Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa
Mi ricorderò sempre Giuseppe Maquignaz che mi raccontava come fu costruita la prima capanna sul Cervino. Eravamo insieme nel rifugio del Teodulo
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forzarsi per finire in fretta un pezzo del muricello, fu preso da affanno e difficoltà del respiro e poco mancò non gli cogliesse uno svenimento.
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A New-York vi fu recentemente una gara in bicicletta che durò sei giorni. Si trattava di un premio di sessanta mila lire. Due disgraziati che presero
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La fatica dura tanto più lungamente quanto più fu intensa l'emozione del sistema nervoso. Per le contrarietà e gli accidenti che succedono nelle
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, estraendo quattro litri e mezzo di liquido. La febbre durò a lungo dopo l'evacuazione e pure la convalescenza fu lunga.
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Questo nome fu dato alla capanna per ricordare il parroco di Alagna, don Giovanni Gnifetti, che nel 1842 salì per il primo sulla vetta dove ora sorge
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La Capanna Regina Margherita fu l'opera più ardita che vanti il Club Alpino Italiano; con essa fu compendiata in modo degno dell'Italia l'opera di
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Un'ascensione fatta da Fick e da Wislicenus sul Faulhorn, fu quella che modificò le idee dei fisiologi intorno all'origine della forza nei muscoli
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frequenza del polso che a digiuno era 68 al minuto, nel secondo tracciato fu di 86.
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Il senatore Perazzi che fu uno dei più valenti alpinisti, mi raccontava che non soffrì mai il male di montagna. Una sola volta lo provò al Mont
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L'eccitabilità dei centri nervosi era diminuita quando si produsse lo svenimento. Vi fu come una paralisi del centro respiratorio, e dei nervi
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, quando uno di essi, il più robusto, fu preso da un bisogno invincibile di dormire e tornarono indietro.
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funzioni dei nervi, fu ritenuto da Alessandro Humboldt come un semplice effetto fisico della pressione diminuita.
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Una grande responsabilità fu con tale domanda messa a carico della fisiologia. Il prof. Kronecker doveva, con poche osservazioni fatte nella camera
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che in tutti tre vi fu una certa diminuzione. Questa però fu minore nel dottor Guglielminetti, un po' maggiore nell'ingegnere Imfeld, e massima in
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Una cosa imparai in questa mia gita al Monte Bianco, cioè che l'ossigeno non serve a nulla contro il male di montagna. Fu per me una disillusione
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fu per metà ripieno dalla valanga. Le guide gridano forte: Michel! E poi tutte ascoltano sporgendo il capo sulla voragine. Per scendere sulla neve
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Fu per svago. Avevo bisogno nei miei studi di provare una grande fatica, specialmente una fatica degli occhi come può dare solo il bagliore
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carovana numerosa. Dormimmo male tutti e partimmo allo tre colla luna. Avanti di arrivare al colle del Lys il più robusto della nostra carovana fu
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vediamo da ciò, che fu fatto un elenco dei sintomi di questa malattia, ma non fu ancora stabilita con esattezza la sua sede; e anche per lo svolgimento
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A. Benedicenti, La combustione nell'aria rarefatta. Rendiconti Accademia dei Lincei , 17 maggio 1896. — In questa memoria fu pure raccolta la parte
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Ludwig Freiherr v. Welden, Der Monte Rosa. Wien, 1824. Un sunto di questo libro fu stampato nella "Bibliothéque universelle de Génève", Tome XXVII, p
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Il minimo di acido carbonico eliminato in tutte queste esperienze, lo trovammo nella Capanna Regina Margherita, e fu il soldato Sarteur che in
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Paolo Bert fu il successore di Claudio Bernard nella cattedra di fisiologia alla Sorbonne. Il nome suo è noto nella politica, nella letteratura e
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Il fatto più rilevante è che il soldato Cento ha resistito solo la metà del tempo alla sospensione del respiro, quando fu all'altezza di 3620 metri
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fu più grande il danno subito dall'organismo per tale arresto del respiro, perchè in un tempo minore di prima il respiro è tornato normale. Anche
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La persona numero 1 ad esempio, come vedesi indicato a sinistra, poté resistere 72 secondi. Fu il massimo osservato in questo gruppo di osservazioni
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Nel soldato Sarteur (tabella VII) la frequenza del respiro rimase costante, e crebbe la profondità; ma l'aumento dell'aria inspirata fu piccolo
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Fu questo uno dei casi di male di montagna i più caratteristici che io abbia osservato. L'altezza era solo di 2500 metri e si trattava di persona
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Conosco bene il mio cuore, perchè lo studio da molti anni; la prima volta che lo sorpresi ad essere meno regolare fu sul Monte Rosa, dove di quando
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Il giorno dopo la forza della inspirazione torna a 80 mm: e il massimo al quale giunsi fu 84 mm. di mercurio.
