Galateo ad uso dei giovietti
via, chè la filza di codeste indecenze e villaníe è interminabile. Similmente fa male chi in una conversazione trae di tasca una lettera e si pone a
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ne conoscono perfettamente le regole è inurbanità; e parimenti il deridere e il motteggiare quelli che perdono. C' è un proverbio che dice: «Chi giuoca
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della persona. Per chi non si trova in una felice disposizione di animo, io non ho che un consiglio: rimanga a casa. Ed ora scendiamo un po' ai
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e gentili. Sono sempre i due punti fondamentali che servono come di bussola a chi vive nella civile e ben costumata società. Se quando poni il piede
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contar novelle e trattenersi in lieto chiacchierío, se la godano pure a loro voglia: solo abbiano l'avvertenza di non frastornare chi legge con risa
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persone autorevoli onde uscirne con buon successo; ringraziare chi ci ha reso un servigio; restituire, come suol dirsi, una visita ricevuta, scambio di
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tempo. Cogli amici è lecito dilungarsi nelle corrispondenze epistolari, essendo una conversazione gradita a chi scrive e a chi legge. Ma colle persone
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la scusa che il tabacco sia come un rimedio o preservativo per certi incomodi, e che risvegli la mente di chi si è dato agli studi. Eh via! questo è
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; vorrei anzi che anche nelle piccole cose fosse italiana. Ma quando una usanza, una moda è talmente diffusa che chi non l'accetta forma una rara
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di persone d'altre città, che è gran ventura se capiscono una su dieci delle loro parole. Chi non vede lo sconcio grossolano di siffatta abitudine coll
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convitati, porgendo loro la tazza in cui egli fu il primo a bere. Chi non volesse conformarsi a quest'uso mancherebbe dei debiti riguardi verso quella
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percorsa, nel resto d'Italia. È manifesto che siffatta pulitezza è privilegio esclusivo di chi è pratico di idiomi stranieri; e perciò colgo l'occasione
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' evidenza. Insisto su questo punto della pulitezza dei denti, che è di una grande importanza. Chi trascura di risciacquarsi la bocca e di nettare ben
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imbratti una spiacevole sensazione in chi si reca da noi. Nè basta il non fare all'altrui presenza cose laide e stomachevoli, ma non dobbiamo tamtampoco
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senso penoso di turbamento e di afflizione la ricordanza d' ingrate vicende. È dunque atto inurbano il domandare a persona vestita a lutto chi le sia
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alla scuola, al passeggio, nell' infanzia e nella puerizia. Posto adunque per base fondamentale della sana educazione il rispetto ai superiori, a chi
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mondo, della sua felicità. E la ragione è chiara: il maggior sacrifizio per l' uomo è quello di contrariare la propria volontà ; ma chi si è abituato a
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rimpinzate la bocca di troppo cibo: e se mai inavvertitamente vi accade di farlo, guardatevi bene dal parlare a bocca piena, per non disgustare chi vi
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distrazione a chi è composto e raccolto per la preghiera. Voi comprenderete adunque che il galateo ha ben maggiore importanza di quella che gli
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metafisiche, come la sbaglierebbe chi volesse muovere il riso con scipitaggini insulse e triviali. Alcuni di coloro che si atteggiano ad uomini serii ed hanno
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Accademia della crusca
