Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa
con me salendo lentamente ogni settimana circa 1000 metri. L'altra venne su rapidamente in tre giorni sulla vetta del Monte Rosa, quando noi eravamo
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Valtournanche andarono su per turno, ed impiegarono circa tre settimane per farla. Maquignaz ed i suoi compagni trovarono assai più dura la fatica a
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accenna che assai più tardi a scemare. Dei tre fenomeni qui studiati, prima diminuisce la respirazione, poi il polso ed in ultimo la temperatura interna
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quando hanno un po' di tempo libero, fanno una passeggiata di tre o quattro miglia, oppure vanno a fare una lunga corsa in bicicletta prima del pranzo
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Non bisogna dunque fidarsi delle guide e tanto meno delle guide svizzere che sono abituate a mangiare ogni tre ore. Si deve mangiare solo quando uno
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porzione di aragosta presa dalle scatole condita con olio e limone e mangiata con tre o quattro fette di polenta arrostita sulle brace. Un po' di carne a
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Tre studenti di medicina, i signori Chiesa, Forni, Ventrini, mi aiutarono I termometri che adoperai erano a massimo e confrontati con un termometro
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Ore 9.10, cioè tre minuti dopo arrivato alla capanna. Temperatura rettale 37°,4. Polso 85. Respiro 26.
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con me sulle Alpi, e di quanti potei avvicinare nel mio soggiorno sul Monte Rosa. Le osservazioni furono fatte misurando tre volte la capacità vitale
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Lo strumento posava su di una tavola piuttosto alta, e perchè avesse sempre una posizione orizzontale, lo sorreggeva una tavoletta di legno con tre
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Appena giunti misuro subito la capacità polmonare. Fanno alternativamente ciascuno tre inspirazioni, e dopo 1 ora e 35 minuti ripeto su ciascuno la
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Facendo la media delle tre prime osservazioni fatte collo spirometro sul soldato Sarteur, appena finita l'ascensione e confrontandone il valore con
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Sei anni dopo vi furono tre altri che andarono a dormire in cima alla montagna la Cote, traversarono il ghiacciajo, ed erano giunti assai in alto
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che in tutti tre vi fu una certa diminuzione. Questa però fu minore nel dottor Guglielminetti, un po' maggiore nell'ingegnere Imfeld, e massima in
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nei tre, o quattro primi giorni, e di essersi dopo acclimatati, eccetto due, che malgrado tutto, e malgrado le inalazioni di ossigeno furono obbligati
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dell'osservatorio Janssen, tre guide e due portatori. Il tempo era cattivo; quando giunsero al Petit Plateau, si staccava dal Dôme du Gouter una valanga. La
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Passai una notte tristissima. Alle tre del mattino partimmo. Il tempo continuava ad essere cattivo. Il luogo del disastro è un crepaccio profondo che
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documenti, vidi che tre sono i punti più difficili a superarsi da coloro che sono disposti al male di montagna. Il primo è una salita poco sopra alla
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carovana numerosa. Dormimmo male tutti e partimmo allo tre colla luna. Avanti di arrivare al colle del Lys il più robusto della nostra carovana fu
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fiancheggiato da tre parti da montagne, ed ai piedi del ghiacciaio che ha lo stesso nome. Il giorno successivo incominciarono le esperienze.
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Il dott. W. Marcet si fermò tre giorni al Colle del Gigante nell'anno 1880 per studiare l'acido carbonico eliminato dall'uomo all'altezza di 3365
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Colle d'Olen alto solo 2865 metri, e durante il loro soggiorno nella Capanna Gnifetti, la frequenza del polso andò scemando in tutti tre."
