Galateo morale
vero attentato alla decenza, io proporrei che si generalizzasse il sistema dei registri pei visitatori, dove ognuno che ne avesse la voglia potesse
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fallato! ma io credevo d'aver a fare con un gentiluomo. E non è men vero intanto che con questa benedizione di pratiche che accaparrano i fogli a dozzine
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pompa come di un arnese indispensabile a chi non voglia esser tenuto per un dappoco nel suo villaggio. Egli è ben vero che una parte di questi campioni
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esiste davvero più che ei non creda; soltanto il mio amico non la estima nel suo vero senso, non sapendo egli, colpa la educazione ricevuta e la
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naturale sciocchezza a soddisfare la propria, l'altrui vanità, che il vero loro interesse: chi si pasce di nuvole non ingrassa. Ingrasserà, tutt'al più, la
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ringrazia quando gli porgete il vostro danaro. Voi siete nel vero come è nel vero il mercante. Questi vi ha dato un bene più utile del danaro per l'uso
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poca cosa, è vero; ma se coloro che erano obbligati ad aspettarvi erano cinque, il tempo perduto sommerà col vostro a trenta. Tempo prezioso che hai
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Dicesi a'dì nostri che l'aristocrazia del danaro è peggiore di quella del sangue. Ciò è vero il più delle volte, pur troppo! Veggonsi infatti dei
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siccome è supponibile che la pubblica disistima gli incresca, gli si rende un vero servigio prevenendolo anticipatamente delle spiacevoli conseguenze
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del pari che al filosofo. Per tal modo anche nei mestieri più umili il vero operaio può giungere ai più sublimi risultati». E noi ne abbiamo di questi
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Massimo Azeglio ci lasciò scritto ne' suoi Ricordi che «il vero progresso dell'umanità non istà nelle macchine a vapore, ma nella crescente potenza del
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È ben vero che gli scioperi non sono sempre promossi dagli operai e che vi sono speculatori di scioperi come vi sono speculatori di rivoluzioni
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È vero altresì che il lusso certe volte esagerato di alcuni pubblici uffizi concorre esso pure a crescere questo disagio, questa apprensione da cui
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riguardi e da quella benevolenza che sono il pregio essenziale della disciplina. I superiori, diciamo il vero, non han poi sempre tutti i torti
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selvatichezza, d'inerzia. È un vero paradosso: «paragonando, così l'About, le abitudini delle genti rozze, incolte e corrotte coi metodi educativi delle più
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più funesti che tendon ad uccidere l'intelletto ed il cuore. Questo è vero; nullameno si dee ammettere che da questo ammeglioramento nell'estimazione
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principii, recando offesa in parole o in atti alla morale o al Galateo. Non sono più possibili è vero, in mezzo a tanta luce di civiltà ond'e irradiato il
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menomamente. «Senza umiltà e senza affetto, come parla egregiamente il Tommaseo, può l'uomo essere insegnatore ma non vero maestro; può infondere qualche
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Il vero gentiluomo è colui che forma il proprio carattere sopra i più alti modelli. Le sue qualità dipendono non dalla moda ma dal valore morale
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- Son fatti isolati, direte voi, che succedono di rado che non intaccano il credito dell'istituzione. — Scusate, ma non siete nel vero: il volgo che
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Ginevra, per citare un esempio, non v'hanno che due dozzine di guardie per la pubblica sicurezza. Ma è poi anche vero che in quella fortunata
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non hanno l'importanza delle medicine obbligate a giuocare a gatta cieca nel corpo di un malato. È ben vero che queste concomitanze di medici diversi
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altri rimangano soddisfatti e di lui e di loro stessi". Lo Smiles: «Le qualità del vero gentiluomo dipendono dal valore morale. La civiltà è una
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cui non osassero misurarsi. Il sacrifizio? il poeta, il vero poeta vi è rassegnato, pensando che:
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, religioso e modesto, qualità proprie del vero genio». Goethe, Scott, Shakspeare, Milton, Pope erano uomini assestatissimi; quest'ultimo, che era di
