Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa
già stabiliti nella Capanna Regina Margherita per aspettarli. Questo io feci nell'intento di osservare come si comporti l'organismo nei lenti e nei
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Biologie, 1892. che la fatica esagerata produca degli eccessi di follia istantanea nei degenerati, negli epilettici e negli isterici.
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Alla Capanna Regina Margherita, nei giorni di burrasca, e quando per la tormenta era più faticosa l'ascensione, le guide e i passeggeri arrivavano
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Le catastrofi non succedono sempre nei luoghi più difficili: ma in quelli dove venne superato poco prima un grave pericolo. Le disgrazie frequenti in
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Molti avranno letto con meraviglia nei giornali che alcuni celebri corridori di bicicletta scesi a terra erano incapaci di camminare, mentre che
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saluta la memoria di due giovani carissimi nei quali l'Università di Pavia e la scienza, avevano, più che la speranza, la certezza di uno splendido
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questi casi il cuore sia paralizzato per un difetto di innervazione centrale, dovuto al rapido esaurimento che l'emozione ha prodotto nei centri nervosi.
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che introduciamo nei polmoni.
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Nel mio libro sulla fatica A. Mosso, La Fatica, pag.145. ho già dimostrato che si producono delle sostanze velenose nei muscoli i quali lavorano
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Non basta però il solo edema per spiegare questi fenomeni. La sensibilità dei nervi cresce nei muscoli dopo la fatica: questo assai meglio che nelle
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Un'ascensione fatta da Fick e da Wislicenus sul Faulhorn, fu quella che modificò le idee dei fisiologi intorno all'origine della forza nei muscoli
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interna si era mantenuta nei limiti fisiologici otto mesi prima.
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Il funzionamento dell'energia chimica nei muscoli è tanto più perfetto, quanto meno si riscaldano, e quanto è maggiore il lavoro che essi producono
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Lo esamino subito, perchè egli sapeva che desideravo conoscere la sua temperatura nei massimi sforzi che può fare l'uomo.
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Humboldt nei suoi Quadri della Natura descrisse quelle mine:
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optimum nei vari esercizi.
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È una irritazione momentanea dei bronchi dovuta all'accumularsi del sangue nei polmoni. Il cuore si stanca più presto, e i polmoni, per effetto delle
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. Goethe nei ricordi della sua vita Goethe, Aus meinen Leben. IX Buch. parlando degli anni che studiava all'Università di Strasburgo disse:
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Vediamo adesso, se una persona a 4560 metri di altezza, può introdurre nei polmoni una quantità maggiore o minore di aria di quanto fa in basso.
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accumuli del sangue nei polmoni. Se ciò fosse, si spiegherebbe come pochi minuti di riposo bastino per ridonare la forza. Lasciando in disparte tutte
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M'era venuto il dubbio che il male di montagna fosse prodotto da un disturbo della circolazione sanguigna e che l'accumularsi del sangue nei polmoni
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pure persuaderci che la quantità di aria la quale introduciamo nei polmoni ha un'efficacia meno grande di quanto si creda generalmente.
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Ho fatto una serie di misure sulla capacità vitale dei miei colleghi nella sezione torinese del Club Alpino. Avevo portato nei locali del Club lo
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Un'emozione piacevole ebbi nei dintorni di Oxford, quando vidi per la prima volta un accampamento di studenti in mezzo ad una foresta. Finite le
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Martino Conway fece recentemente un viaggio sull'Himalaja del quale ho già parlato nei capitoli precedenti. Ritornato a Londra consegnò il materiale
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alterasse negli strati che toccano la neve. Ma Boussingault fino dal 1830 ha dimostrato che solo l'aria contenuta nei pori della neve tiene meno
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maggior parte di loro erano stati qualche giorno prima impiegati nei lavori di ingrandimento della capanna. Tutti però confessavano di aver sofferto
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Alcuni notavano nei loro biglietti di visita che la prima notte appena giunti all'albergo dell'Olen avevano sofferto nausea, o vomito, od insonnia
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osservammo nei soldati.
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disponibili nel sangue e nei tessuti.
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Jaccoud, Mermod, Armieux, Vacher, Mercier ed altri avevano già trovato, che fermandosi nei luoghi elevati, il cuore fa un numero di pulsazioni
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Beno Bizzozero (tabella V) introdusse una quantità d'aria nei polmoni maggiore che in basso, aumentando la frequenza delle inspirazioni e diminuendo
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rana tenuta nel vuoto ed una chiusa in un ambiente privo di ossigeno. I fenomeni fisici e le reazioni chimiche che si compiono nei muscoli e nei
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È un'audacia pazza quella degli alpinisti che sfidano la nebbia; anche nei giorni migliori il Monte Rosa può riuscire fatale, e guai a chi viene
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tastoni, col pericolo di essere ingoiato nei crepacci o di scivolare nei precipizii, non può comprendere l'ambascia e lo sgomento che prova l'alpinista in
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Tutti questi fatti, armonizzanti fra loro, servono di fondamento a una dottrina del male di montagna, la quale riconosce nella depressione nei centri
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stanchezza che proviamo nei muscoli del torace, consociato all'ambascia che dà l'affanno del respiro.
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sente la pelle, la quale infiammandosi ci avverte, nostro malgrado, che vi fu un'azione intensa dei raggi violetti nei tessuti che stanno sotto
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Ho fatto delle ricerche insieme al dottor Colombo, dalle quali risulta una differenza grande nel modo col quale il sangue circola nelle mani e nei
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nei giorni successivi fra 38°,8 e 38°. La pneumonite si risolse nella settima giornata, e può considerarsi il decorso della febbre durante la
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È anche utile di confrontare i valori della pressione atmosferica al Monte Rosa coi valori corrispondenti osservati a Torino nei medesimi giorni:
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Invece nei soldati che vennero su rapidamente da Ivrea alla Capanna Regina Margherita, si osservò in tutti un aumento del respiro.
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completo riposo. La figura 18 mostra in a dei periodi più evidenti nei quali l'attività del respiro è inferiore al normale.
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tipo fondamentale della nostra respirazione è costituito da periodi nei quali il respiro è più attivo, ed altri nei quali lo è meno. Ma io non avrei
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Fu questa la prima volta che mi capitò di osservare la respirazione periodica in un cane sveglio: mentre essa si osserva spesso nei cani avvelenati
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Questi due concetti che l'aria rarefatta non dilata abbastanza i polmoni, e che le emorragie osservate nelle ascensioni e nei palloni aereostatici
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quali osservansi nei loro risultati provano che non furono determinate con sufficiente esattezza le condizioni delle persone osservate.
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Se la dilatazione dei vasi diviene troppo grande alla superficie del corpo e nei muscoli, e il cuore diviene più debole, la pressione del sangue
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ghiacciaio produssero, quasi in tutti, una leggera irregolarità nei battiti del cuore.
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dell'altro tempo per fermarle. Tale stato di eccitazione, finchè sta nei limiti fisiologici, è utile. Il letterato che si monta, o, come si suol dire, si
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