GIACINTA
stato meno arrendevole, anche cattivo, sarebbe stata piú tranquilla. Ma una sera il conte era tornato a casa con la faccia insolitamente rannuvolata
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La prima cosa che le diè nell'occhio al ritorno in famiglia, fu la grande insegna nera con un Banca agricola provinciale attaccata al terrazzino di
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il tamburo con le dita sulla spalliera d'una sedia. - È stato cinque anni in America - disse il dottor Balbi al vecchio collega seduto accanto a lui
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Un giorno era venuta Camilla per una visita. Vedendola entrare rinfagottata in quel modo, con lo scialle spocchioso, con le dita piene di anelli e
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salotto fu un affare grosso. La baronessa Sturini, che stava a capo dell'aristocrazia e non se l'era mai detta con le Marulli, aveva cercato, per ripicco
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Andrea Gerace camminava con lesti passi, sotto i rami degli alberi che ombreggiavano la viottola deserta. Quel cielo limpidissimo, filettato di
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soddisfazione: - Quelle stanze? ... Delle scatoline da confetti! Come vi si dee stare calduccini l'inverno! E che bel fresco d'estate, con tanti
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- Capitano - disse Giacinta. E, presogli il braccio, lo tirava verso la vetrata della terrazza con vivacità fanciullesca - È vero che il tenente
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Per la signora Marulli fu un gran colpo. Stette piú di una settimana a divorarsi internamente con una improvvisa tenerezza materna che aveva
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sconcerto prorompente di tratto in tratto. Passava la mattina mutando posto da una poltrona all'altra, con una grande stanchezza nelle ossa, senza
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! Andrea lasciò che colui fosse sparito, e aperto un uscio, entrò, richiudendolo subito col paletto. Il salottino, tappezzato di color verde cupo, con la
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viso come un gambero. - Sia capace di star zitto! - aveva conchiuso Giacinta con una risata che fece arrossire di piú quel povero ragazzo impicciato
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quei signori in qualunque maniera, con la sciabola, con la spada, con la pistola! ... Ma quelle carogne non si battevano ... Ed eccolo lí, solo solo
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poltroncina accosto. - Dobbiamo un po' ragionare insieme. Insospettita di quell'aria benevola, di quella dolcezza di voce, Giacinta si volse con tutto il suo
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ventaglino per sviargli la mano. Appena il capitano fu andato via, Giacinta fece un piccolo giro attorno, con aria di annoiata; poi, sedutasi al
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disse - Giacinta farà lo stesso con lui. Il dottor Follini sta per dargli il gambetto. Colui continuò a rodersi i baffi, senza rispondere; perdeva. - Ecco
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di tutto punto, con la biancheria di bucato, e le bastava. La toglieva in braccio, la baciucchiava, le faceva un po' il solletico sui labbrini e sul
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tratto con le molle un bel pezzo di legna e lo aggiungeva agli altri tizzi che scoppiettavano fiammeggianti nel caminetto. Più in là, accanto al tavolino
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gesticolava, e le si chinava quasi sull'orecchio per dare piú efficacia a certe parole: poi rizzava il capo e la guardava fissa, interrogandola anche con lo
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fu atterrato, come se quella voce l'avesse accusato d'assassinio. - È morta! Piangeva con la testa fra le mani, i gomiti sul tavolino, guardando
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. E mentr'ella leggeva e rileggeva quel foglio che le tremava fra le mani, il cavaliere, a testa bassa, contornava con la punta della sua mazzettina un
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pare una pertica con su una tuba e un vestito per far paura agli uccelli? - Zitta! Ora sorrideva appena alle bizzarrie di Marietta. Lottava dentro di sé
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fiato, guardando con terrore, strizzandosi forte le mani, quasi avesse potuto a quel modo, arrestare l'accesso: - Oh! Dio! ... Oh! Dio! Poi, tosto
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con gli occhi smorti sua moglie che taceva. La conversazione languiva. Il Marulli avrebbe voluto trovare qualche barzelletta da far ridere gli sposi