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. Ed è vero pur troppo che le famiglie, ove tengono accademia le sapute, le politicanti, le clubiste, i così detti bas-bleus non sono ordinariamente
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fortunatamente vero che i buoni libri, i buoni quadri e in generale ogni opera buona in se stessa si fa largo da sé; che il mig]iore e il più possente
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più guari ragionevole lo sperar d'accrescere la propria fama. Eppure se è vero che la sapienza, al dir del poeta, sia quella
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Ho fatto eccezione pei casi di prevaricazione del sentimento pubblico: giacché egli è vero che la barbarie e la corruzione diedero talvolta il nome
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che furono i Cervantes, i La-Fontaine, i Topffer, i Porta, i Giusti, i Parini. L'umorismo di costoro è il vero castigat ridendo mores degli Orazi e
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delli 30 maggio 1852, colle quali viene proibita ai fedeli la lettura dell'Univers; e per dare un cenno di ciò che sia il vero linguaggio dell'Evangelo
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ridicolo sulla fratellanza degli Italiani? Dite: se non è vero che tutti i giornali dei preti presi insieme non fanno la metà del male che fa un solo di
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Il vero coraggio è ornato dalla modestia, vituperato dalla millanteria. D'AZEGLIO — Ettore Fieramosca, c. xix. Dieci Austerlitz a venti Wagram non
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ignominiosi, rammentava loro che l'onestà inseparabile dal carattere del vero gentiluomo; che cioncare Sciampagna e birra e inforcar cavalli senza pagarli
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maniera. Ma là dove l'agricoltore è considerato per ciò che vale, e tenuta l'opera sua in pregio come la vera sorgente e il vero fondamento del ben
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Egli è il vero che i contadini, a cui fu pure posto in seno un cuore dalla provvidenza, non tarderebbero a modificare, prima per deferenza, poscia
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essere fatta con modi civili se non si vuole avvilire e mortificare chi la riceve. No, non convien credere che il povero, il vero povero, non abbia
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ritornare subito alle vecchie fatiche, mostrando così di preferire il pane della carità pubblica alla mercede dell'operaio. Il vero povero è
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È proprio vero! vi sono dei mendicanti che arricchiscono elemosinando, mentre il povero operaio stenta col suo indefesso lavoro a provvedere ai più
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È vero pur troppo! molti poveri peccano di superbia, d'ingratitudine, di arroganza; è un fatto che una parte e non tanto piccola di essi sono tristi
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e che ne dice lei? non dico io vero? e altrettali frasi per crescere in altri la fidanza a quanto essi vanno sciorinando. Tutti questi ed altri simili
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pure, o lettore, assisterai qualche volta a taluno di questi concerti. Di'il vero; non ti è avvenuto mai di sentirti trasportare in alcuno di questi
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divagazioni per dar a conoscere il nostro vero od apparente spirito e sapere. Esattezza ci vuole, semplicità; scrivere bisogna alla buona, senza lisci, senza
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che pur le sono di tanto superiori? Meno tristi certuni non isparlano, è vero, dei loro morti, ma li dimenticano! Il sudario che ha tolto alla loro
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; non sia vero che noi godiamo, immemori, i frutti delle loro fatiche, delle loro cure; la pianta dell'obblìo non deve crescere sulle tombe di coloro ai
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dignità, la quale essi non gli diedero, ma debbono cooperare a mantenere. L'amore troppo imperioso non è amore vero, giacchè invece di sollevare ed
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debolezze, senza capitolazioni! L'Italia conoscerà un giorno quanto essa debba a'suoi scritti improntati sempre alla vera civiltà, al vero amor di
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madri, che accompagnano i loro ragazzi, le loro fanciulle a contemplare le pubbliche esecuzioni? Ah è vero pur troppo che esse rendono in tal modo
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da calcoli d'interesse». «Ad un vero amico, scrive il Franck, diamo il nome di fratello, perché un fratello, come fu ben detto, un amico datoci dalla
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cattive e brutte, tu non ne avrai di quelli che per fin di bene si mettano a pericolo di venirti in odio». Quegli di cui l'orecchio è chiuso al vero per
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