GIACINTA
stesso? Se lo domandava quel giorno con un senso di terrore, risalendo lentamente il corso del suo passato, quasi guardandosi attorno per evitare
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tratto con le molle un bel pezzo di legna e lo aggiungeva agli altri tizzi che scoppiettavano fiammeggianti nel caminetto. Più in là, accanto al tavolino
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tutti i bei castelli in aria fabbricati con tanta delizia, da piú di otto mesi. Si aspettava cosí sicuramente un bimbo, che non aveva ammesso neppur la
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egli non si fidava molto, benché le credesse sincere. E tornava a rimuginare tutte le gravi difficoltà della vita che gli stavano sospese a un filo
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lei, in un corpo e in un'anima sola! Ora soltanto si possedevano intieri, per sempre! E restava come in orecchio in quella festa, in quella vera
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dov'ella s'era cacciata. La piena rassegnazione di suo marito le destava un senso di pietà. E se egli la guardava coll'aria di un cane rivolto umilmente
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Un giorno era venuta Camilla per una visita. Vedendola entrare rinfagottata in quel modo, con lo scialle spocchioso, con le dita piene di anelli e
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Ma dopo un mese d'intermittente tranquillità, il doloroso sospetto le si era di nuovo svegliato nell'animo; e si ritrovava daccapo martirizzata
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che agitavano rabbiosamente cambiali e libretti di deposito: un po' di carta imbrattata! Andavano attorno le voci più strane: - Il Savani era
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pretesto di bere fra amici un bicchiere di Chianti o di vino marchigiano, si faceva quasi ogni sera un giochetto d'azzardo, da vincervi o perdervi belle
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quando ella tossiva, Andrea sollevava il capo dai cuscini. Quella tosse secca e insistente gli faceva male: - Povera ragazza! Se s'alzava un po' più
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- Dorme, - disse Marietta affacciandosi all'uscio. La signora Teresa, suo marito e il conte Giulio si guardarono in faccia per consultarsi. A un
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Giacinta viveva agitatissima: - Dunque Andrea le sfuggiva di mano? Dunque i suoi tristi presentimenti non l'avevano ingannata? Un'acutissima spina
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. - Capitano, - gli disse - questa sera avete un'aria ... una cert'aria! ... Non saprei ... E intanto lo guardava negli occhi, come per strappargli un
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- Un mostricino! - dicevano le persone dell'arte, parlando di quella palazzina. Ma la facciata d'essa sorrideva all'occhio senza pretese, quantunque
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tenerezza della sua mamma? Dava un pranzo e un ballo per la ricomparsa di lei in società! ... Proprio? Sorrideva amaramente, agitando il piedino della
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Oramai ella viveva alla giornata, aspettandosi da un momento all'altro una catastrofe. Quale? Non avrebbe saputo dirlo; ma l'ansia, la prostrazione
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, dopo che il commendatore, per evitare un processo, era scappato in America, in nome di una persona che voleva rimanere sconosciuta. Vedendola perder in
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visibile impaccio, non persuasero Giacinta. Il suo cuore di donna già presentiva un pericolo. - Che ti è accaduto? - gli domandò, appena la signora
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delle undici, non volle piú attendere. Tornerà. Andrea non poté frenare un movimento di dispiacere. - Non voleva che si sapesse? - Oh, non è nulla
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. E mentr'ella leggeva e rileggeva quel foglio che le tremava fra le mani, il cavaliere, a testa bassa, contornava con la punta della sua mazzettina un
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appoggiava la testa. Giacinta arrestavasi un momentino, quasi soffocata, poi riprendeva a parlare. E tutta la sua vita - dolori, illusioni, disinganni
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dunque un orribile sogno? ... E ricadeva nella prostrazione che la teneva lí senza moto, quasi senza pensiero, da tante ore; da un'infinità di anni, le
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La prima cosa che le diè nell'occhio al ritorno in famiglia, fu la grande insegna nera con un Banca agricola provinciale attaccata al terrazzino di
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Andrea Gerace, seduto in un angolo del Caffè della Pantera, sorseggiava distrattamente il bicchierino di cognac che gli stava davanti da mezz'ora e
