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che si fa dai suonatori, e che essi paragonano ad un'imposta forzata sui consumatori. Ma in grazia, chi impedisce a costoro che non vogliono la musica
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e pregiudizievole. Dirò di più: chi vuol mostrarsi propriamente civile dovrebbe astenersi dal fumare anche in quei luoghi in cui è permesso di
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procacciata dall'indigestione di quei micidiali alimenti. E non vogliono persuadersi che anche per chi fatica è più sano e più economico il sistema del
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Non è niente affatto necessario che i sacrestani o chi per essi vadano in volta pel tempio con abiti sucidi e toeletta trascurata; che addottino
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conoscete il tempo: la miglior cosa a conoscersi da chi frequenta al teatro è la seccatura grande che è per gli spettatori il canticchiare, il batter dei
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chi si rispetta e vuol rispettare gli altri mettersi alle calcagna di chi sta discorrendo per sorprenderne le confidenze, pestando per soprammercato le
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di Torino il seguente interessantissimo avviso che dà la misura della impudenza di chi lo fece inserire e della dabbenaggine di coloro che ne
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secondo, il terno sul terzo, posto a pagina 8a e 9a di detta opera, i quali furono vinti da molti possessori dell'opera. Chi desidera detto catalogo si
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La carriera industriale non è soltanto una sorgente feconda di prosperità nazionale, è anche uno dei mezzi più potenti di educazione. Smiles - Chi
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dell'importuno anzi deve contrarre il viso in modo che sembri sorridente, poiché chi tiene stretti i cordoni della borsa ha slacciata per ordinario la
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in ragione inversa dei vizi che la predominano. «L'attività, scriveva il Balbo, è il sangue della vita morale. Chi non isciupa il tempo, trova sempre
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abitazione vedrai regnare la compostezza, la pulizia, la concordia. Suoi amici non saran per certo i crapuloni, gli scioperati; poiché chi ha gustati
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di saper leggere, leggete le biografie dei vostri amici. Chi sono, domanderete voi; i nostri amici? I vostri amici sono i Franklin, gli Stephenson, i
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salariato, voi non arriverete mai, tenetevelo a mente, a migliorarlo e farvene servire a dovere. Salariato! ma chi non lo è a questo mondo? chi può
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inoltre un altro più serio inconveniente. Come infatti dar a credere a chi ha osservato una volta questi splendori, queste ricchezze profuse nei palazzi
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chi non ne disimpegna con lodevole attività, con adeguato ingegno, con intemerata condotta i doveri; a ben dice lo Swift che «gli errori che nascono
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conversazioni. L'istruzione è una seconda vita; chi ce la conferisce ha tutto il diritto di esser chiamato padre; quindi il debito che noi veniamo ad incontrare
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diventerebbe ministro, più che della giustizia, del capriccio e della prepotenza di chi governa, ed arma e stromento di partito; aveva in mira una tale
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obbedienza, di ogni gratitudine verso chi comanda o chi li paga sono poi quelli stessi che giunti, in seguito a catastrofi nazionali, camminando fra le rovine
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ingannare da quelle mostre sovente fallaci di pietà e d'interesse che si leggono sul volto di chi desidera sapere la verità vera sulle condizioni
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tribuno. Il suo campo è la camera di chi soffre, non quella degli eletti della nazione, ancor meno la piazza. Padroni intanto i malati di avversar il buon
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A chi sanamente ragiona deve sembrar impossibile che le leggi, dalla cui osservanza dipende la morale e la civiltà dei popoli, possano trovare in
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cervello che il vociferare a vuoto di chi non ha nulla d'importante da dire. A codesti armeggioni che s'affannano a gonfiare delle bolle di sapone, ed il
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comune. E invece coi loro modi singolari si rendono innovatori di altre mode più stupide ed assurde. «A chi studia bene i caratteri umani, scrive il
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D. Il tristo non può essere cortese. Non può essere gentile chi è crudele od infinto. Per quanto siano smaglianti i colori, per quanto sieno
