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movimenti l'azione delle mascelle. E per questo, secondo sua madre, restava sempre magro e sottile; la grazia di Dio non gli poteva fare buon pro. Allora
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fantasticava come potesse fare per evitare quel ritorno. Avrebbe voluto almeno ritardarlo. Perché? Non lo sapeva neppur lui, ma gli pareva che il
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occhi, mezzo assopito; gli pareva di fare un lungo brutto sogno, e avrebbe voluto destarsi, alzarsi e andare in cerca di compare Ignazio, e tornare
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doveva fare. Intanto aggiornava. Compare Nunzio, infilatisi gli stivali, caricato il fucile a due canne, preparava la carniera e tirava fuori dalla
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morti, di feriti, egli aveva cominciato a intendere che quelli andavano alla guerra e che gli toccava di andarci anche lui... A fare che cosa? Oh, lui
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giorni dopo, Cuddu si era trovato, come egli diceva, a veder fare la guerra.
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, si sentiva sperduto tra quegli sconosciuti che non badavano a lui. Il suo compaesano era sparito. Che doveva fare? Aspettarlo? Cercarlo? Dove? E uscì
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tornava a Ràbbato non avrebbe veduto più niente; sua madre lo avrebbe legato alla seggiola e poi lo avrebbe messo a fare il calzolaio da mastro Antonio o il
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mare e andavano a posarsi senza sommergersi, come egli aveva visto fare alle papere nella vasca del Canzirro all'Albero bianco. - Cuddu! Figlio di
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sedere tutta la santa giornata, come su gli sgabelli di mastro Antonio; e questa idea dava i brividi a Cuddu, quasi mettendosi a fare il calzolaio o il
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Ti picchierà... Perché non vuoi fare il sarto? - Il postino vorrei fare. - Che cosa è il postino? - Colui che porta le lettere da un paese all'altro
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pesa! Cuddu sorrise mentre compare Nunzio, ficcando il coniglio nella rete della carniera, gli diceva: - Giacché non vuoi fare il sarto, impara questo
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al pascolo, preso in mano il bastone, cacciava fuori la mandra belante, mentre dava gli ordini a Pino intorno a quel che doveva fare nella giornata
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dirai: - Compare Sidoro, mi manda la mamma per quel che sapete. - So io come debbo poi fare. Via: e non fermarti per strada; è meglio che arrivi tu
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bandoliera e le pistole ai fianchi, scalmanato, col berretto gallonato su la nuca e la pipa in bocca. - D'onde vieni? - Di lassù. - Che sei andato a fare
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Cuddu non prorompesse in pianto a quel: quasi, quasi!... Se il birraccio ne avesse presa una, quella con la lettera, come pareva volesse fare? Cuddu si
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, era parso il finimondo: fucilate di qua, fucilate di là; volevano ammazzare tutti i galantuomini e fare la repubblica. Ma i galantuomini si erano
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ragazzo e che, se tu vuoi... Mestiere pulito questo del sarto. Cuddu rispondeva con un'altra spallata. - Che pensi di fare? Ti trascinerò per un orecchio
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contadini né a fare eseguir bene gli ordini: Destr! Sinistr!... Per due! Per quattro! Dopo i primi giorni dell' insolito spettacolo. Cuddu aveva preso
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la testa, o il busto. Qua e là, fucili a fascio, carri rovesciati, tavole, arnesi di ogni sorta e macerie affumicate. A Cuddu pareva di fare un brutto
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compro quattro grani di pane e due di formaggio. - Aspetta qui. Ti daranno la risposta. Vuoi fare il soldato? - Devo tornare a Ràbbato. Mi hanno mandato
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