GIACINTA
insistenza. - Ti senti male? - le domandò il signor Marulli. - Sí, babbo, un pochino. E si lasciò ricadere sulla seggiola, bianca bianca in volto, con un
GIACINTA
arrabbiare. L'ho sgridato; lo sgridi anche lei. - Lo sgriderò - rispose Giacinta macchinalmente. - Si sente male? - riprese il Follini, dopo alcuni
GIACINTA
... Appunto perché credo che mi voglia bene davvero, io le dico: mi dimentichi! ... Non scuota il capo cosí ... Mi fa male. E accetti la mia confessione
GIACINTA
quando ella tossiva, Andrea sollevava il capo dai cuscini. Quella tosse secca e insistente gli faceva male: - Povera ragazza! Se s'alzava un po' più
GIACINTA
; forse son fatta male. Non è colpa mia ... Sí, son fatta male! Me ne accorgo ... Ah se tu sapessi quello che ho sofferto! ... Ma non sono cattiva
GIACINTA
piangeva. - Quella benedetta signora! ... Oh! non voleva mettere male tra mamma e figliuola; sarebbe stata un'infamia ... Ma, all'ultimo si lasciava
GIACINTA
confortando cosí; ma non era sincera. - Povero babbo! La sola persona che non m'abbia mai fatto del male! - ella pensava, guardandogli le mani
GIACINTA
neppur sospettare che le fosse accaduto qualcosa di male; e se l'era tenuta accosto, accarezzandola, secondandone i capricci, scendendo in giardino con
GIACINTA
male, ne convengo. - Non finger di fraintendere! - ella gli disse bruscamente. Nel sedersi a tavola si passava le mani sulla fronte, atterrita all'idea
GIACINTA
occhio; brava! La signora Maiocchi lasciava lí qualche volta la sua Elisa un paio d'ore, intanto ch'ella andava dalla sarta, o dalla modista. Meno male
GIACINTA
? Quel mio sospetto ... sai? Non mi stringere cosí: mi fai male! Io lo credo già una certezza ... - Oh! Voleva baciarla, ma ella era scappata. Andrea
GIACINTA
qualcosa di infame! ... - Si sente male? - le domandò Marietta, accorgendosene. - Un po' di vertigine ... non è nulla! - Andate, andate, Camilla! La
GIACINTA
tutta rotta, fiaccata ... Non so. Cosí, provo un po' di sollievo. - Invece t'impoltronisci, ti sfibri - le disse un giorno la signora Villa. - Che male
GIACINTA
male. - Come? C'è chi pensa di non intervenire? - egli disse. - Ma è il colmo della sciocchezza! Ah, se avessi metà degli anni che ho addosso! Vedreste
GIACINTA
, Giacinta balzò dalla seggiola: - Ti senti male? - Un leggero disturbo ... di stomaco, una cosa da nulla. Ella gli tastava la fronte: - Come hai ghiacce le
GIACINTA
male? - Almeno qui, dinanzi a questa gente che suol dare maligna interpretazione anche alle cose piú innocenti. - Com'è severo! Oh! Oh! - Non dica cosí
GIACINTA
addosso il peso opprimente della cattiva sua sorte. Marietta, andata a chiamarla per la cena, la trovò sul punto di spogliarsi. - Si sente male? - No
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quattrini. Pel loro stato, non c'era male. Destavano invidia. Il contadino stava a sentirlo, zitto, pensando che forse il cugino aiutava la signora a
GIACINTA
le dieci di sera ritiravasi in camera col pretesto di sentirsi male; e fattasi aiutare a spogliarsi dalla Marietta, la licenziava immediatamente. Dalle
GIACINTA
socchiuso, si fermò: e accese un altro cerino. - Era una dimenticanza? ... O la povera ragazza, sentitasi venir male, aveva aperto l'uscio, chiamato al
GIACINTA
? Trattenne il fiato; ma non afferrava le parole, non riconosceva le voci. - Non posso; sto male. Trova tu qualche scusa, - diceva una di esse. Era
GIACINTA
poltrona, si asciugava continuamente il sudore e guardava attorno come un ebete: - Ah, questa volta finiva male! ... Se il Savani avesse dato retta a
GIACINTA
. - Oh, non temere! - ella disse. - È la mano di un'amica che vuole ringraziarti per l'amante. Povere donne! Dobbiamo esservi grate anche del male
GIACINTA
... - Che gli hanno fatto di male? - Nulla ... non so. - Povera creatura! ... Voi avete ragione. Ebbene, figliuola mia, cominciate dal rassegnarvi ai
GIACINTA
spaventevole rapidità, ch'egli già pareva un vecchio decrepito; si reggeva male sulle gambe infrollite, connetteva poco e riconosceva le persone
GIACINTA
barba - non suona mica male ... Scacco matto! Il Villa rovesciò i pochi pezzi rimasti ritti sulla scacchiera, e se la prese col Ratti che lo aveva
GIACINTA
tormento del dubbio. Tu sei tutto per me! Perché non dovresti piú amarmi? Che ti ho fatto di male? Gli s'era gettata al collo, ripetendo le stesse
GIACINTA
. - Che cosa? - Forse le ho fatto del male ... senza volerlo. - Mi ha fatto un gran bene. - Quanto è generoso! - Sono stato un fanciullo! - soggiunse