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, faceva la tessitrice. Inchiodata da mattina a sera su la panca del telaio, non aveva potuto badare molto al bambino; ed egli era cresciuto, come un
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accosto al muro, soffocando i singhiozzi con la mano per non farsi sentire, consolandosi un po' col ripensare le parole di compare Nunzio: - Ti
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che pareva la sostenessero a stento. Un manovale, riconosciutolo, gli aveva detto, ammiccando al vestito: - Oggi sembri uno sposino! E Cuddu si era
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Una mattina Cuddu era andato, al solito, da compare Sidoro; e, non avendolo trovato in casa, si era diretto verso la merceria che quegli aveva nella
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Cuddu l'aveva passata liscia; e da due giorni non si moveva di casa. Per occuparlo la mamma gli faceva riempire, al solito, i rocchetti dell'ordito
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fasciato stretto stretto alla vita; e, appena egli tentava di voltarsi, una trafittura acuta al fianco destro gli strappava degli ahi! ahi! da far
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era vicino al tramonto. Don Carlo il capitano fumava, seduto davanti a la porta. Gli altri, parte, impancati dentro, bevevano ancora; parte, fuori
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accadere? Non potevano, secondo lui, far la guerra di notte, al buio. Tutt'a a un tratto si udì un vocione: - Chi va là? - Amici! - rispose don Carlo
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, lontano, a riprese, un crepitìo di fucilate che somigliava al rumore dei mortaletti sparati a Ràbbato per le feste della Madonna e dei Santi. Gli
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! - Quattro persone che venivano incontro al disgraziato gli si erano parate davanti e lo avevano arrestato, mettendoselo in mezzo per difenderlo da
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plaudente che si era riversata per le vie con le coccarde tricolori al petto gridando: Viva l' Italia! Viva Garibaldi! E le signore che sventolavano
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sigari. Alcuni, avvicinatisi proprio fino al punto dove sbattevano gli sciaquii delle ondate, sparavano a certi uccelli bianchi che volteggiavano sul
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mi tengono fasciato così stretto stretto?... Mamma! Mamma! Sentiva parlare attorno al suo letto. Una signora diceva: - Si è battuto come un leoncino
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tratto. Due ranocchi all'orlo di una di quelle conche attirarono l'attenzione di Cuddu. Si accostò adagino adagino, si mise carponi, si trascinò fino al
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che andava anche lui, assieme col padre, dietro le pecore al pascolo. Questa volta però era rimasto alla mandra per guardare la capra figliata e darle
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si ficcano nella tana - egli spiegò a Cuddu, che si era tirato da parte, temendo che l'animale potesse sfuggir di mano al cacciatore. - Non morde
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erbe ingombranti, pensava all'accoglienza che avrebbe ricevuta. Si confortava però ricordando: - Non ti farò picchiare; vedrai! Erano scesi fino al
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sgomento lo invadeva. - Non lo farò più! Non lo farò più! - ripeteva mentalmente. E si rallegrava che i palombi selvatici non si accostassero al carrubo
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nell'altra le olive nere salate, indeciso se dovesse mangiarle prima di arrivare lassù, in cima alla collina, o dopo aver trovato il vecchio, al
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che gli nascondeva mezza la faccia e una mazza grossa così, con la capocchia nodosa. Questi era sbrigativo.. Lo addossava al muro del casolare senza
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avea regalato al ragazzo un paio di scarpe usate di uno dei suoi figli, che con la semplice risolatura eran tornate quasi nuove. Ella stava però in
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gridò. E nel prendere la pagnottella con la lettera soggiunse: - Sono gli ultimi viaggi. Hai freddo? Aperse l'ombrellone che aveva appoggiato al muro, e
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che conduceva i birri in carcere attraversò la piazza tra un silenzio profondo. Il cartellone venne affisso al muro, allato alla merceria di compare
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, attorno al fuoco di dove quelli già cavavano mezze arrostite le fave. Aveva contribuito la sua parte anche lui, un pugno, preso di nascosto dal sacco la
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ammonir lei e Cuddu. Per ciò ella replicava al figlio: - Zitto! Non dir niente delle lettere. Zitto! Avrebbe voluto trattenere Cuddu sempre in casa, non
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: - Dove sta il Generale? - Hai capito? Dove sta il Generale? Te lo additeranno... Lo conoscono tutti. E, appena avrai la risposta, la metterai al posto di
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da sbarre di ferro contorte e miracolosamente ancora infisse al muro. La piazza brulicava di soldati con camicie rosse, di gente armata che metteva
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Garibaldi, dittatore. Palermo. Si rizzò e disse al ragazzo: - Vieni... Ecco il Generale - soggiunse, fatti pochi passi. Dal portone di faccia, Cuddu, vide
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po' indietro. Al cenno del Generale, porse la lettera, cavandosi, il berretto. - Compare Sidoro vuole la risposta. Vedendolo sorridere, Cuddu prese
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