Fondamenti della meccanica atomica
e se f(x) all'infinito diviene infinitesima di ordine sufficiente, si può invertire il segno di lim con quello di integrale e si ha
Pagina 112
Fondamenti della meccanica atomica
Il raggio del nucleo è dell'ordine di [numero eliminato] cm., quello dell'elettrone si ritiene non superiore a [numero eliminato] cm.
Pagina 13
Fondamenti della meccanica atomica
Secondo questo modello, quello che si suol chiamare, piuttosto vagamente, «diametro dell'atomo» (e che abbiamo visto essere dell'ordine di [numero
Pagina 13
Fondamenti della meccanica atomica
Caso particolare assai notevole è quello in cui P = 1, cosicchè i primi due termini formano il laplaciano .
Pagina 131
Fondamenti della meccanica atomica
(dove l'integrale è esteso a tutto il campo S, e dS = dx dy), la quale si dimostra in modo perfettamente analogo a quello seguito nel caso di una
Pagina 131
Fondamenti della meccanica atomica
problema è ricondotto a quello per una sola variabile.
Pagina 132
Fondamenti della meccanica atomica
diffusa: difatti l'emissione di un quanto è accompagnata da un rinculo che comunica alla particella un impulso opposto a quello del quanto emesso.
Pagina 151
Fondamenti della meccanica atomica
dalle sei componenti del campo elettrico E e di quello magnetico H, ciascuna delle quali soddisfa l'equazione delle onde, che per Ex, p. es., è:
Pagina 156
Fondamenti della meccanica atomica
neutroni: carica nulla, peso probabilmente uguale a quello del protone.
Pagina 16
Fondamenti della meccanica atomica
Positroni, o elettroni positivi: carica positiva dell'ordine di e, peso dell'ordine di quello dell'elettrone negativo (probabilmente sono esattamente
Pagina 16
Fondamenti della meccanica atomica
Si può dunque dire che per le onde di De Broglie un campo di forza rappresenta quello che per la luce è un mezzo ad indice di rifrazione non uniforme
Pagina 164
Fondamenti della meccanica atomica
corrisponde a quello ottico della sovrapposizione di onde della stessa frequenza ma di direzione diversa.
Pagina 167
Fondamenti della meccanica atomica
È naturale ammettere che anche per le onde di De Broglie valga un principio di sovrapposizione analogo a quello dell'ottica. Consideriamo perciò due
Pagina 167
Fondamenti della meccanica atomica
Il tratto, entro il quale la curva ha andamento oscillatorio, è evidentemente quello entro cui oscillerebbe la particella, secondo la meccanica
Pagina 178
Fondamenti della meccanica atomica
Poichè l'equazione (148) si identifica con quella già studiata nel § 8 (facendo corrispondere al parametro della (21)) il problema attuale è quello
Pagina 190
Fondamenti della meccanica atomica
particella in tale regione: è questo un apparente paradosso analogo a quello già spiegato nel § 37. .
Pagina 197
Fondamenti della meccanica atomica
quello che troveremo ora dando alla barriera la forma particolare della fig. 31, costituita di due « gradini di potenziale» in senso opposto.
Pagina 199
Fondamenti della meccanica atomica
Il primo problema che tratteremo è quello di una particella libera nello spazio e non soggetta a forze: la sua più generale potrà ottenersi (v. § 29
Pagina 211
Fondamenti della meccanica atomica
Nel caso più generale di una particella rinchiusa in una cavità di forma qualunque, il problema è sempre analogo a quello acustico della
Pagina 216
Fondamenti della meccanica atomica
Noi per ora escluderemo non solo questo caso, ma anche quello più generale che tra le frequenze , passino una o più relazioni del tipo
Pagina 247
Fondamenti della meccanica atomica
Anche questo risultato coincide (casualmente) in modo perfetto con quello fornito dall'integrazione rigorosa dell'equazione di Schrödinger
Pagina 253
Fondamenti della meccanica atomica
L'effetto del movimento del nucleo è quindi quello di sostituire la costante di Rydberg R con quella, lievemente minore, . Questa correzione
Pagina 265
Fondamenti della meccanica atomica
Alla radiazione propriamente diffusa, è frammista la radiazione secondaria il cui spettro è quello caratteristico della sostanza diffondente: essa si
Pagina 27
Fondamenti della meccanica atomica
osservi che il rapporto è la metà di quello analogo relativo ai moti orbitali.