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Andrea rincasò tardi. - È venuta la solita cameriera - gli disse Elvira. - Lo cercava con urgenza. Quando le dissi che sarebbe partito col treno
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dottore, un po' sconcertato, si mise a sfogliare alcuni giornali di moda aperti sul tavolinetto di lacca. S'era dunque ingannato? - Con le donne, chi
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stesso? Se lo domandava quel giorno con un senso di terrore, risalendo lentamente il corso del suo passato, quasi guardandosi attorno per evitare
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in camera ... Veda, veda ... Mi raccomando. E il salotto era pieno di signore, da mattina a sera, che restavano lí a chiacchierare con la signora
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rispondeva sempre con ritardo alle insistenti lettere di lui; e quei bigliettini secchi secchi, freddi freddi, che si facevano attender tanto, lo
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Giacinta era rimasta, tutta la nottata, seduta a piè del letto, con il capo rovesciato sulla sponda, le braccia abbandonate, agonizzante sotto i
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tutti i bei castelli in aria fabbricati con tanta delizia, da piú di otto mesi. Si aspettava cosí sicuramente un bimbo, che non aveva ammesso neppur la
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insensibilmente ricondotta verso di lui, ma senza speranza, soltanto per dimenticare quell'altro che l'aveva cosí offesa, e con la gioia d'una convalescenza
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... ! E guardava, con una grande stretta al cuore, il signor Marulli che, accorso tutto commosso dalla sala da gioco, abbracciava in quel punto la
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, vedendole cosí facilmente dimenticare la sua fretta. - Dicevo, come tu sai ... - incominciò la signora Villa. - Ah! ... - fece la Maiocchi, con aria
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Il cavalier Mochi s'era incontrato col Savani, mentre questi montava in carrozza davanti il portone della Banca nazionale. - A che siamo? - Con
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raso luccicavano, in mezzo ai fiocchi di nastro, come occhi di gatto. Supina, con un braccio ignudo fino al gomito fuor della coperta, la testa un po
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conte, ancora a letto, sollevatosi sul gomito, a bocca aperta, agitando la punta della lingua fuori dei denti, la guardò un pezzetto con aria attenta e
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- Calmatevi, figliuola mia, calmatevi! - le diceva di tanto in tanto con voce tremula il vecchio confessore, dalla grata del confessionario dove
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! ... C'è ancora qualcuno che mi voglia bene? A queste parole, pronunziate con accento di sconforto, di distacco rassegnato, senz'ironica amarezza, Andrea
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giubba del Ricevitore: - Ci voleva un'allargatina! - E quella cravatta messa di traverso! Merli gli rispondeva con un pizzicotto, per farlo tacere
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, Giacinta, piú pallida del solito, con gli occhi infossati, pareva avesse pianto. - Che hai? - le domandò la signora Villa. - Nulla. Sto bene. - Bene
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periodicamente verso le otto di sera, per un'oretta. Era sicuro di trovarla nella camera di lei, insieme col babbo e con la mamma, attorno al tavolino rotondo
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Marietta aveva bussato all'uscio con le nocche delle dita: - Signorina, c'è la sarta nel salottino. Ed era andata via. Giacinta chiuse il libro
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, un buon ragazzo? Giacinta scrollava tristamente il capo. - O il signor Porati, che almeno deve avere i quattrini a staia con quell'usuraio del suo
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passione, non si veggono, convenitene, tutti i giorni. - E continuava, con una leggiera intonazione declamatoria, fra il silenzio di tutti: - Forse abbiamo
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affetto, domarlo, prostrarlo, attaccarselo con ogni mezzo, poiché sapevasi la piú forte. E la tempesta scoppiava. - Come sei ingiusta!- disse Andrea uno
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balzava da letto, tornava a vestirsi in fretta; e spento il lume e aperta con cautela la finestra, si affacciava a guardare, impaziente, di qua e di