Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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I FIGLI DELL'ARIA

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Salgari, Emilio 34 occorrenze

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vertiginosa verso il settentrione. Il capitano, che era stato solamente atterrato dal fulmine, senza riportare male alcuno, eccettuato un breve stordimento

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La benda era caduta dinanzi agli occhi dei due europei: la doppiezza e l'astuzia della razza mongola ancora una volta avevano vinto. Le promesse e le

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. Quando poi la sua ombra immensa si proiettava fra quelle magre piante, era una fuga generale di tutti gli animali. Antilopi, cervi, capretti si

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riprende senz'altro possesso del posto che occupava prima. A udire i monaci tibetani, nessuno dubita che egli sia veramente quello che era morto, poi

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essendovi che pochissimi villaggi nell'Assam occidentale e una sola città d'importanza: Goalpara. Alla sera anche l'Assam era stato attraversato e lo

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tutto era silenzio. Non si udivano che i colpi di martello del macchinista. In alto però il vento ruggiva sempre ed i rombi delle valanghe si seguivano

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eccellente zampone d'orso, un boccone da re. Si era armato di tre carabine Express armi di corta portata, non superando i quattrocento metri

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maestose, i cui fragori, centuplicati dall'eco delle montagne, giungevano fino agli orecchi degli aeronauti. Quale panorama selvaggio! Era una di quelle

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prendere le famose trote. Il macchinista invece, certo di non venire disturbato, si era messo al lavoro per accomodare quella disgraziata ala, che

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Il cosacco che aveva la vista migliore di tutti, si era subito accorto che le loro disgrazie non erano ancora finite, malgrado avessero tentato quel

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girare il capo al predicatore. Come abbiamo veduto, la predica era terminata malamente e Rokoff era dovuto scappare a precipizio, per non farsi

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Il veliero segnalato da Fedoro, era una di quelle massicce navi che i cinesi chiamano ts' tao ch' wan, che il governo imperiale ha ormai relegate sui

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riprendere il viaggio, era stata veramente disastrosa per coloro che l'avevano organizzata. Più di trenta cavalli erano rimasti a terra, atrocemente

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Fedoro, quantunque provasse una sensazione non meno terrificante, spinto da una viva curiosità, si era approssimato al pertugio, il quale, trovandosi

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lacca e madreperla e con scaffali d'ebano intarsiato. Nel mezzo v'era il letto del ricco cinese, basso, massiccio, in legno di rosa, con ricche coperte di

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armati di fucili a palla, lasciarono la navicella, dirigendosi verso quel gruppetto di nomadi. Il monaco s'era alzato, mandando grida di gioia. - Non

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Attraversato l'altipiano, lo "Sparviero" che accelerava la sua corsa raggiungendo i quaranta chilometri all'ora, si era slanciato in un immenso

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più d'un minuto. Lo "Sparviero", che marciava con velocità fulminea, si era slanciato sull'azzurra superficie del lago sacro, dirigendosi verso il sud

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coprivano buona parte del viso, era allora entrato nella stanza, seguito da quattro individui d'aspetto punto rassicurante e armati di scimitarre. Vedendo

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, bensì verso il sud-ovest, con una velocità vertiginosa. Ma non era tutto. L'equipaggio della macchina volante, chissà in qual modo, era aumentato d'un

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buddismo. Invece di continuare la sua corsa verso il sud, dove le montagne giganteggiavano sempre, lo "Sparviero" si era diretto verso l'est, come se il

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, si era arrestato titubando. - Noi siamo europei! - gridò Fedoro. - Guardati, perché le Ambasciate ci vendicheranno e vi faranno uccidere tutti. Quella

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! era troppo grossa la pillola da mandar giù, anche indorata da un titolo principesco e rimbombante. - Torcerò il collo e farò scoppiare il ventre a quel

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"La mia meravigliosa aeronave" aveva detto il comandante. Ah! Era ben meravigliosa quella macchina volante che aveva rapito, sotto gli occhi stupiti

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Sing-Sing era il vero tipo del cinese, tipo che è così differente dal manciuro che appartiene alla razza dominante. Era un uomo piuttosto tozzo

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Una banda di cavalieri era uscita improvvisamente dalle macchie di betulla e s'era slanciata, a corsa sfrenata, verso lo "Sparviero", urlando a piena

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La casa del tartaro, quantunque avesse le muraglie di fango secco e il tetto di paglia, era un ottimo rifugio, sufficiente ad impedire alle palle di

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pareva corresse intorno all'edificio e che era illuminato, ogni dieci o quindici passi, da una lanterna di talco simile a quelle usate dai cinesi. Di

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erano più da temersi, perché l'alluminio del fuso era più che sufficiente per arrestarle. - Vorrei dare una lezione a costoro - disse il capitano. - Se

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coprivano tutta la sommità della montagna, prolungandosi anche lungo i fianchi, fino al margine dei boschi. Era una splendida piantagione, tenuta con

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ornavano le rive dell'isolotto. Bande di uccelletti si alzavano dinanzi a loro fuggendo in tutte le direzioni: gazze, allodole e quaglie; ma non era

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facilmente supporre che portassero delle rivoltelle o per lo meno delle pistole. Quello che seguiva subito il piccolo cinese, era un uomo sulla trentina

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e dove fu costruito il primo tempio buddista due secoli innanzi l'era cristiana. Montagna divina, dai cui fianchi scendono i più sacri fiumi

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in cui si trova il famoso lago sacro. Il monastero che si presentava agli sguardi stupiti di Fedoro e del cosacco, era degno della sua fama. Era un

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