I FIGLI DELL'ARIA
tribunale che vi aspetta per giudicarvi. Abbiamo fretta di vendicare Sing-Sing. - E di ucciderci, è vero? - chiese Fedoro, sdegnosamente. - Sì, se siete
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tasche si sono completamente vuotate e non possediamo più nemmeno una galletta. - E non abbiamo nemmeno più le carabine - aggiunse Fedoro. - Si trovano
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ancora quel fiume che abbiamo già attraversato nel Tibet? - Sì, signor Rokoff. - E poi? - Ecco dei montanari che si preparano a farci cattiva
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trascinarci quest'uomo? - chiese Rokoff a Fedoro, quando furono soli. - Lasciamolo fare - rispose il russo. - Noi non abbiamo il diritto d'immischiarci nei suoi
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imperiosa: - Changhi, portaci del ciam-sciù; abbiamo tanta sete da vuotare tutti i tuoi vasi. Non ricevendo risposta, entrò seguito da tutti gli altri
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Come abbiamo già detto, il monastero di Dorkia è il più celebre di quanti sorgono sui promontori del lago sacro, perché è sede d'un Bogdo-Lama, ossia
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l'interrogato. - Rispondi della saldatura? - Sarete soddisfatto. Abbiamo una buona scorta d'aste d'alluminio e la fucina. - Ti possiamo essere utili? - Farò
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l'insussistenza d'una tale mostruosa accusa. - Ve lo auguro; disgraziatamente vi sono ormai troppe prove contro di voi e abbiamo anche trovata l'arma che ha
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il capitano gli aveva intercettato la ritirata. - Non temete - gli disse. - Quantunque noi siamo europei, non abbiamo alcuna intenzione di farvi male
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un appetito da lupo rabbioso. - Abbiamo ancora delle trote e un altro prosciutto d'orso. - Che noi mangeremo assieme a quel signore ... - disse il
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. - Macchinista, accendi il fuoco in mezzo a questi cespugli profumati e preparaci un buon pranzo. Abbiamo ancora alcune bottiglie di brodo di coda di
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balaustrata. - Abbiamo toccato. Il comandante si era spinto fuori dal bordo per riconoscere l'ostacolo e vide confusamente una punta aguzza che si piegava
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si preparano la bara molti anni prima che la morte li colpisca e che se la tengono sempre sotto il letto. - E noi abbiamo lasciato fare! - Non era cosa
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- rispose il capitano. - Chi rifiuterebbe una simile proposta! - esclamò Rokoff con entusiasmo. - Non avete paura a seguirmi? - Oh no, signore! Abbiamo troppa
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bufali? - No, jacks selvatici. - Ci avevate promesso di farceli cacciare. - È quello che faremo domani mattina - rispose il capitano. - Abbiamo
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scelleratezze che compiono quei miserabili e abbiamo anzi già ricevuto l'ordine di farli divorare, dove li incontreremo, dal nostro terribile uccello
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: abbiamo fame ed anche freddo. E siccome i monaci non accennavano a levare la fronte che tenevano posata al suolo, ne prese uno e lo sollevò come
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? - chiese il maggiordomo con accento alquanto incredulo. - Sì, noi eravamo qui. - Se la porta era chiusa! - Eppure non abbiamo sognato. Il tuo padrone aveva
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girare il capo al predicatore. Come abbiamo veduto, la predica era terminata malamente e Rokoff era dovuto scappare a precipizio, per non farsi
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ora non abbiamo tempo di occuparci di voi. Una scarica violentissima fu la risposta, ma ormai lo "Sparviero" filava maestosamente sulla prima catena
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giganteschi altipiani del mondo: il Gran Lama e il Dalai-Lama. Il primo che s'intitola, come abbiamo detto, la Perla dei vincitori, è il protettore del
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. Hanno voluto solamente spaventarci, sperando forse che noi confessassimo il delitto che non abbiamo commesso. - Ti giuro che non me ne andrò da
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-turca e anche nella spedizione di Samarcanda, dei corsieri ne abbiamo divorato più d'uno. Il capitano non si era ingannato a scendere in quel luogo
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un po' grave - credo che l'aria cominci ad intorbidirsi e temo che abbiamo commesso una vera minchioneria imbarazzandoci in questa avventura che
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dirigevano tutti verso le casupole dei tibetani. - Siete sicuro che fossero animali? - Almeno mi parvero tali, capitano. - Noi non abbiamo veduto alcuno
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salta pel capo, ora? - chiese il capitano. - Volevate andare a Turfan coi figli della luna e noi vi abbiamo accontentato. - E non ci ammazzeremo tutti