Galateo morale
La chiesa è casa di coloro che credono, che sperano, che pregano: non si conviene dunque là entro ogni parola, ogni atto che valgono a turbare quel
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Ma intanto io sarei d'avviso che in mezzo alle domande, alle esclamazioni, alle lagnanze si pensasse anche un tantino al disgraziato che giace sul
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una donna; e mi pare che ogni uomo gentile non debba lasciar isfuggire qualunque occasione che si presenti per usar cortesia a quelle due categorie di
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E poco ci conforta di questi quotidiani lacrimevoli eccessi che funestano le famiglie e le città il resoconto faceto che ci ammanniscono con
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La è cosa comune infatti che i giuocatori sieno vigliacchi, empii e superstiziosi; ed è pur cosa comune che i medesimi sieno bacchettoni, bugiardi e
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Questa stranezza per altro avviene, come ho detto, in pochi negozi; in quelli cioè dove si guarda piuttosto alla apparenza che alla sostanza degli
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Il negoziante non deve adottare nel fondaco i modi che sarebbero soltanto acconci in una conversazione fra persone che non si visitano per affari di
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È ben vero che gli scioperi non sono sempre promossi dagli operai e che vi sono speculatori di scioperi come vi sono speculatori di rivoluzioni
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E pensare che ci fanno ancora al dì d'oggi delle rivoluzioni che costano il miglior sangue cittadino, per eccitamento di furbi che non ripudiano dal
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Mi direte che io cito volentieri le autorità della medicina. I medici, signori miei, son coloro appunto, diciamolo a lode loro, che più s'interessano
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Vi sono impiegati disonesti, chi il nega? vi sono funzionari che duplicano e triplicano i loro stipendi con mezzi pur troppo conosciuti, lucrando
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Veniamo adesso ai signori impiegati. Sonvi pur troppo, fra costoro, di quelli che han la debolezza di credere che lo smettere alquanto di quella
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A ragione si suol dire che una bella presenza, vale più di una commendatizia: la prima impressione che tu desti in coloro che ti avvicinano
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Più un individuo è elevato, meno si è disposti a perdonargli, non che le colpe, i difetti: non vi è così alta posizione che non venga disonorata da
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DANTE — Purgatorio, C. XVIII. Ponga opera il precettore per ornarsi di ogni più larga dovizia di scienze: ciò che non si deve aspettare che da quegli
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Se avvi luogo in cui debbano regnare la civiltà e la gentilezza, esso è per certo la scuola, non essendo possibile immaginare che le guide o gli
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Invece noi osserviamo dappertutto che le disposizioni della nostra natura, anche quand'essa è viziata, ci portano alla sociabilità, che è il primo
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l'immoralità che ci infesta non serve più ad ingannare nessuno. Lasciamo che ad ingrossare questa cifra han fatto concorrere anco i bambini lattanti. Ma è
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Sta poi in fatti che la migliore polizia è quella che vien fatta dagli stessi cittadini. Ma come? dirà taluno; un onest'uomo potrà, senza rimetterci
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Il medico vecchio non isprezzi il giovane e «non digrigni i denti tuttavolta che vede nascere un ingegno che par destinato a cacciarlo dal suo trono
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Dal cuore partono le pù care, le più soavi affezioni, le qualità più amabili onde si abbellisca l'umana natura: ma son queste appunto che concorrono
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E. K. Torno al sesso forte. Un altro difetto hanno i signori letterati ed artisti: la presunzione. È difficile che un poeta, uno scrittore, un
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Questo non è che scambio, nella pluralità de' casi, di reciproche adulazioni, un baratto d'incensi; lodatori e lodati si palleggiano gli entusiasmi e
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L'esercizio della civiltà si oppone al predominio delle brutali passioni. Non è civile l'avaro che si rifiuta di renderti un servigio se non lo paghi
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L'arma dell'umorismo spuntata da certuni contro la virtù non è più atta a ferire il vizio. Che valore volete voi che abbia contro gli eccessi del