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L'azione del freddo può aver contribuito, ma non fu certo la causa della loro morte, perchè a 7000 metri la temperatura era solo, —10°. Io credo che
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Quando la pressione fu a 540 mm., sorridendo ci avvertì che stava meglio e che potevamo far scendere più adagio la pressione.
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L'altezza maggiore delle pulsazioni cerebrali, quale si vede in quest'ultima linea, dimostra che vi fu un disturbo della nutrizione nel cervello
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più tristi che abbia passate sulle Alpi, fu quando andai alla Roccia Melone. Dormii alla Cà d'Asti, a 2824 metri, che è la chiesa più alta d'Europa
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Uno studio sui vari metodi per proteggersi dal freddo sarebbe certo importante, ma non è qui il luogo di farlo. Zsigmondy, celebre alpinista, che fu
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In due minuti fu raggiunta questa pressione e dopo si mantenne costante. La frequenza del respiro aumentò leggermente: 18, 21, 18, 19, 18, 19, 19, 20
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sente la pelle, la quale infiammandosi ci avverte, nostro malgrado, che vi fu un'azione intensa dei raggi violetti nei tessuti che stanno sotto
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La conclusione fu, che basta tingersi il volto con un sughero bruciato, perchè la pelle non si infiammi. La protezione che dà contro i raggi del sole
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L'azione del freddo sui vasi sanguigni fu uno dei primi studi che feci nel principio della mia carriera, ma oramai sono tanto vecchi quegli
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Questa osservazione fu raccolta dal dott. Vittorio Abelli capitano medico e presentata all'Accademia dei Lincei. Rendiconti seduta 5 luglio 1896
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minuto. La frequenza del polso pure cominciò a decrescere dopo il secondo giorno, scendendo, da 118 che fu nel giorno 13 agosto, fino a 64, senza
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" Caratteristico nel decorso di questa polmonite fu il decorso della temperatura, che anche nell'inizio arrivò solo vicino ai 40° (39°,9), oscillando
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" La risoluzione di questa polmonite per lisi può dipendere da ciò che fu meno attiva la virulenza dei germi, ma potrebbe anche darsi che dopo una
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Infatti la temperatura media nel periodo considerato fu
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soffiare impetuoso da nord a sud e durò senza posa fino al mezzodì del giorno seguente. La violenza del vento fu grandissima, quale non l'avevamo mai
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Tale fu la conclusione che trassi dai miei studi fatti sul Teodulo nel 1882.
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La linea superiore A fu scritta a Torino il 10 luglio. La linea di mezzo coi denti segna il tempo in minuti secondi. La linea della respirazione
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Fu questa la prima volta che mi capitò di osservare la respirazione periodica in un cane sveglio: mentre essa si osserva spesso nei cani avvelenati
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, è un poco minore. Il peso di 4 chilogrammi fu sollevato di metri 0,707 ed il lavoro compiuto in 30 contrazioni fu solo di chilogrammetri 2,828. La
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