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guardare i tre ragazzi che si giocavano alle piastrelle alcuni bottoni di osso bianchi e neri. Ma egli avea la testa a tutt'altro. - I carrettieri di
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fasciato stretto stretto alla vita; e, appena egli tentava di voltarsi, una trafittura acuta al fianco destro gli strappava degli ahi! ahi! da far
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avevano potuto deformare perché sino a otto anni egli non ne aveva calzate mai. Magro, di carnagione lentiginosa, con certi occhi caprini, sgranati, che
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! lietissimo del suo primo grosso guadagno. La mattina dopo, all'alba, Cuddu picchiava alla porta di compare Sidoro. - Bravo! - egli fece. - Sta' attento
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, ginocchioni, strofinava col sale le forme del cacio; e Pino, di mano in mano, porgeva al padre quelle da risalare, e rimetteva in fila le altre ch' egli
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interminabile, senza che egli riuscisse a capire dove arrivava. E poi, dai discorsi di quei della Squadra, che parlavano di soldati, di fucilate, di
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, quelli della Squadra e i soldati napoletani, dei quali essi parlavano. Egli si sarebbe nascosto dietro un albero, dietro un muro, si sarebbe buttato
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uomini armati s' inoltravano cautamente, per vie traverse, coi fucili pronti, a piccole brigate; ma nessuno sparava. Egli faceva come gli altri, si
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per mano con la mano rimastagli libera, se lo tirava dietro. - È finita la guerra? - egli domanda. - È finita - rispose quegli ridendo. - Hai fame
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sapesse che cosa volesse significare, Viva Garibaldi! Ah, questo qui egli lo aveva veduto, con la camicia rossa e il ferraiuolo bianco, e n'avea
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figurava che il mare fosse un fiume più grande assai di quello che egli aveva passato su la barcaccia attaccata alla fune. Che fune ci sarebbe voluta qui, da
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febbre e la ferita cominciava a rimarginarsi, egli vedeva attorno al suo letto quattro o cinque persone che lo guardavano con intensa curiosità, che gli
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Si era seduto sur un masso, guardando attorno, stupìto di trovarsi in quel posto che gli pareva lontano miglia e miglia da casa sua, e dove egli era
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l' immaginazione turbata dai ricordi di apparizioni di nani e di personaggi fatati narrategli dalla mamma quando egli stentava ad addormentarsi nelle
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si ficcano nella tana - egli spiegò a Cuddu, che si era tirato da parte, temendo che l'animale potesse sfuggir di mano al cacciatore. - Non morde
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, torceva il volo in direzione opposta. - Bùttati per terra e non ti muovere - disse a Cuddu compare Nunzio, mentre egli si addossava al tronco attendendo
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, egli disse a Cuddu: - Questo, il più grosso, sarà per tua madre. Su, marcia! Come se con questa parola compare Nunzio gli avesse stroncato le famose
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! Compare Sidoro crollò il capo, sorridendo. Il mercoledì appresso, prima di consegnargli la lettera, egli disse a Cuddu: - Lèvati una scarpa e una
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veniva giù a stento non essendo egli pratico di bere da un fiasco. Quell'uomo fumava zitto zitto.
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Sidoro, ed egli vi si piantò davanti da sentinella, col soffione in ispalla, tenendo a distanza i ragazzi. La bandiera già sventolava dalla finestra
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avanti che la povera donna gli avesse potuto gridar dietro: - Dove vai? egli era su la spianata, lontano, ginocchioni o sdraiato bocconi per terra
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egli si era trovato in una via larga e lunga che gli sembrava non finisse più. Gran desolazione anche colà. Case mezze distrutte, facciate crollanti
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volevano sapere quel che egli aveva veduto. - Che hai visto? - Case bruciate, sfondate. E tanti soldati con le camicie rosse. - E Garibaldi com' è
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