GIACINTA
fu atterrato, come se quella voce l'avesse accusato d'assassinio. - È morta! Piangeva con la testa fra le mani, i gomiti sul tavolino, guardando
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; rapita da quella voce soave d'amore che le cantava internamente, quasi voce infantile del suo Andrea, ch'ella ascoltava con serene compiacenze di amante
GIACINTA
? ... Gerace ha rinunziato al suo impiego ... E il tono della voce lasciava capire: e siete stati d'accordo! - Fa quel che gli pare e piace. - È un
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la convalescente col loro cicalío, massime la Rossi con quella voce strillante di violino scordato. - L'ha scampata bella! Eh? - Ti rifai a vista di
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rosee sfumature il velluto delle guancie e di riflessi acciaini il nero d'ebano dei capelli. - Giacinta! - ripeté il conte. Questa volta la sua voce
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poltroncina accosto. - Dobbiamo un po' ragionare insieme. Insospettita di quell'aria benevola, di quella dolcezza di voce, Giacinta si volse con tutto il suo
GIACINTA
- Calmatevi, figliuola mia, calmatevi! - le diceva di tanto in tanto con voce tremula il vecchio confessore, dalla grata del confessionario dove
GIACINTA
l'opprimente persecuzione. Intanto la signora Villa, nel vano della finestra, continuava sotto voce le sue confidenze a Giacinta. E si accendeva, e
GIACINTA
quando ella aveva dovuto dirgli: "Non mi guardi cosí; mi fa soffrire!" Nel vederlo comparire in persona, quasi evocato da quell'intima voce che le
GIACINTA
sicuro! ... Ma t'amo a modo mio ... Lasciati amare cosí; non tormentarmi! A quella dolcezza di voce che contrastava coll'altiera fierezza degli
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sue lagrime: - Dio mio! Non m'ami piú? - diceva con voce soffocata, brancicandogli la faccia colle mani tremanti: - Dio Mio! ... Non m'ami piú? Andrea
GIACINTA
era in piena fioritura: ne convenivano tutti. I suoi occhi non erano mai stati cosí scintillanti: mai la sua voce e il suo sorriso non avevano
GIACINTA
, allibito, non si mosse. - Perché vai via? - Zitta! Non alzare la voce! - Non temere. Non vengo a farti una scenata. Lo so: tutto è finito tra noi. Ma
GIACINTA
! Cosí ti volevo! Giacinta gli si attaccò al braccio, e intanto si aggiravano per salotto, lentamente, fermandosi a riprese, continuava quasi sotto voce
GIACINTA
! ... La signora Villa gliel'aveva detto con quella smanceria di voce e di atteggiamento bambinesco ch'ella soleva affettare per far piú colpo. - Sí
GIACINTA
piú. Mi dia nuovamente cloralio! La voce era tremula, le mani convulse. Il Follini le gittò addosso uno sguardo scrutatore, di scienziato all'erta
GIACINTA
di condannarmi! - ella soggiunse, impallidita a un tratto, con voce tremante. - Che dovrei piú aspettare? - Allora ... fa' pure a tuo modo! La notte
GIACINTA
chiesto conto di nulla? Non sei padrone assoluto? Tu m'inganni! Tu non m'ami piú! - Calmati! Zitta ... Quei rimproveri a voce repressa lo colpivano
GIACINTA
fumare quel virginia; e, preso il Ratti pel braccio, gli parlava sotto voce, ridendo: - Che scena, mio caro! Hai avuto torto a non venire. - A braccetto
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tutto per me! - esclamò Giacinta. E lo accarezzava con la voce, stringendogli le mani fra le sue, non sapendo rimproverarlo altrimenti. Quegli si scusava
GIACINTA
mutato, la mia coscienza scossa mi torturano, m'insultano, non mi lasciano in pace un momento! ... E tu mi rimproveri? E tu levi la voce? Non ti accorgi
GIACINTA
tepore, che sembrava tenessero in deliziosa sonnolenza anche gli oggetti inanimati, arrivava, da la via, la stridula voce d'un organino suonante una
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calze. Infatti non scappò subito via, e drizzò gli orecchi appena il Mochi cominciò a far gli elogi della padroncina, parlando a voce bassa, come si
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difilato da suo padre e cominciò a parlargli sotto voce. Il signor Ottavio scrollava la testa, passandosi il fazzoletto sulle labbra asciutte, rianimandosi
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- disse il conte sotto voce. E nell'accostarsi al letto urtò e rovesciò una seggiola. - Che paura! Giacinta a quel rumore, s'era improvvisamente
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riprendeva spesso, ad alta voce, la lettura d'un romanzo, per forzarlo a tendere l'orecchio, a prestare attenzione, per impedirgli cosí d'andarsene via
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Costa, rovesciata indietro la testa di bulldog, con la bocca e gli occhi socchiusi, pareva mezzo addormentato dalla monotona voce del collega. Il dottor
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, affettuosa, condiscendente, aveva un'aria troppo severa. Il dispetto dell'accaduto le dava un che di duro nella voce e nei modi, come se quella
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, gravissima. - In che maniera? - Non lo so. È una voce del cuore. Sono superstizioso; credo al cuore ad occhi chiusi. - Intanto esso non ti ha ancora
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' - rispose Giacinta. - Non occorre che tu stia qui ... Verrai un po' per tempo domattina, senza aspettare che io suoni. Quella voce velata del gran pianto
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conversavano in salotto - le aveva sussurrato all'improvviso due parole, colla voce tremante. - Anche lei? - disse. - Perché no? - ... Ma io non posso
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accosto, cominciò a parlare sotto voce; e stando ad ascoltarlo attentamente, colle sopracciglia un po' corrugate, ella intanto girava gli occhi
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prima e dopo. - Ma insomma ... ? - le diceva spesso sua madre, con la voce irritata - È una vera follia! ... - Voglio attendere ... stare a vedere
GIACINTA
voce, uno dietro all'altro, da vicino, da lontano, con ondulazioni malinconiche e paurose. Ma ella resisteva anche ai frizzi acuti della brezza notturna
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abbracciato con gratitudine chi fosse riuscito a soppiantarlo ... Sí? Menti. Alle strette, diventi vile! - egli s'interrompeva, apostrofandosi a bassa voce