I CORSARI DELLE BERMUDE
artiglierie piazzate tutte in coperta. Entrambi i navigli portavano un numero considerevole di uomini. Sulla cima dell'albero maestro della corvetta
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, avevano arruolato dodicimila uomini, per la maggior parte assiani e brunswickesi, fanti saldissimi che godevano allora di una grande reputazione, ed
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, ed in breve i tre uomini la vuotarono. - Partiamo? - chiese il boia di Boston. - Se dovremmo raggiungere prima la vostra corvetta, le ore non saranno
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caricando tranquillamente la famosa pipa, gli disse: - Che tutti gli uomini si tengano pronti ad occupare i posti di combattimento. - E gli americani
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foce della Mistica, vi aveva aggiunto quattromila uomini scelti, affinché approfittassero della confusione della lotta per attraversare il Cambridge e
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§Il taverniere aveva detto la verità, il nascondiglio esisteva. Non era veramente una stanza, ma nemmeno un nicchia, e cinque o sei uomini avrebbero
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è facile obbedire, almeno per me. Gli americani non hanno certamente pensato che i bretoni di Batz sono i più grossi uomini della Francia
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. In più metto a disposizione della causa americana la mia corvetta ed i miei centocinquanta uomini, scelti fra i migliori corsari che scorazzino
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quell'inaspettato spiegamento di forze femminili e di ombrelli multicolori. Gli uomini che la governavano si erano precipitati tutti verso la murata di sinistra
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luogotenente. - Piuttosto di lasciarla cadere nelle mani di Howe, la farò saltare insieme a me e ai miei uomini. - Ci conto, - rispose il Corsaro. Gli diede
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artiglierie. Si trattava di tremila uomini scelti, e comandati da. due colonnelli Moultrie ed Ashe. Già grossi reparti erano sbarcati disponendo subito le
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importanza sarebbe stata per l'onore delle armi inglesi quella vittoria, accorre prontamente con tutti i suoi uomini e per la terza volta riesce a
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. - Che te ne pare, figliuolo mio? - chiese il bretone. - Non so. - La mia pipa è più forte. - Sfido io! vi hanno fumato tre o quattro uomini per un
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? - Così si dice; ma la fortuna non l'ho mai saputa trovare con tante corde che ho adoperato. Sono settantatrè, se non m'inganno. - Settantatrè uomini
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? - Mai. - Un'isola deliziosa, dove le donne sono graziosissime, gli uomini terribilmente gelosi ma il vino, mio caro, straordinario! Immagina che una
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seconda volta scosse la sbarra di ferro. - Può reggere anche quattro uomini - disse. - Pronti, comandante. - E la fune? - Oh, non temete! Può portare
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aspetta, metterei volentieri il laccio intorno al vostro collo. Ma siccome noi, signor Però Paga, siamo uomini dabbene, anche se siamo giustizieri, e non
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cominciavano a squillare, segnando la ritirata, quando i tre uomini giunsero dinanzi al castello d'Oxford. Il bretone, dopo un rapido sguardo, si staccò dai
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dato la caccia e ci avessero raggiunto. - Siete uomini terribili! - disse la cameriera, guardandolo con profonda ammirazione. - No, miss, siamo
Accademia della crusca
