Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Giacomo l'idealista

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De Marchi, Emilio 31 occorrenze

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rivale. Questo ragazzo aveva parlato semplicemente come un uomo che ama; mentre i libri, l'analisi, l'aristocrazia dei pensiero, la ripugnanza per il

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incontro colle braccia aperte: - Caro ingegnere, che bel regalo! - disse, stringendo nelle sue mani corte e grassoccie i miei polsi, e storpiando, per

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, e svolazzano i pensieri di chi fugge al rumore delle cose. Giacomo, che era nato e cresciuto quasi all'ombra del santuario, stava descrivendone la

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disperazione a sollevare i piú foschi fantasmi. Mauro sentí le gambe rompersi sotto l'ampio peso del corpo, mentre vedeva la strada rizzarsi e diventare

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speranza e nello sforzo mentale di preparare i mezzi per deludere la vigilanza delle sue carceriere, il suo cuore, provò quasi un senso di riposo e di

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signore della Rivalta, che si era fatto raccoglitore unico di tutti i crediti del fallimento, aveva concretato un affitto di sei anni, dietro il

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carezzare i peccati del loro Giacinto, fecero di tutto per trattarla bene, le assegnarono la piú bella stanza della guardaroba, che dava sull'aperta campagna

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che il partito intransigente stava preparando per le prossime elezioni amministrative. Già da qualche tempo i vari partiti conservatori, di fronte alle

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una moratoria (dico giusto), placare i creditori piú feroci, destar della fiducia in questo signore della Rivalta, che si è offerto di mettere un

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ripulirne le ruote, di liberarne l'ossatura dalla ruggine e dal fango, lavò, strofinò con una spugna, dipinse con un pennello i cerchioni, i mozzi, le

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Quando la mattina aprii le persiane, e che il piú bel sole entrò a illuminare la stanza dello zio prete, i vecchi mobili parvero risvegliarsi

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carattere, mise in tavola i piatti, i bicchieri, le posate, il fiasco del vino, levò da un cesto, che tolse dalla credenza, quattro pani, che batté sulla

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, traducendo: "I libri essere medicina dell'anima." In uno degli scaffali il conte teneva la raccolta dei classici greci, latini e italiani, coi lessici e

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, che i signori del Ronchetto stendevano a chiedere perdono e ad offrireuna buona riparazione. - A far degli scandali si fa presto, - disse il vecchio

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di dire in altro modo: "Qui i resti mortali posano di Mauro Lanzavecchia che nell'arte calcaria fu per dieci lustri operoso maestro" - È vero che le

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colla mediazione dello zio prete e sotto gli auspici di una solida ditta bergamasca, che, rilevando i crediti del signore della Rivalta, assicurò pane

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di sé, mentre stirava i lenzuoli sul letto. - Càpita in una bella condizione, se Dio vuole! Se si deve giudicare dalle scarpe e dalle calze

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mammà avrebbe saputo trovare qualche onesta riparazione, che lo salvasse dal rendere i conti e da uno scandalo. Se mammà lo trovava questo rimedio

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castello dell'Innominato, voglio dire cercò i parenti della povera innocentina (glissons, n'appuyons pas), mise innanzi la parola autorevole del vescovo e

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, i signori del palazzo avevano dimostrato alla famiglia una cosí gentile e pietosa sollecitudine che Giacomo sentí il dovere e il bisogno di vederli

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restrizione, i cosí detti "fatti compiuti" non poteva essere il programma né dei San Zeno, né di monsignor vescovo, che aspirava a far carriera, né della

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Il compleanno della contessina cadeva ai venticinque di settembre, e in quest'occasione i signori del Ronchetto solevano invitare le autorità minori

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Per tutto il tempo che le campane accompagnarono col suono lento ed uguale il funerale della vittima, Giacomo non fece che ricamare i suoi pensieri

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bevono soltanto i signori, riprendeva a dire: - Il meglio che tu possa fare è di non pensare piú a quella meschina che in mezzo alla sua disgrazia può

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frammentari, che avevano già fatto parte della sua ragione, ma che ora rivedeva come i frantumi sparsi in terra d'un vetriata dipinta. Questo pensiero che alla

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, dove si poteva accendere il caminetto. Imbacuccato nel gran tabarro a cinque mantelline del povero pà, il nostro malato passò i primi giorni della sua

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avviluppata come in una rete tagliente. Un senso di doloroso stupore intorpidiva i suoi movimenti e la rendeva più che sonnambula, cieca e sorda davanti

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frastornare le sue occupazioni e i suoi stessi pensieri, sia ch'egli pigliasse in mano un libro od un giornale, sia che arzigogolasse colla penna nei

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pitagorici, io non sono cacciatore, ma c'è qui presso il "Roccolo" di don Andrea, dove sento che quest'anno i tordi si lasciano pigliare volontieri. Se

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, di cui non si spaventava, conoscendo per gli studi fatti, fin da quando preparava la sua laurea di psicologia, che i nervi mal nutriti ed esauriti

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spirito stesso dell'umanità, che palpita nel sasso. Sicuro che i sassi bisogna saperli scrivere e saperli leggere, se no, di sassi n'è pieno il letto

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