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Chi prova a fare tre o quattro inspirazioni profonde, l'una dopo l'altra, si accorge, che dopo per un certo tempo non sente più il bisogno di
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Riferisco tre osservazioni fatte sopra me stesso (fig. 52). La prima linea in alto è il tracciato del mio respiro a Torino, scritto col pneumografo
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rarefatta il corpo delle lucciole si allunga di circa tre millimetri nella parte posteriore luminosa. In tutte diviene più breve il periodo di riposo, o di
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cervello presenta tre punte, come ho dimostrato nel mio primo scritto sulla circolazione del sangue nel cervello. Nella linea di mezzo, scritta durante
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Ho comperato tre scimmie (Cercopithecus) per studiare il male di montagna nelle ascensioni artificiali. Riferisco alcune esperienze fatte con esse
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Il vapore d'acqua contenuto nell'atmosfera non basta per sè a trattenere i raggi ultra-violetti. È realmente l'aria e lo spessore suo di tre o
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Secondo una teoria moderna, abbiamo nella retina in fondo all'occhio tre sostanze, ciascuna delle quali dà origine a due sensazioni fondamentali
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colori. Quando feci le prime osservazioni al colle d'Olen erano già tre giorni che io vivevo in mezzo alla neve illuminata dal sole. Alla intensità
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alla capanna. L'avevo visto alla Capanna Gnifetti quando passò e stava benissimo: dopo tre giorni lo trovai coricato nella capanna in tale stato che
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di aiutarlo; ma egli non poté aprire le mani colle quali teneva la picca. Durò tre mesi l'effetto del gelo; perdette la sensibilità, ma non il moto
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, gonfiarono talmente i piedi che per tre giorni non potè calzare le scarpe e partì zoppicando.
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. — Nella memoria originale vi sono tre figure di tracciati che per brevità non ho riprodotto in questo sunto.
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. Rendiconti seduta 5 luglio 1896. — Nella memoria originale vi sono tre figure di tracciati che per brevità non ho riprodotto in questo sunto., è un
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la sua grande esperienza siasi interrotta e i suoi quadri hanno una composizione semplice. Generalmente sono due o tre figure grandi, perchè l'occhio
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e vi salì il dott. Alfonso Sella. Le osservazioni si facevano di regola ogni tre ore, fra le 6 del mattino e le 21, adoperando un barometro aneroide
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penna scrive una linea quasi orizzontale, dove si vedono tre o quattro pulsazioni del cuore (talvolta anche sei) le quali producono una linea come
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Nella spedizione al Monte Rosa portai con me sei di queste maschere di guttaperca. Ognuno aveva la sua e qualcuna serviva anche per due o tre persone
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respiro più superficiale. Nella linea superiore si vede la tendenza che ha il respiro a fermarsi; tre volte di seguito nei punti segnati A vediamo un
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fratello alla Capanna Regina Margherita. Il respiro ha continuato qualche volta per delle ore con questo ritmo, dove si facevano tre movimenti digradanti
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Margherita. custode della Capanna, un uomo robustissimo per nome Francioli che da due anni aveva passato ogni estate due o tre mesi nella Capanna Regina
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qualche poco correndo qua e là e scomparve. Dopo tre ore era già vicino al soldato Marta. Vedemmo più tardi dalle traccie che lasciò sulla neve che passò
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Gli altri tre soldati che vennero su con lui, da Ivrea alla Capanna Margherita, presentarono gli stessi fenomeni.
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"Nell'estate del 1868 cominciai, egli dice, troppo presto a fare delle gite sulle Alpi, senza essermi prima allenato abbastanza. Dopo tre giorni di
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" Nella notte, verso le tre, fui svegliato improvvisamente da una forte palpitazione: il cuore batteva forte all'epigastrio, avevo dispnea ed
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l'uomo cammina, ed abbiamo veduto che aumenta di due o tre centimetri di mercurio movendosi con passo ordinario.
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Alle sei antimeridiane tre soldati che stavano nel Laboratorio prendevano il caffè e quindi partivano in armi e bagaglio e andavano fino al Baraccone
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risultò che Zola, il quale scrisse tanti volumi, dopo tre ore è assolutamente incapace di continuare nel lavoro suo di produzione.
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cominciate nel mio istituto dal professor Maggiora. Da esse risultò che i periodi di riposo devono essere tre o quattro volte più lunghi, che non siano
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