Galateo ad uso dei giovietti
conseguenza di quel grande principio della natura: «fare agli altri quanto vuoi fatto a te stesso.» Così, ti piace d'essere cortesemente salutato? ebbene
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speciale e affettuoso riguardo alla padrona e al padrone di casa: indi volgete una parola gentile agli altri, cominciando dalle signore. Dopo ciò sedetevi
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piaceri, sibbene a quelli degli altri. E siccome gli uomini si raccolgono appunto in geniali convegni per ricrearsi a vicenda, è troppo necessario che le
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loro. La prima comprende l'adempimento di tutti quei riguardi che noi siamo tenuti di avere gli uni verso gli altri; la seconda non s' appaga di questi
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guardare gli altri che ballano e a non ballare. La è una gogna per l'amor proprio offeso; e nell'amor proprio sta tanta parte delle gioie e delle amarezze
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? Bisogna cercare un ripiego. Comincia tu a restringerti un tantino: gli altri t'imiteranno, e un po' di spazio sarà subito fatto. Chè se poi le sedie
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agli altri che hanno pure il medesimo diritto. Sei desideroso di leggere notizie politiche? Prendi uno dei giornali che le offrono estese e recenti
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imitar mai quelli scioperati che, pieni di noia, vanno a rovesciarla addosso agli altri col pretesto di una visita; 2.° di non lasciar scorrere troppo
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avete avuto legami d'amicizia col defunto o con la sua famiglia, dovete corrispondere a tale invito, ed unirvi agli altri per rendere gli ultimi onori
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, vi augureranno la buona salute, ed egli continuerà a bere senza far motto; se, movendo con altri verso il salotto dove è raccolta la conversazione
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dispiacere vostro o d' altri, stantechè una lettera può andare smarrita, od essere dimenticata, aperta e letta da qualche indiscreto. Gli è perciò che in
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, andiate in solluchero e in estasi al leggere le pittoresche descrizioni di quelle caccie nel Marco Visconti, in Gualterio Scott e in altri libri
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nessuno dee, neppure in ombra, menar vanto del proprio ingegno o rinfacciare ad altri la sua poca attitudine agli studi. In altro luogo vi ho posto
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ripugnanza, perchè si corre anche pericolo di contrarre le malattie che altri potrebbe avere in bocca. Ma che perciò? trovandoci là, dovremmo noi recar
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, periodi sgangherati, sintassi scucita, barbara pronunzia, aveste a dar segno d'impazienza, o ad ammiccare con altri, o peggio ancora, a prorompere
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umane contingenze potrebbe un giorno salvare la vita a voi o ad altri. Rispetto ai denti, la cui bellezza e bianchezza è tanta parte dei pregi
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di distinguervi fra gli altri per qualche moda bizzarra non ancora accettata. Le persone di buon senso in queste cose seguono sempre il costume dei
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altri e a vostra insaputa. Immaginate le osservazioni che vi faranno dietro le spalle. Nè meno riprovevoli sono gli atti di rodersi le unghie, mordersi
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vettura comune, si lascia cadere addormentato, e forse russante e bavoso, sulle spalle del vicino, recandogli non piccolo incomodo. Altri, giunto alla
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una consuetudine, una seconda natura, gli renderà facile il negare la propria volontà e piegarsi a quella degli altri, giacchè nella sociale convivenza
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stima, mentre lo amareggiano gli altri che rivelano disprezzo o anche solo noncuranza della sua persona, del suo ingegno, delle sue opere. In molti
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recar noia agli altri, i quali, per pulitezza, dovranno attendere che abbiate finito il vostro tagliuolo prima di distribuire altra vivanda. Non
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gli altri, intertenendo la brigata, o conciliandole il sonno, con quell'unico soggetto che gli è famigliare o gli va a genio. Ma, all' incontro, i
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Accademia della crusca