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. - Senta qua. Il Ranzelli fece girare sulle rotelle la poltrona vicina, prese una seggiola e, appoggiate le mani sulla spalliera, chinandosi un po' in avanti
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Due settimane dopo, era tuttavia sbalordita. In ogni angolo della casa ritrovava un ricordo della sua bambina; tanti colpi di coltello! Si aspettava
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Dalla stanza dove i dottori aspettavano il loro collega pel consulto, si sentiva di tanto in tanto un urlo, un guaito del povero signor Paolo
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Teresa, dopo aver dato una capatina nella camera dell'ammalata. Venivano anche gli uomini. La conversazione si animava; e l'ammalata diventava un pretesto
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fossa? Glielo ripeteva sovente. Quella mummia le faceva rabbia, per via della sua padroncina. Massime dopo che questa le ebbe accennato in un momento di
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un pochino le labbra, e intanto osservava Giacinta di sbieco: - Povera ragazza! Si consuma dal cordoglio di sposare quel grullo ... A chi vuol darla
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di tutto punto, con la biancheria di bucato, e le bastava. La toglieva in braccio, la baciucchiava, le faceva un po' il solletico sui labbrini e sul
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speranza mescolata di tristezza. Il respiro affannato della sua creaturina le dava un senso di stringimento alla gola, come se una mano gliela
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Da una settimana, per espiazione, come un po' superstiziosamente se l'era imposto, ella passava un paio d'ore al giorno in camera del conte, da solo
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il signor Paolo. - Oh, passerà! Un po' di nervi ... Ne avrò forse per una settimana. Passerà. - Appunto il giorno delle nozze! Il conte non sapeva
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in un continuo sospetto: scopriva dei maligni sottintesi fin nelle parole piú schiette: e si tormentava. Il giovane Porati, ch'era stato il primo a
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Andrea, sbalordito, rimase un pochino nella stanza da giuoco, presso il tavolino dove il signor Marulli, il Porati e il Regio Procuratore facevano
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: - Vigliacco! Incapace d'un fermo proposito! Non era un uomo, ma un bruto, una carognaccia! Gesticolava, batteva i tacchi, quasi per calcarsi sotto i propri
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!!! La signora Villa non aveva saputo frenare un'esclamazione di meraviglia. Il dispaccio del notaio annunziava anche un legato di trecento mila lire per
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pare una pertica con su una tuba e un vestito per far paura agli uccelli? - Zitta! Ora sorrideva appena alle bizzarrie di Marietta. Lottava dentro di sé
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ambascia sul crocifisso d'avorio dalla croce di ebano appeso al capezzale, un ricordo della sua piú cara amica di collegio. E quel grido straziante le
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poltroncina accosto. - Dobbiamo un po' ragionare insieme. Insospettita di quell'aria benevola, di quella dolcezza di voce, Giacinta si volse con tutto il suo
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Per la signora Marulli fu un gran colpo. Stette piú di una settimana a divorarsi internamente con una improvvisa tenerezza materna che aveva
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salotto fu un affare grosso. La baronessa Sturini, che stava a capo dell'aristocrazia e non se l'era mai detta con le Marulli, aveva cercato, per ripicco
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sbigottito il ritratto di lei. - È morta! Non poteva crederlo. Gli pareva impossibile! E intanto sentiva penetrarsi da un occulto senso di sollievo.
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giubba del Ricevitore: - Ci voleva un'allargatina! - E quella cravatta messa di traverso! Merli gli rispondeva con un pizzicotto, per farlo tacere
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; voleva, a tutti i costi, vederlo arrivare. - Ah! Finalmente, la sua povera vita aveva un sorriso! Si paragonava a quei fiori che aspettano la notte
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bisognerebbe essere calma ... Oh, è piú forte di me! ... Già tu sei un uomo, e non puoi comprendere. - Ma dev'essere così! - Dev'essere cosí? Dev'essere cosí
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nell'onda d'oro che il sole vespertino spandeva dall'alto, pareva lo spronassero allegramente, quantunque egli fosse preoccupato. In un momento di stupido