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Rinnnovamento e leggo: «La moltitudine dei giornali è la letteratura e la tirannide degli ignoranti, poiché chi sa meno ci scrive più, chi avrebbe
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rivenderli. I Persiani ed altri popoli stimavano decorosa cosa l'ubbriacarsi, e via dicendo. A queste depravazioni dell'opinione pubblica chi vuol davvero
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Non son rare pur troppo al dì nostri quelle metamorfosi di uomini politici, e giornalisti, quei subitanei mutamenti d'opinione per cui chi si levò la
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Chi ha l'animo gentile allora più teme di offendere quando lo potrebbe più impunemente. L'insultare al Clero è vezzo di trivialità ingenerosa
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Chi predica dal pulpito al par di chi insegna dalla cattedra è maestro a colui che ascolta: ed è dovere del maestro l'accompagnare all'eloquenza
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chi dona lo faccia con quelle dolci maniere che accrescono a mille doppi il valore del dono. Anche fra i poveri si trovano anine delicate e gentili a
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. Ho infatti osservato più volte che il contadino con tutte le sue malizie, con tutte le sue grossezze non è così inurbano verso chi lo richiede di un
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essere fatta con modi civili se non si vuole avvilire e mortificare chi la riceve. No, non convien credere che il povero, il vero povero, non abbia
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motivi è bene che i ricchi abbiano sott'occhio i poveri ed i poveri conoscano i ricchi. Chi ha giovinette da educare imiti questo sistema: più presto
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conversazione con liete disposizioni, con la ferma intenzione di dilettare e di dilettarsi. Chi ha occupata la mente da gravi pensieri, chi ha il
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discorso come per aiutare chi parla a trovar le parole, a compiere la frase. Sarebbe come accusarlo di lentezza di spirito o di memoria. — Che cattivo
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interminabile longaia de'loro eterni discorsi. «Chi allunga troppo il discorso osserva a questo proposito il buon Tommaseo, non sente quello che dice o sente
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indizio che l'anima umana lasci il grembo degli angioli per iscendere a vestire la nostra forma. Chi le imprime la macchia prima, chi l'avvilisce colla
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, dove chi entra lascia ordinariamente l'onore alla porta, quasi sicuro di non più trovarlo allorché ne ritorna. E che vuolsi tuttavia? È difficile anche
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Chi non ha grazia si tenga dal danzare per non esporsi a subire gli altrui motteggi; dobbiamo poi assolutamente rinunziare a questo divertimento
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il suo pastrano. Vuolsi, abbiam detto, rinnovar l'aria nei luoghi di numerose riunioni. Ma bisogna poi anche, chi ha immensi saloni,non pretenda
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ammalato e disturbano coloro con cui essi chiaccherano di prestargli le dovute cure. Il meglio da farsi da chi vuol mostrar daddovero il proprio
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nemmeno la loro presenza a chi vi guarda e vi sente dolervi, io vi compiango dal fondo del cuore, perché non sarete nemmeno compatiti. Sentite le parole
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occupazioni era sempre puntualissimo nelle sue risposte, da qualunque parte gli venissero diretti gli scritti. Chi non risponde, o non a tempo, lo fa per
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chi ve l'offre. Ed ora ch'io sono in regola per le invitazioni, assidetevi meco e diam principio al convito.
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Parimente si scosterebbe dalle regole di pulitezza chi tossisse o starnutasse omericamente, spruzzando altrui il viso e gli abiti; chi fiutasse
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servitori; qualche monetuccia, un pezzettino di carta al personale di servizio varrà ad ingraziarvelo (e ciò non è sempre inutile a chi frequenta la società
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Ordine e parsimonia anche nei divertimenti e nei trastulli onde non innestar loro l'abitudine alla spensieratezza ed allo sperpero. Chi scialacqua in
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disprezzo, e crederebbero avvilirsi e temerebbero di recar nocumento al loro nome nuovo coll'usar cortesia a chi è da meno di loro. I Piemontesi ad
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chi ignora la difficoltà o per meglio dire la impossibilità di far constare di questi danni, chi non conosce le spese, le noie indescrivibili a cui va
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