Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Fondamenti della meccanica atomica

443190
Enrico Persico 50 occorrenze
  • 1936
  • Nicola Zanichelli editore
  • Bologna
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
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Fondamenti della meccanica atomica

e se f(x) all'infinito diviene infinitesima di ordine sufficiente, si può invertire il segno di lim con quello di integrale e si ha

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Il raggio del nucleo è dell'ordine di [numero eliminato] cm., quello dell'elettrone si ritiene non superiore a [numero eliminato] cm.

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Secondo questo modello, quello che si suol chiamare, piuttosto vagamente, «diametro dell'atomo» (e che abbiamo visto essere dell'ordine di [numero

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Caso particolare assai notevole è quello in cui P = 1, cosicchè i primi due termini formano il laplaciano .

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(dove l'integrale è esteso a tutto il campo S, e dS = dx dy), la quale si dimostra in modo perfettamente analogo a quello seguito nel caso di una

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problema è ricondotto a quello per una sola variabile.

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diffusa: difatti l'emissione di un quanto è accompagnata da un rinculo che comunica alla particella un impulso opposto a quello del quanto emesso.

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dalle sei componenti del campo elettrico E e di quello magnetico H, ciascuna delle quali soddisfa l'equazione delle onde, che per Ex, p. es., è:

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neutroni: carica nulla, peso probabilmente uguale a quello del protone.

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Positroni, o elettroni positivi: carica positiva dell'ordine di e, peso dell'ordine di quello dell'elettrone negativo (probabilmente sono esattamente

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Si può dunque dire che per le onde di De Broglie un campo di forza rappresenta quello che per la luce è un mezzo ad indice di rifrazione non uniforme

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corrisponde a quello ottico della sovrapposizione di onde della stessa frequenza ma di direzione diversa.

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È naturale ammettere che anche per le onde di De Broglie valga un principio di sovrapposizione analogo a quello dell'ottica. Consideriamo perciò due

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Il tratto, entro il quale la curva ha andamento oscillatorio, è evidentemente quello entro cui oscillerebbe la particella, secondo la meccanica

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Poichè l'equazione (148) si identifica con quella già studiata nel § 8 (facendo corrispondere al parametro della (21)) il problema attuale è quello

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particella in tale regione: è questo un apparente paradosso analogo a quello già spiegato nel § 37. .

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quello che troveremo ora dando alla barriera la forma particolare della fig. 31, costituita di due « gradini di potenziale» in senso opposto.

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Il primo problema che tratteremo è quello di una particella libera nello spazio e non soggetta a forze: la sua più generale potrà ottenersi (v. § 29

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Nel caso più generale di una particella rinchiusa in una cavità di forma qualunque, il problema è sempre analogo a quello acustico della

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Noi per ora escluderemo non solo questo caso, ma anche quello più generale che tra le frequenze , passino una o più relazioni del tipo

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Anche questo risultato coincide (casualmente) in modo perfetto con quello fornito dall'integrazione rigorosa dell'equazione di Schrödinger

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L'effetto del movimento del nucleo è quindi quello di sostituire la costante di Rydberg R con quella, lievemente minore, . Questa correzione

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Alla radiazione propriamente diffusa, è frammista la radiazione secondaria il cui spettro è quello caratteristico della sostanza diffondente: essa si

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osservi che il rapporto è la metà di quello analogo relativo ai moti orbitali.

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, esiste un campo elettrico, rispetto ad un altro sistema, in moto rispetto a quello, esiste un campo elettrico e magnetico: nel caso nostro, il campo

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quello, esiste un campo elettrico e magnetico: nel caso nostro, il campo elettrico del sistema fisso è quello prodotto dal nucleo. . Per effetto di

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dove la sopralineatura sta ad indicare che le derivate si riferiscono a uno stato (anche non quantico) intermedio tra quello iniziale e quello finale

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Se poi si rappresentano con tre vettori (v. fig. 3) l'impulso del fotone incidente (vettore AO, di lunghezza ), quello del fotone diffuso (vettore OB

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(si osservi, sotto punto di vista mnemonico, che scrivendo, come si è fatto, i due fattori e nell'ordine corrispondente a quello della (26), i due

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(1) Ciò potrebbe giustificarsi direttamente con un passaggio al limite del tutto analogo a quello fatto per il caso degli autovalori multipli

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Di tutti gli spettri, il primo ad essere interpretato fu quello dell'idrogeno atomico, che si presenta effettivamente come il più semplice, in

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(1) Ricordiamo che il campo elettrico E e quello magnetico H si deducono dal potenziale scalare V e da quello vettoriale A con le note formule

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campo elettrico E e quello magnetico H si deducono dal potenziale scalare V e da quello vettoriale A con le note formule [formula 136 eliminata] Si

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Per meglio comprendere la situazione rispettiva dei vari metodi, si può paragonare il metodo degli operatori a quello che nella meccanica razionale è

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d'onde» è generalmente preferito a quello delle frequenze

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: tuttavia il punto di vista dal quale era presentato allora era notevolmente diverso da quello che abbiamo ora accennato, al quale ci atterremo nel seguito

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Sotto l'aspetto intuitivo si può rilevare che l'effetto della perturbazione sullo stato stazionarion-esimo è quello di «mescolare» alla autofunzione

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e quindi differisca da quello dell'idrogeno solo perchè le frequenze di tutte le righe sono moltiplicate per Z2 (salvo una lieve correzione dovuta al

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Assumendo come sistema di riferimento nello spazio hilbertiano quello definito dalle , cioè riferendoci allo «schema », v. § 33, l'operatore

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dell'elettrone in valore assoluto, e con la sua massa di quiete. , E il campo elettrico, H quello magnetico, V il potenziale scalare e A quello vettoriale, e detto

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fondamentale, che è quello di livello energetico, si può estendere a tutti gli spettri.

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dove si è indicato con l'hamiltoniano relativo alla prima particella, con quello della seconda (trascurando la loro interazione): questi operatori

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Si può dire che scopo precipuo della meccanica atomica è quello di giungere ad una previsione quantitativa dei livelli energetici degli atomi, il che

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Questo V' è quindi quello che abbiamo chiamato potenziale di risonanza.

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fenomeni di questa categoria (effetti giromagnetici) hanno permesso di misurare il rapporto tra il momento magnetico e quello angolare dell'elettrone, che è

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In questa teoria la discontinuità nasce in modo del tutto naturale dal procedimento matematico, in modo abbastanza simile a quello col quale, in

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distribuzione continua (fenomeno analogo a quello della diffusione ottica, che si sovrappone sempre a quello della diffrazione). Si varia poi la tensione

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DAVISSON e GERMER hanno anche eseguito delle misure con un metodo analogo a quello usato da BRAGG pei raggi X.

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Altre esperienze di diffrazione degli elettroni, sia col metodo analogo a quello di Lane che col metodo analogo a quello di Bragg, sono state poi

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Ora, il caso che si presenta più spesso, è quello in cui ρ è una costante, che si può prendere uguale ad 1, cosicchè la equazione, ridotta in forma

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