Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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GIACINTA

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Capuana, Luigi 36 occorrenze

GIACINTA

sguardo: - Ho forse torto? Ho forse torto? Quei dissapori tra l'Ernesta e il suo amante interessavano poco Giacinta; ma, per convenienza, mostrava

GIACINTA

conte, nel suo stato, avrebbe bisogno di un servitore piú abile, piú rispettoso. Or ora ho sorpreso Battista che si divertiva a contrariarlo, a farlo

GIACINTA

questa casa dove ho servito per otto anni! - La mia bottega di ova e di pollame va benino. La Madonna m'aiuta! ... Però mio marito ... - Oh, cara

GIACINTA

? È inutile. Ho aperto gli occhi! Le belle parole non mi lusingano piú! Voleva morire, lo ripeteva spesso: - Sarà dolce riposare accanto alla propria

GIACINTA

Giacinta - Lei mi vuol bene sinceramente; certe cose non mi sfuggono. A lei dirò dunque quel che non ho detto a nessuno: mi dimentichi! ... Il mio

GIACINTA

meglio spiegarsi. Sappi dunque che alla mia situazione, al mio avvenire ci ho pensato lungamente. Son cresciuta fin oggi quasi abbandonata a me stessa

GIACINTA

. Perché hai mentito? Perché vuoi ora lasciarmi sotto l'insulto d'un abbandono che mi renderebbe favola delle persone che ho sfidato a viso aperto

GIACINTA

d'amicizia. Ci ho pensato un'intiera settimana, senza sapermi risolvere. Non mi riesce neppur ora di trovare la via! La Marulli stava muta: - Quelle moine

GIACINTA

carità, non farmi scene! E cosí dicendo, Giacinta lo aveva preso per una mano e gli scuoteva un po' il braccio. - Ho forse torto? Andrea le si accostò

GIACINTA

Giacinta! Quell'altra persona aveva dovuto fare delle obbiezioni, perché questa le rispondesse bruscamente: - Te l'ho detto: non posso! Poi non sentí piú

GIACINTA

tristamente il capo: - No, non m'inganno. Ho notato, fra gli altri, un terribile indizio. Son donna, capisci? - Quale? Andrea spalancò gli occhi

GIACINTA

. Ho buttato tutto il mio nell'abisso; lo ripescherò piú tardi. Se oggi si chiudesse la cassa senza arrestare i pagamenti ... Teresa, quelle trenta mila

GIACINTA

nuova che le destava nel corpo e nello spirito ignorate energie: sentivasi maturata di parecchi anni ... - Gli ho vissuti in un mese! - diceva a Marietta

GIACINTA

agli stanzoni antichi dagli usci immensi, dalle finestre immense, che rimangono sempre mezzi al buio ... Ho ragione? ... No? ... Non ho ragione

GIACINTA

... Perdono! ... Rimettetevi; vien gente! - Che ho mai fatto! - esclamò Giacinta un'ora dopo, torcendosi le mani, appena il conte e la signora Teresa la

GIACINTA

a dama. - Perde, è vero? - Vinco invece. - Il babbo, troppo indulgente, la fa vincere a posta. - Vinco per valore. Ho vinto anche lei. - Una sola

GIACINTA

rimase presso la finestra: - Ora sí, si respira! Bisogna rinnovare spesso l'aria; l'ha raccomandato il dottore. - Non ho piú testa - rispose Giacinta

GIACINTA

parecchie notti che non dormo. - Mi permette qualche domanda? Sarò discreto. - Interroghi pure. Non ho segreti per lei. - Di che si tratta? - Di nulla

GIACINTA

, scattando in piedi. - Ma l'ho commessa egualmente, peggio, avvilendo la mia giovinezza con questa catena strascicata al piede sei anni! L'ho commessa nel

GIACINTA

da capo a piedi, con gli occhi che le schizzavano fuori ... - Si netti la bocca! - rispose, facendo anche il gesto. E scappò via. - Ho detto per

GIACINTA

vorrà, potrà sgridarmi. - Io non la sgrido; non ne ho il diritto né l'autorità - rispose il capitano. - Però ho tanta stima di lei e le voglio

GIACINTA

indurre la misericordia celeste a risparmiarvela affatto. - Oh! ... Non ho questa forza! - Chiedendola, vi sarà data. E la chiese, giorno e notte, per

GIACINTA

assurdo! Come non l'ho preveduto? ... Il suo corpo, la sua coscienza si rivoltavano all'orrore di quell'adulterio. - Non è possibile! Non può essere

GIACINTA

stanchezza, e pare si addormenti. In una foresta del Brasile ho veduto morire cosí un indiano. La freccia avvelenata, tirata ad un uccello, gli era caduta

GIACINTA

? - le domandava questa con una vocina di tristezza. - Io sí; e anche la mamma. - Io ho la sola mamma. - E ti vuol bene? - Oh, tanto! Viene a trovarmi

GIACINTA

prova d'amore. Ma se l'ho detto! Mi tratti da amante, ecco. Sei cattivo. - Non giocherò piú! - Benissimo! Per farmi dispetto! ... Gli si staccò dal

GIACINTA

contessa ha passato una cattiva nottata? - Anzi! Ho dormito troppo. Nel camerino, seduta davanti allo specchio, tutta avvolta nel bianco accappatoio

GIACINTA

male. - Come? C'è chi pensa di non intervenire? - egli disse. - Ma è il colmo della sciocchezza! Ah, se avessi metà degli anni che ho addosso! Vedreste

GIACINTA

: - Potevo essere anch'io un modello di moglie ... Oh, provo orrore di me stessa ... Ma ho bisogno di lui. E saprò farmi amare; non sono donna per nulla

GIACINTA

impiego, né nulla? Il bigliettino aggiungeva: "Lascia fare a me. Non t'ho mai voluto cosí bene come in questi giorni di lotta". Ma di queste assicurazioni

GIACINTA

come gli altri! - Infine, che colpa ci ho io? Vi eran dei momenti, dei terribili momenti, che non riusciva a rassegnarsi. S'impennava. - È un'infamia

GIACINTA

la disgrazia, ho messo giudizio. E la Madonna mi deve aiutare ... Uomini? Dio ne scampi! A quel ricordo s'era fatta tutta seria. Pensava alla sua

GIACINTA

non ballò piú. - Grazie - disse al Ratti che la invitava ad una polka. - Sono stanca. Ho ballato anche troppo; son convalescente. Mi scusi.

GIACINTA

- gli era accaduto due volte - al loro caso reale. Perché inasprire la piaga? - Dovresti dirlo all'autore - ripeteva, senza voltarsi. - Non l'ho mica

GIACINTA

scoppiarono a ridere. - Ma io l'ho saputo or ora - riprese il conte un po' mortificato. - M'importa assai della politica! Giacinta si mordeva il labbro

GIACINTA

grembiule ricolma. - Indovina che ci ho qui. Beppe faceva il grullo. - Indovina. Beppe le accennava di avvicinarsi, le scostava le manine sovrapposte

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