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Ond'io qui m'unisco di gran cuore al voto espresso dal povero Farini. «Stimo, dic'egli, che le moltitudini sapranno un giorno per se medesime fare la
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Chi predica dal pulpito al par di chi insegna dalla cattedra è maestro a colui che ascolta: ed è dovere del maestro l'accompagnare all'eloquenza
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Quella dimestichezza, quella intimità che derivano dalla convivenza, dalle abitudini comuni de'vari membri della famiglia non possono dispensarci
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Perché il popolo apprenda ad amare i ricchi ed i ricchi a conoscere il popolo, forza è che in qualche modo s'avvicinino: che il figliuolo del
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Vi sono alcuni che pretendono di non avere un cuore cattivo, ma che sono tagliati, com'essi dicono, alla buona, i quali mentre si studiano di coprire
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affetto di marito e di moglie, i vicendevoli trasporti di due anime teneramente unite abbiano dato luogo alla freddezza, alla noia, al dispetto. Che
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No, nulla può scusare il mendicante valido; esso usurpa i soccorsi a cui hanno diritto i veri poveri; esso ruba alla società; ruba a coloro che
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tutti coloro che verranno a cantare o a gemere davanti a voi per la via o nel cortile. Il giorno dopo avrete la visita di tutti pezzenti di professione
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V'ho citato un Tommaseo che è un'autorità per ogni onesto; ora gli darò un compagno degno di lui, Massimo D'Azeglio, il quale ci lasciò scritto ne
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Scrive un autore che: «siccome la limpidezza dà segno che un'acqua è salubre, così nel suono della voce e negli occhi e negli atti della persona
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Come vedete, io non parlo che dei balli di famiglia. La danza, è necessario dirlo? dev'essere decente; e quindi sono assolutamente da proscriversi in
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tutto un fremito vi invade, voi palpitate, voi gemete colla voce, col suono dell'artista che per voi allora scompare, come scompare quel mondo
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. Si eseguirono dai medesimi divinamente alcune sonate con quello slancio, con quella ispirazione che è propriamente il privilegio di quei pochi che
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Se la religione di Cristo che differisce un po'da quella del mondo avesse ancor d'uopo d'essere sostenuta da grandi e sublimi esempi, essa dovrebbe
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Può darsi che alcuno sia mosso da buone intenzioni quando dice ad un infermo, per compatirlo — lei mi ha l'aspetto stranamente alterato! — quanto la
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sono spinte all'eccesso, se escono colla penna, di quel che lo siamo uscendo dal labbro. E quando non è vigliaccheria, è caricatura; in certi casi
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di quei diritti che le aveva usurpati la pagana prepotenza. Ma non sarà, questa eguaqlianza morale un nome vano per colei che confida l'educazione
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La civiltà, coi morti! Voi vedete che cosa io intenda per questa parola applicata ad esseri che non sono più fuorché nelle nostre memorie e nei
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Parliamo dei nostri morti; parliamone con riverenza, parliamone con affetto. Vadano i loro nomi frammisti ai nostri discorsi; salutiamo coll'alba che
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E che dovrà dirsi di quei genitori che si lagnano, come di una grave disgrazia, come di una maledizione, d'avere dei figli? O meglio — se vogliono
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sempre a contraddire, a confutare, non sogliono poi valere gran che nella condotta dei loro affari. Trionfano si a volte ma non guadagnano mai
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L'amicizia venne data da natura ad ausiliatrice di virtù non a compagna di vizi. Questa legge dev'essere nell'amicizia: che dagli amici oneste cose
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di un fratello la tua riputazione che gli è cara e sacra quanto la sua. L'amico non vuole arricchire a tue spese, non aspira all'impiego che tu copri
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Son queste virtù (l'urbanità, la decenza) che rendono la vostra città venerabile. Son esse che v'innalzano sugli altri popoli ed il loro amore vi
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Lasciam dunque in disparte le cagioni, qualunque esse siano, delle inurbanità sociali che andiamo lamentando, e restringiamoci unicamente a
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