Galateo popolare
. Ben disse al riguardo un celebre medico « che senza la virtù la ragion stessa ci sarebbe di danno ». Facciamoci pertanto, per la brevità di tempo che ci
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Il Proto ci domanda ancora due mezzi fogli per compaginare e finire il libriccino, e noi che avevamo già preso congedo dai nostri lettori e dalle
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dalla carità pubblica. Se natura vuole che noi rendiamo bene a chi bene ci ha fatto, l'affetto pure deve avere la sua buona parte. Come essere
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sarete contento; amate e sarete amato. Non ci sia lecito però abusare di quel santo nome come universalmente se ne abusa o per l'interesse, o per i
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stà per l'umano consorzio siccome un debito - talora gravissimo - che la carità s'impegna di saldare con somma fatica; nè sempre ci riesce. Il medico
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infermità, ci stendono le braccia scarnate dalla miseria, non chiudiamo le orecchie ai gemiti della povertà dicendo come molti usano: Chè non vanno al
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Anche dalla gente, che colta si dice e tale vuol essere, tuttodì ci è dato vedere disprezzare impunemente le donne in genere ed in ispecial modo
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Incontrando qualche uomo per via di riguardo non esitiamo a torci di capo il berretto e lasciargli libero il passo; se ci occorre accompagnarlo, il
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Quante volte crediamo acquistare fama di galante rendendoci assidui adoratori di questa o quell'altra donna, per nulla curandoci del luogo, in cui ci
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momento in cui sopravviene altra gente, o ci accorgiamo essere esaurito largamente l'argomento sul quale si ragionava, per salutare gentilmente e uscire.
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strade. Mostriamo anzi che siamo degni della odierna civiltà tenendo quell'essere, che ci è compagno nelle vicende della vita, a noi eguale in dignità
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