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- rispose il cinese. - Ah! Benissimo: farete almeno un po' di luce su questo misterioso delitto. - Io credo di averla già fatta - rispose il magistrato
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respingerli con le armi. - Se corriamo con una velocità di trenta e più miglia all'ora? - Durerà? ... - Ah! Signore! Forse che è avvenuto qualche
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alzarsi acute grida improntate al più vivo terrore: - L'hanno assassinato! Ah! Povero padrone! L'hanno ucciso! - Fedoro! Svegliati! - urlò. Il russo
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, quantunque ignori ancora il motivo per cui eravate stati condannati alla decapitazione. - Ah! Signore! Anche voi dubitate della nostra innocenza
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! - Ah! ... Vedete! ... Non mi ero ingannato! ... I raccoglitori sono già venuti qui ed hanno lasciato anche una barca. In mezzo ai canneti, legata al
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? - Ah! Signore! - esclamò Rokoff. - Io spero invece che ci farete assaggiare ancora di quel liquore. - Sì, ma senza narcotici - rispose il capitano
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sono. Abbiamo anche dei pasticci, della carne di montone, del bue, dei puddings e anche dello champagne, che salterà ben alto. Ah! Sapete signori dove
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il cinese; non parlo che il calmucco e il kirghiso - rispose il cosacco che rideva sotto i baffi. - Ah! Se voi voleste! - disse finalmente il Lama
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. - È pura realtà, amico mio. - E non tenteremo nulla? - Non possiamo far altro che rassegnarci. - Ah! no, vivaddio! Io spezzerò questa gabbia maledetta
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acquavite estratta dal miglio. - Ah! Infami! - esclamò Fedoro, rabbrividendo. - Quale spaventevole tortura! ... Uccideteli piuttosto di tormentare così
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, lo "Sparviero". - Ah! Quell'uccello sì che è un figlio della luna. - E, come si trova in vostro possesso? - Gli uomini bianchi sono amici della luna
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lanterne e fuochi artificiali; fuochi artificiali e lanterne. Ah! Mi dimenticavo anche zucche pelate e code; code e zucche pelate, e chiami tutto ciò
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capitano. - Ah! La loro assenza non sarà lunga e poi devo sapere ... S'interruppe bruscamente, come si fosse pentito di essersi lasciato sfuggire
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vecchia principessa coi suoi montoni, i suoi cammelli, le sue gioie ed il suo monaco. Diventare lo sposo di quella vecchia centenaria! Ah, perbacco
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meglio. - Ah! ... Quali? ... Indovino! - esclamò il cosacco inorridendo. - Larve di bachi da seta macerate nello sciroppo. - Basta, Fedoro! Per le
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seppellire. - Vivo! - Vivo, signore. - Ah! Non crederò mai! - Voi non conoscete gli usi cinesi. - Pochissimo, tuttavia ... - Vi dico che il morto è il
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urla. - Ascolta attentamente, Fedoro. - Ah! Qualcuno tenta d'intaccare il metallo. - E sopra? Hai udito? - Sì, qualche oggetto è stato rotolato sul
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. - Ah! Se ci fosse qui anche il capitano ad aiutarmi? Ma chissà se sarà ancora vivo. Nuotava con furore, facendo sforzi prodigiosi per non venire travolto
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dormito dodici ore, se non venti o ventiquattro. È un po' troppo per un Buddha vivente. Il russo aprì gli occhi, stiracchiandosi. - Ah! sei tu, Rokoff
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all'europea non devono ispirare fiducia agli abitanti di questa regione. - Ah! Siamo figli di Buddha! - Non so ancora quale posizione veramente noi
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. - Non v'è alcun mezzo, capitano? - Nessuno se non rallentiamo la battuta delle ali - rispose il comandante. - Ah! Pare che si decida a sgombrare! Se
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condotti lassù? - Stamane. - Dai monaci? - E da migliaia di pellegrini - rispose il tibetano. - Ah! Canaglie! Me la pagheranno! - gridò il capitano
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. - E perché non volete che i popoli civili ammirino il vostro "Sparviero"? - Per ora è un segreto che non vi posso svelare, signor Rokoff. Ah! Che cosa
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palle di vantaggio - disse ridendo. - Continuate - rispose il capitano. - Ah! L'amico che sta lassù comincia ad inquietarsi. Il labiato, udendo quello
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rifiutarci dal riceverli - disse Rokoff. - Ah! che idea! - Che cosa volete dire? - chiese il capitano. - Riceviamoli e facciamo gli onori di casa. - Ma
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... ah! Udite? - Che cosa, signore? - Queste grida. - Per le steppe del Don! Ancora i mongoli? In lontananza, verso l'est, si vedevano alzarsi sulla
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"La mia meravigliosa aeronave" aveva detto il comandante. Ah! Era ben meravigliosa quella macchina volante che aveva rapito, sotto gli occhi stupiti
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siate d'una robustezza eccezionale. - Passate il torrente e venite ad aiutarmi. - Ah! Rokoff! - esclamò Fedoro. - Tu giochi d'astuzia per non fare il
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chiedermi alcuna spiegazione su ciò. Ah! Guardate come la catena dei Fschong-kum-kul scintilla! È meravigliosa! E dietro vi sta il lago, un bel bacino che fra
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capitano. - Ah! Siete stato nel Far-West? Il capitano, invece di rispondere, aprì la gola all'animale e con un colpo maestro strappò la lingua, dicendo
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lavoravano martellando lunghe lamine di acciaio, alla luce del fornello. - Signore - disse - è venuto nessuno qui? - Ah! Siete voi, signor Rokoff