GIACINTA
Quella figliuola venendo al mondo, non avea fatto gran piacere alla sua mamma. Infatti essa se n'era presto sbarazzata, dandola a balia in campagna e
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dell'abito, gli richiamava alla mente l'immagine di un gioiello tra la bambagia carnicina e il raso azzurro dell'astuccio; mentre Giacinta, vistagli
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rimaste sinistramente chiuse e quel portone che opponeva alla loro impazienza la sua dura faccia di legno. - Una manata di ladri! - Bisognerebbe impiccarli
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riveduto, quel tristaccio, giorni addietro ... È soldato ora ... Un bell'arnese! - Deve dirglielo lei, cara padroncina alla mamma; deve dirglielo lei che la
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l'amante d'un assessore ... Aveva visto? Quel marito portava in tasca un paio di scarpine per far cambiare alla moglie gli stivaletti inzaccherati
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capí che il povero babbo non doveva esserne molto contento. Infatti, in tutte le stanze, tappezzerie rinnovate, pavimenti alla veneziana lustri come
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la testa verso quelle persiane e quelle imposte chiuse che davano alla fila delle case l'aspetto d'un immenso convento; superba di trovarsi lí, al
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Per due giorni, Giacinta tenne il broncio alla delicata creaturina che vagiva a piè del suo letto. Quella bambina le aveva bruscamente distrutti
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un orecchio alla Villa, che le Marulli avrebbero dovuto contentarsi di far le cose alla buona. - Spendono e spandono, come se avessero in tasca dei
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disperare della guarigione quando, due giorni appresso, il tifo manifestò tutti i suoi tristi caratteri. - Veda ... Veda! - diceva alla signora Marulli
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passasse un braccio attorno alla vita, e le desse qualche bacio. - Non lo credo, oh, punto! - egli balbettava, brancicandola lievemente, con
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persistere nel proponimento di consacrarvi al suo santo servizio. Egli saprà disporre ogni cosa come meglio crederà conveniente alla sua giustizia e alla sua
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avessero dato una puntura alla schiena. Giacinta si levò da sedere. - Senti, mamma! - disse. - Hai ragione; non sono piú una bambina: devo pensare alla mia
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neppur badare alla conversazione: e la mano pelosa del Villa che, esitante, teneva sospeso sulla scacchiera l'alfiere bianco, gli faceva riflettere
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lei quando voleva giocare a palla, o a saltar la corda, o lanciare il cerchio. Ma la bambina, non abituata alla presenza della mamma, stava con
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pace silenziosa della campagna, con gli occhi fissi alla viottolina di faccia. Credeva di aver anticipato di mezz'ora. E zufolava, dondolando le
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Oramai ella viveva alla giornata, aspettandosi da un momento all'altro una catastrofe. Quale? Non avrebbe saputo dirlo; ma l'ansia, la prostrazione
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, come lei! ... - insinuò Marietta, senza badare alla nuova carezzina con cui il Mochi le solleticava la gola. Parve ch'egli esitasse un momento
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? È inutile. Ho aperto gli occhi! Le belle parole non mi lusingano piú! Voleva morire, lo ripeteva spesso: - Sarà dolce riposare accanto alla propria
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le condoglianze, per mostra, e rallegrarsi della inaspettata fortuna toccata alla ragazza, Andrea era rimasto in un canto, impensierito di quella
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migliaio di lire? La signora Villa rise, alla sua volta; ma si ricompose subito: - No; si tratta di ben altro! ... D'una cosa delicata, d'un dovere
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, quando la loro felicità era al colmo ed ella non chiedeva più nulla né alla terra, né al cielo! E le pareva che quei testimoni di tante dolcezze ora
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alla nebbia, che i fanali rischiaravano appena. Andrea si tirò da parte, per lasciar passare quei carri che andavano via pesantemente, facendo dondolare
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alla signora Villa che andava via facendosi accompagnare dal Merli e dal Porati, si era avvicinata al Ranzelli già sul punto di prendere commiato
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la gente piú alla spiccia di loro! Il dottor Follini, preceduto dalla contessa, giunse all'ora precisa, e i due dottori, salutatolo, lo squadrarono da
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speranza mescolata di tristezza. Il respiro affannato della sua creaturina le dava un senso di stringimento alla gola, come se una mano gliela
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piede, si mordeva le labbra, per non ridere del padrone che stentava a cavar una buccola alla signora!
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; ed essa, che se n'era accorta, se le sentiva aggirare attorno alla persona, posar sulla fronte, strisciar lievemente sulle guance e sul collo
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sera avanti, fumando e sorbendo distrattamente il caffè che gli si freddava sul tavolino. La vecchia padrona di casa, abituata alla briosa parlantina
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, d'alzarle quella stessa sera un contr'altare. Allora la signora Teresa, smesso quel po' di broncio che teneva tuttavia alla figlia, ci s'era
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ritornava alla mente come un conforto ... Quel ballo, quella canzone napoletana, quella terrazza al lume di luna e quel giovane bruno dagli occhi neri
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bisogno di negare, per contenersi, per farsi forza. Sugli occhi le passavano larghe ondate di nebbia; alla gola aveva un nodo. E si contorceva sulla
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: - Quello scimunito di Battista! E voleva scusarsi, per la sua parte, parlando alla padrona sotto voce, guardando il conte che s'era messo subito a
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stato accennato d'accostarsi. - Sapete? L'ha messo alla porta il povero Merli. - Come ne sarà contento! - rispose Andrea. - Ah, questa è carina! - Che c'è
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alzare la voce! - balbettò Andrea. Era alla tortura. Temeva che Elvira non origliasse, per curiosità femminile. - Resterai, è vero? - riprese Giacinta
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, confusamente nel cervello, come avvolte da una nebbia, col tepore del letto, alla mezza oscurità della camera dove gli occhi semiaperti non
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fatto colazione? - La colazione è già pronta, signora contessa. Ma io non sapevo se ... - Portatela subito. Accostò ella stessa alla sponda del letto
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frutta? Cospetto! Vien l'acquolina alla bocca - Che! Quegli ornati non sono in rilievo? Ma, per accorgersene, bisogna toccarli! Il conte sfogava la sua
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pelle, alle tempie e alle mani. Gli occhi di Giacinta si ostinavano a restar fissati alla striscia di cielo bianchiccio che si vedeva dalla finestra
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lei. Una stamberga umida e buia. Tremavo dalla paura dinanzi alla brutta megera; ma le sue parole ebbero, per un momento, la incredibile potenza di
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fazzoletto alla bocca. - Non è nulla, - si affrettò a dire, rimettendosi quasi subito. - È passato: non è nulla. Ma non poté nascondere il fazzoletto
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dalla distanza con soavità voluttuosa. E l'ombra dei loro corpi abbracciati in mezzo alla camera si allungava tremolante, contro il lume, sul candore
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della manovra di lei. - Insomma - domandò alla Maiocchi incontrata nel passaggio - i tuoi sposini vivono proprio da romiti? La signora Maiocchi si strinse