GIACINTA
fu atterrato, come se quella voce l'avesse accusato d'assassinio. - È morta! Piangeva con la testa fra le mani, i gomiti sul tavolino, guardando
GIACINTA
- Oh, ecco Gerace! - esclamò il Ratti, che s'accorse il primo dell'entrata di lui. In quella stanzetta sul mezzanino del Caffè della Pantera, col
GIACINTA
' di fianco e le trecce nere disciolte sul bianco del guanciale, Giacinta dormiva ancora, respirando lievemente. - Ha dovuto passare una cattiva nottata
GIACINTA
signora Villa, sul tappeto, sui mobili, su le pareti, sui cristalli, su le doppie tende, bianche e grigie, che moderavano il luminoso sorriso di
GIACINTA
uno spillone grande come un quadrante di orologio sul petto, Giacinta, che si era un po' rimescolata all'annunzio, non poté trattenersi dal ridere
GIACINTA
mare: ripescarla è impossibile. E sorrideva forzatamente. - È da credere? - disse Andrea. - Vuol proprio angustiarmi? Parlo sul serio. Andrea rimaneva
GIACINTA
. La signora Emilia, sempre con gli occhiali sul naso, infilava straccamente gli eterni punti della sua calza; Elvira e il signor Domenico giuocavano
GIACINTA
. I polli, razzolanti sul mucchio del concime, scapparono starnazzando, chiocciando, tosto ch'essi volsero a destra, fra le due strisce di lino in
GIACINTA
sul tetto della casa di faccia; e col mordersi leggermente ora un labbro, ora l'altro, ella mostrava di non aver voglia di parlare. Il conte intanto
GIACINTA
dottore, un po' sconcertato, si mise a sfogliare alcuni giornali di moda aperti sul tavolinetto di lacca. S'era dunque ingannato? - Con le donne, chi
GIACINTA
farla ridere! - rispose Merli, facendole un piccolo inchino. - Toh! Anche dello spirito? Intanto aveva gli occhi sul dottore, che si era accorto
GIACINTA
di tutto punto, con la biancheria di bucato, e le bastava. La toglieva in braccio, la baciucchiava, le faceva un po' il solletico sui labbrini e sul
GIACINTA
cavavano fuori ogni cosa, buttando vestiti, camicie, goletti, polsini qua e là, alla rinfusa, sul letto, sulle poltrone, sul tavolino, egli provava la
GIACINTA
lavorino di ago andava a sedersi nella stanza con lei che, sbracciata fino ai gomiti, sbatteva i ferri sul tavolino, canticchiando, ridendo ... - Per
GIACINTA
mutismo scoraggiante, di una repulsione che le pioveva sul cuore dalle pareti, dalle colonne, dagli altari delle cappelle dove guizzava la fiammella di una
GIACINTA
testa, con gli occhi fissi al pavimento, stirando qua e là convulsamente le pieghe sul davanti del vestito; e la signora Marulli seguiva
GIACINTA
conte, ancora a letto, sollevatosi sul gomito, a bocca aperta, agitando la punta della lingua fuori dei denti, la guardò un pezzetto con aria attenta e
GIACINTA
una buona ragione per darle addosso ... Io, per esempio, non presto fede neanche a certe vecchie ciarle ... Dico sul serio, caro avvocato. E non
GIACINTA
La striscia di luce rosata che il sole, vicino al tramonto, stendeva sulla coperta del lettino e sul tappeto, parve a Giacinta di buon augurio. La
GIACINTA
alla signora Villa che andava via facendosi accompagnare dal Merli e dal Porati, si era avvicinata al Ranzelli già sul punto di prendere commiato
GIACINTA
netto sul cielo oscuro, in mezzo ai fanali rossi, verdi, azzurri, pari a pupille di mostri marini saliti a fior d'acqua e intenti a guardare, le
GIACINTA
posava sul seno della bimba una carta piegata in quattro. Era il suo regalo di madrina, l'atto di compra d'una villetta firmato in quel giorno. - Ha
GIACINTA
capelli morbidi come la seta, aspirandone deliziosamente il sottile profumo. Appena s'intese sul tappeto lo scricchiolio dei passi del conte che se
GIACINTA
magra stecchita, storcendo piú del solito gli occhi sul faccione da mula. Quei due occhi collo strabismo davano a Giacinta il mal di capo ogni volta
GIACINTA
sul tavolino, lo sguardo perduto nello spazio, riviveva, cullata da quel canto, la sua trista infanzia, la sua dolorosa giovinezza. Rivedeva luoghi
GIACINTA
ambascia sul crocifisso d'avorio dalla croce di ebano appeso al capezzale, un ricordo della sua piú cara amica di collegio. E quel grido straziante le
GIACINTA
aperto un po' gli occhi. La sua fanciullezza abbandonata le si aggravava sul cuore terribilmente, coi piú vivi particolari, rimescolandola tutta. E quando
GIACINTA
sopra i ginocchi e la tirava su per le mani. A quella dolce violenza Giacinta sorrideva, serrandosi meglio dentro lo scialletto, aggravandosi sul
GIACINTA
solita ora. Sul punto di staccarsene per sempre, la stringeva una tenerezza piena di compassione per colui ch'era stato tutto, proprio tutto, per lei
GIACINTA
avesse creduto, per debito di consorteria femminile! Sul tardi, Giacinta si era accostata ad Andrea, porgendogli una tazza di caffè nel vano della
GIACINTA
, minacciose sul capo; la brutta prosa della realtà, che, spietatamente, da un momento all'altro, poteva venir a soffocare la spensierata dolce poesia
GIACINTA
addosso il peso opprimente della cattiva sua sorte. Marietta, andata a chiamarla per la cena, la trovò sul punto di spogliarsi. - Si sente male? - No
GIACINTA
il muro. - Era vero! ... E quando? Quando lei, dopo la fuga del Savani, metteva una pietra sul suo passato! Quando già stava per cominciare una vita
GIACINTA
presentarsele, facendole un inchino profondo: - Se non ha impegni pel walzer ... - Cedo io - disse il conte già sul punto di offrire il braccio alla sposa e
GIACINTA
! ... E lei che già si lusingava di essere sul punto di spezzarla! ... Perché, perché non l'afferrava a due mani, per sbatterla in viso alla gente? Cosí
GIACINTA
; ed essa, che se n'era accorta, se le sentiva aggirare attorno alla persona, posar sulla fronte, strisciar lievemente sulle guance e sul collo
GIACINTA
ingombro di matassine di lana di diversi colori, Giacinta lavorava a una piccola tappezzeria, girando sul pugno il filondente, tirando la corta