I FIGLI DELL'ARIA
mai fatto paura ad alcun cinese. Ho fatto mettere delle solide inferriate alle finestre, cambiare tappezzerie e visitare le pareti onde accertarmi che
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noi, se lo "Sparviero" non sarà pronto a spiccare il volo? - Ho veduto le ali muoversi, quindi è segno che il macchinista ha compiuto la saldatura
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? - - A fare che cosa? - Ho pensato che quest'uomo potesse essere ... indovina chi, Fedoro. - Non saprei. - Un agente segreto della polizia russa
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, affezionato, con muscoli di acciaio e che ha fatto delle belle campagne in Turchia. Ditemi quale pericolo vi minaccia. - Gli amici che ho invitato per questa
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, Rokoff, ammira! - Non ho occhi bastanti per vedere tutto! Vorrei averne una dozzina invece di due. Lo "Sparviero", attraversato il parco dei Mari del Sud
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deserte. - Le trote le troveremo questa sera; in quanto al prosciutto ho i miei dubbi. Che i plantigradi non siano rari in queste regioni, è vero; ma
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- rispose Fedoro. - Vi farò subito servire il pasto. - Se non possiamo quasi muoverci? - Vi ho detto che pel momento non posso liberarvi, perché la grazia
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qualità. - Non ho mai saputo che oltre le api vi siano altri insetti che ne producono - rispose il capitano. - I pe-lah sono molto comuni in Cina e
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opposta, prima che il vento ci fracassi le ali o che le folgori ce le incendino? - Chi può dirlo? Come vedete, ho impresso al mio "Sparviero" tutta la
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risposto il russo. - Tutti questi particolari riguardanti i Dalai-Lama del Tibet e i Kutuska della Mongolia, che sono pure dei Buddha viventi, io li ho
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"Sparviero"! - esclamò il capitano. - Hai sognato? - No, signore ... l'ho veduto ... usciva di sotto la tenda che copre le casse di poppa - Un orso
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! Fortunatamente ho fatto una buona pesca nel Caracorum e le trote sono al fresco! Non avranno perduto nulla della loro squisitezza con trenta gradi sotto lo
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piombassero addosso, non ho potuto completare il mio lavoro e non ho fatto che delle rilegature, signore. La colpa è mia, ma il tempo stringeva ed il pericolo
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il tha-chia o fiore di perla. - Io ho udito vantare una qualità che non avete nominato - disse il capitano. - Il "tè polvere da cannone" è vero? - Sì
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dirigendosi verso l'Hoang-ho. I manciù si erano già gettati sulle orme dei fuggiaschi, continuando a sparare con nessun successo, perché le palle, mal
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- rispose il capitano. - Ho già scorto le loro tracce e anche molto argol. - Che cos'è questo argol? - Sterco disseccato degli jacks che i tibetani
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quarto fratello dove andrà? - Nella Siberia. - Un paese che non ho mai udito nominare, ma il mondo è così vasto! E poi noi non usciamo mai dai confini del
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come una foca. - Ne ho abbastanza dei cinesi e delle loro lanterne. - Non sei entusiasta di questo spettacolo, Rokoff? - chiese il giovane, ridendo
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parve loro che lo "Sparviero" fosse a tiro, si gettarono a terra, nascondendosi dietro le rocce e lo salutarono con una scarica nutrita. - Ho udito
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. - Non li avete veduti rimontare a galla? - aveva subito domandato ai suoi compagni. - Io ne ho veduto uno - aveva risposto il macchinista. - Chi
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pensano che a divorare, bere e dormire. - I furbi! - Sono volponi matricolati. - E dove andava questo prete? - A quanto ho udito, si reca a Turfan per
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. - E quale spaventevole supplizio subiscono quei miseri? Forse che stritolano lentamente le loro gambe? - Peggio ancora, Rokoff. Io ho udito parlare
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capitano. - È giunto il momento della separazione. Ecco la scialuppa che ho fatto noleggiare per voi, affinché vi conduca a Calcutta. Gli uomini che la
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prenderemo una buona polmonite, specialmente con quest'aria che ci sferza lo stomaco. - Avremo di che accenderlo? - chiese Rokoff. - Ho un acciarino e
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meno di tre giorni - rispose il capitano. - Ho impresso al mio "Sparviero" la maggior rapidità possibile, ma la distanza da attraversare è enorme e poi
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! Mi dimenticavo che ho il ventre vuoto. Speriamo di trovare in questi recipienti qualche pezzo di jack o un prosciutto d'orso. Ho udito narrare che i
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schiacciati un bel numero con quella pesante cassa. Sono stati abbastanza puniti. - Avessi almeno accoppato quel monaco barbuto! Capitano, io ne ho
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, con un risolino sardonico. - Ho già interrogato la servitù e so molte cose a quest'ora che non vi faranno certo piacere. - Vi prego di spiegarvi
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inservibile, la rovineremo del tutto. Macchinista: arresta la corsa. - Avete anche della dinamite a bordo? - chiese Fedoro. - Per che cosa farne? Non ho
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qualche grave avaria? Pensate che una delle ali è stata spezzata sull'Hoang-ho. - Lo so - rispose il comandante, la cui fronte si abbuiava. - E dove
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, perché ci ha salvato la vita. - Andiamocene, capitano. Ne ho abbastanza di questo vallone e anche degli altipiani del Tibet. - Hanno già accomodato
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orizzontali, non potremo più fuggire. - Capirete bene che io non ho alcuna voglia di diventare principe di Turfan e tanto meno il marito di quella vecchia scopa
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cani ronzare intorno al fuso? - Dei cani! - esclamò il capitano, stupito. - Io ho veduto degli animali fuggire. - Saranno stati dei lupi. - Si