sciacalli forse? - No, dei bighana, ossia dei lupi indiani un po' più piccoli di quelli siberiani e
I FIGLI DELL'ARIA
. - Temo che una meteora di fuoco si rovesci su di noi. - Eppure siamo ancora in inverno e ad un'altezza considerevole. - A quattromilaseicentotrenta metri
I FIGLI DELL'ARIA
non temessi di uccidere delle persone inoffensive, farei vedere a quegli insolenti di quali armi formidabili noi disponiamo. - Vorreste gettare loro
I FIGLI DELL'ARIA
varie grossezze, quindi subisce un'ultima torrefazione. - Con tutto ciò noi non avremo il piacere di bere né una tazza di "polvere di cannone", né di tè
I FIGLI DELL'ARIA
panorama. Pechino si estende dinanzi a noi e fra poco ci libreremo sopra la città imperiale. Ora ci troviamo nel parco dei Mari del Sud, guardatelo, signori
I FIGLI DELL'ARIA
era spinto oltre il villaggio assieme a Rokoff. - Se noi non arrestavamo quei furibondi animali, potevamo considerare il nostro viaggio finito per
I FIGLI DELL'ARIA
capitano. - Noi ci troviamo già a quattromila metri sul livello del mare e continuiamo ad innalzarci. Non sarei sorpreso, se procedendo, vi cogliessero
I FIGLI DELL'ARIA
? - Figli del sole e della luna. - Se vi piace crederci tali, noi non ci opporremo. - E quella bestia? - chiese il monaco, accennando, con un gesto di terrore
I FIGLI DELL'ARIA
bianca. Venite, signor Rokoff, ah! Soffrite le vertigini? - No, capitano. - Meglio per voi: godrete uno spettacolo superbo, perché in questo momento noi
I FIGLI DELL'ARIA
? - Pare che non sia troppo coraggiosa - disse Rokoff. - Che si sia accorta che noi siamo uomini capaci di levarle la pelle? Non riesco a vederla. - Si terrà
I FIGLI DELL'ARIA
volentieri, Fedoro. Hanno accoppato un altro spirito malvagio. Interessante questo dramma! Il palcoscenico è pieno di morti. Che ammazzino poi anche noi? Da
I FIGLI DELL'ARIA
tronchi degli abeti e dei pini con mille precauzioni e fermandosi sovente per ascoltare. - Credi che noi troveremo qualche orso? - chiese ad un tratto
I FIGLI DELL'ARIA
lo meno, signore. - Noi intanto rimonteremo le eliche di ricambio e accomoderemo alla meglio la stoffa dei piani inclinati. Si erano messi subito
I FIGLI DELL'ARIA
- disse il capitano, precipitosamente. - Cerchiamo di non irritarli. - E se ci assalgono, dove ci salveremo noi? - chiese Fedoro, rabbrividendo. - Chi
I FIGLI DELL'ARIA
bottiglie per loro e per noi. Il mandiki che non li perdeva di vista, sospettando qualche trama, vedendo che il futuro principe di Turfan rimaneva, anzi, che