Pagina 277
Fondamenti della meccanica atomica
, esiste un campo elettrico, rispetto ad un altro sistema, in moto rispetto a quello, esiste un campo elettrico e magnetico: nel caso nostro, il campo
Pagina 278
Fondamenti della meccanica atomica
quello, esiste un campo elettrico e magnetico: nel caso nostro, il campo elettrico del sistema fisso è quello prodotto dal nucleo. . Per effetto di
Pagina 278
Fondamenti della meccanica atomica
dove la sopralineatura sta ad indicare che le derivate si riferiscono a uno stato (anche non quantico) intermedio tra quello iniziale e quello finale
Pagina 283
Fondamenti della meccanica atomica
Se poi si rappresentano con tre vettori (v. fig. 3) l'impulso del fotone incidente (vettore AO, di lunghezza ), quello del fotone diffuso (vettore OB
Pagina 29
Fondamenti della meccanica atomica
(si osservi, sotto punto di vista mnemonico, che scrivendo, come si è fatto, i due fattori e nell'ordine corrispondente a quello della (26), i due
Pagina 307
Fondamenti della meccanica atomica
(1) Ciò potrebbe giustificarsi direttamente con un passaggio al limite del tutto analogo a quello fatto per il caso degli autovalori multipli
Pagina 349
Fondamenti della meccanica atomica
Di tutti gli spettri, il primo ad essere interpretato fu quello dell'idrogeno atomico, che si presenta effettivamente come il più semplice, in
Pagina 37
Fondamenti della meccanica atomica
(1) Ricordiamo che il campo elettrico E e quello magnetico H si deducono dal potenziale scalare V e da quello vettoriale A con le note formule
Pagina 372
Fondamenti della meccanica atomica
campo elettrico E e quello magnetico H si deducono dal potenziale scalare V e da quello vettoriale A con le note formule [formula 136 eliminata] Si
Pagina 372
Fondamenti della meccanica atomica
Per meglio comprendere la situazione rispettiva dei vari metodi, si può paragonare il metodo degli operatori a quello che nella meccanica razionale è
Pagina 379
Fondamenti della meccanica atomica
d'onde» è generalmente preferito a quello delle frequenze
Pagina 38
Fondamenti della meccanica atomica
: tuttavia il punto di vista dal quale era presentato allora era notevolmente diverso da quello che abbiamo ora accennato, al quale ci atterremo nel seguito
Pagina 380
Fondamenti della meccanica atomica
Sotto l'aspetto intuitivo si può rilevare che l'effetto della perturbazione sullo stato stazionarion-esimo è quello di «mescolare» alla autofunzione
Pagina 394
Fondamenti della meccanica atomica
e quindi differisca da quello dell'idrogeno solo perchè le frequenze di tutte le righe sono moltiplicate per Z2 (salvo una lieve correzione dovuta al
Pagina 40
Fondamenti della meccanica atomica
Assumendo come sistema di riferimento nello spazio hilbertiano quello definito dalle , cioè riferendoci allo «schema », v. § 33, l'operatore
Pagina 403
Fondamenti della meccanica atomica
dell'elettrone in valore assoluto, e con la sua massa di quiete. , E il campo elettrico, H quello magnetico, V il potenziale scalare e A quello vettoriale, e detto
Pagina 418
Fondamenti della meccanica atomica
fondamentale, che è quello di livello energetico, si può estendere a tutti gli spettri.
Pagina 43
Fondamenti della meccanica atomica
dove si è indicato con l'hamiltoniano relativo alla prima particella, con quello della seconda (trascurando la loro interazione): questi operatori
Pagina 479
Fondamenti della meccanica atomica
Si può dire che scopo precipuo della meccanica atomica è quello di giungere ad una previsione quantitativa dei livelli energetici degli atomi, il che
Pagina 49
Fondamenti della meccanica atomica
Questo V' è quindi quello che abbiamo chiamato potenziale di risonanza.
Pagina 56
Fondamenti della meccanica atomica
fenomeni di questa categoria (effetti giromagnetici) hanno permesso di misurare il rapporto tra il momento magnetico e quello angolare dell'elettrone, che è
Pagina 66
Fondamenti della meccanica atomica
In questa teoria la discontinuità nasce in modo del tutto naturale dal procedimento matematico, in modo abbastanza simile a quello col quale, in
Pagina 72
Fondamenti della meccanica atomica
distribuzione continua (fenomeno analogo a quello della diffusione ottica, che si sovrappone sempre a quello della diffrazione). Si varia poi la tensione
Pagina 78
Fondamenti della meccanica atomica
DAVISSON e GERMER hanno anche eseguito delle misure con un metodo analogo a quello usato da BRAGG pei raggi X.
Pagina 79
Fondamenti della meccanica atomica
Altre esperienze di diffrazione degli elettroni, sia col metodo analogo a quello di Lane che col metodo analogo a quello di Bragg, sono state poi
Pagina 80
Fondamenti della meccanica atomica
Ora, il caso che si presenta più spesso, è quello in cui ρ è una costante, che si può prendere uguale ad 1, cosicchè la equazione, ridotta in forma
Pagina 96