Francesca da Rimini
Egli trae Francesca verso i cuscini di sciamito, presso il davanzale.
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Ella si toglie dal capo la ghirlanda e la pone sul libro aperto ch'è da presso.
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Biancofiore si leva e va presso il letto pianamente. Spia: poi si volge, e torna alla sua predella.
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Francesca si leva ed esce. Dal vano della finestra come per sfuggire ad un'insidia. Ella rimane presso il muro, ove brillano le armi in asta
Francesca da Rimini
Malatestino s'alza e va, col sua tacito passo felino alla porta che è presso la tavola. Sta in ascolto per alcuni attimi; poi apre l'uscio
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sifoni, le aste delle rocche a fuoco e delle falariche e accumulato intorno ogni sorta di fuochi lavorati. Sulla torre, presso il mangano, un giovane
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leggere bende bianche, sono sedute sulle predelle basse; e parlano sommessamente per non destare la dama. Presso di loro, su uno scannello, sono posate
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Sospinta dalla sorella, Francesca fa per salire la scala; ma ecco ch'ella vede da presso, di là della chiusura,apparire Paolo Malatesta. Ella rimane
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zendado chermisino e ne trae un bagliore diffuso che accende i volti chinati all'opra dell'ago. La Schiava è presso al davanzale ed esplora
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compartimenti ornati da gentili trafori. Presso la finestra è un leggio con suvvi aperto il libro della «Historia di Lancillotto del lago», composto di grandi
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circondano un'altra corte più vasta. Presso la scala è un'arca bizantina, senza coperchio, riempiuta di terra come un testo, dove fiorisce un rosaio