Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa
l'appetito veniva meno stando tutta la settimana a dormir sulla roccia, perseguitati come erano dal vento e dalla neve. Una volta che Maquignaz volle
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molesta della fatica. L'organismo dopo ha bisogno di un tempo più o meno lungo per riparare le perdite e ripulire i tessuti dalla fuliggine del lavoro
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generale migliori. Fatte le debite eccezioni, dopo una grande fatica si è meno gioviali ed allegri. Le persone nervose soffrono di più.
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Al periodo di eccitamento più o meno avvertito che descrissi, segue la depressione. L'indifferenza segna il principio di questo nuovo stato del
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ci rende imprudenti e meno avveduti.
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. Si altera la conoscenza del rilievo. Un piano di neve, un sasso bianco, un filone meno scuro, prendono una sporgenza che non hanno.
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sul tourista lo svantaggio che non può fermarsi dove e quando vuole, se si accorge che gli vengono meno le forze.
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Il termometro che adoperavo era un termometro a massimo Baudin con bulbo piccolissimo, il quale in meno di due minuti raggiungeva la temperatura del
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Altri fisiologi misurando la capacità vitale nell'aria rarefatta artificialmente, trovarono differenze meno grandi, ma pur sempre considerevoli
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resterà meno spazio per l'aria respirata. Proviamo quali dati si ottengono collo spirometro.
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pure persuaderci che la quantità di aria la quale introduciamo nei polmoni ha un'efficacia meno grande di quanto si creda generalmente.
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Osservazioni più modeste possiamo far anello sulle nostre Alpi, e non sono meno degne di meraviglia.
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dei muscoli come forse non fanno mai gli animali sulla terra. Ciò nulla meno sembra che essi fra tutti gli esseri viventi, siano quelli che hanno
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orizzonti, essendo inesplicabile che siano gli animali più caldi fra tutti e siano viceversa quelli che respirano meno frequentemente. Il Condor fa solo sei
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La quantità di orina era scemata di 900 grammi al giorno, ma essi bevevano meno che in basso. Il dinamometro non indicò differenza nell'energia dei
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Il male di montagna, quale si osserva alla Capanna Gnifetti (3620 m.) è generalmente meno grave che ai Grands-Mulets sul Monte Bianco, quantunque la
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può far bene e tanto meno dar forza: ma di tutti i rimedi popolari succede così, che se proprio non uccidono, molti li credono utili.
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Giacchè sappiamo che le candele fanno meno luce sulle AlpiDavy, Frankland e Tyndall hanno studiato questo argomento; altre citazioni si trovano nella
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giovane amico, raccogliendo l'aria espirata in un sacco impermeabile di gomma, e trovò che egli avrebbe respirato 12 per cento meno di acido carbonico, e
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Due erano le conclusioni fondamentali dell'opera di P. Bert: 1.° che all'altezza del Gran San Bernardo il sangue arterioso contenga meno ossigeno del
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Se il male di montagna fosse, come disse P. Bert, una specie di asfissia, sul Monte Rosa dovrebbe resistersi meno a tener il naso chiuso. Questa
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numero 8, ad esempio, è più leggero di tutti, ha una capacità polmonare superiore al numero 3, e ciò nullameno resiste meno di esso e di molti altri
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rarefatta. Invece è meno, e lo è meno in due modi, cioè: prima di tutto resiste assai meno all'aria rarefatta che non alla sospensione del respiro; secondo
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osservazioni nelle quali durò meno l'apnea alla pressione barometrica comune. Altre volte l'apnea, nella pressione ordinaria dura assai più, come se ne vede
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Sul Monte Rosa a 4560 metri l'aria è rarefatta poco meno della metà, cioè di 1,80, perchè la pressione media lassù è di 423 mm. Se non vi fosse in
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fattori del male di capo che tutti più o meno soffrono sulle alte cime.
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debolezza. Anche gli occhi suoi vedevano meno lontano e meno distinto. Si riposò mezz'ora e potè nuovamente parlare.
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Conosco bene il mio cuore, perchè lo studio da molti anni; la prima volta che lo sorpresi ad essere meno regolare fu sul Monte Rosa, dove di quando
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Resterebbe così confermato che anche il centro vasomotorio cerebrale è meno attivo nell'aria rarefatta. L'aumento nella frequenza del polso che
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cominciava a mescolarsi l'aria artificiale, che diventava successivamente sempre meno ricca di ossigeno, a misura che l'aria normale veniva cacciata fuori
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dimostra che l'aria quando contiene meno ossigeno agisce deprimendo. Non giova dunque che l'ossigeno sia ridotto a metà per rinforzare l'azione del centro
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irresistibile al sonno? Quando di notte il sonno è meno profondo, si sonnecchia più di giorno; ecco la risposta.
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campana pneumatica. Gli uccelli soffrirono meno dei conigli, dei porcellini d'India e dei topi. Le rane meno di tutti. Basta per ora enunciare questa
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processi chimici e si ha meno bisogno di ossigeno Vedi in proposito le esperienze di mio fratello. Archives italiennes de Biologie, Tome XXV, pag. 242
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Alle ore 9 si incomincia la rarefazione dell'aria, il barometro della campana, che fino a questo momento aveva segnato 30 mm. in meno della pressione
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, migliora sull'imbrunire. Una luce meno intensa permette all'occhio una visione più distinta.
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qualsiasi. È probabile che i vasi della pelle siano meno dilatati, e quindi meno attiva la circolazione cutanea e la secrezione del sudore. La
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alto fa anche tanto più freddo, e l'aria conduce meno bene il calore.
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tende si stava meno bene pel caldo che in quelle dei soldati, ma l'aria era migliore. Le tende che hanno i nostri ufficiali nell'esercito sono troppo
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Sono convinto che l'opera mia sarà utile ad un maggior numero di lettori, se rendo il volume meno grosso e meno difficile, e però finisco. Le
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" La risoluzione di questa polmonite per lisi può dipendere da ciò che fu meno attiva la virulenza dei germi, ma potrebbe anche darsi che dopo una
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inspirazioni meno profonde.
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col nome di gobba, l'altra rientrante alla regione lombare. Queste curve cambiano dal mattino alla sera. Quando ci alziamo da letto siamo meno ingobbiti
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Tale inclinazione manca nella figura 10 ed 11, perchè la persona sulla quale presi quel tracciato era meno stanca, e specialmente perchè stava
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Questa è un'altra prova di quanto dissi, cioè che a grandi altezze respiriamo meno.
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Durante il soggiorno che feci ripetutamente all'albergo dell'Olen (2865 metri) vidi che il respiro è meno regolare ed uniforme. Non sto qui ad
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diminuzione nella eccitabilità dei centri nervosi, non si spiegherebbe il fatto inatteso che i movimenti del respiro siano meno frequenti e meno profondi
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meno al cuore, e facilmente si rompono" Alb. Haller, Tomus III, pag. 196.
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Dopo 15 minuti che era fermo divenne pallido. Temendo uno svenimento gli chiesi come stava, ed egli disse che si sentiva meno bene di prima, che era
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Le differenze sono però assai meno considerevoli di quanto non si ammetta ora dai fisiologi, i quali si occuparono di questo argomento. Pubblicherò
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