Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

431839
Angelo Mosso 50 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • fisiologia
  • UNIPIEMONTE
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Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

paura sia la emozione che egli ha conosciuto meno. Tyndall parlando di Maquignaz scrisseJ. Tyndall, Hours of exercise in the Alps, p. 280 "è un uomo ad

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, ma una potenza cieca e incosciente. Come Tyndall, egli abbia paura della sua indifferenza che non è più figlia del coraggio, ma è l'espressione di un

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, che faceva da cuoco. Egli mi aveva detto parecchie volte che non si era mai sentito così bene come a fare il cuoco sulla vetta del Monte Rosa: infatti

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alcuni alpinisti. L'ingegnere Bellini col quale avevo misurato esattamente il tragitto da percorrere stava in basso ed io in alto alla meta, egli

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La guida Lochmatter fece questa salita di 100 metri in 3',45". Egli mi disse che era il massimo che si potesse durare e che il doppio di strada era

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egli non ebbe a soffrire più nulla.

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calore; ed in alimenti plastici (quali sono l'albumina, la caseina, e le altre sostanze le quali contengono azoto), che egli credeva servissero a formare

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. Le prime ricerche le feci insieme al professor Maggiora per mezzo dell'ergografo e si trovò che egli era molto sensibile alla mancanza del cibo. La

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temperatura dell'aria 20°. Partimmo alle ore 4.7 pom. ed arrivammo a Superga alle 5.21, portando egli il medesimo peso di 40 chilogrammi. La temperatura

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doppio di Marey. Il giorno precedente egli era arrivato dalla Capanna Linty scarico, con tempo bellissimo, in buone condizioni. Il tracciato normale del

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Ore 9.24, dopo aver letto una lettera che era giunta alla capanna il giorno precedente e che egli aspettava con desiderio. Temperatura 36°,5. Polso

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dell'ergografo. Sollevando 4 chilogrammi col dito medio dà il tracciato 44 dal quale appare che la forza delle sue mani non supera la media, ma che egli

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non possono reggere per le sofferenze. Egli suppose per rimuovere tale obbiezione che si modificasse la composizione del sangue e che l'adattamento

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Tissandier fosse più robusto degli altri suoi due compagni. Invece sopravvisse perchè era meno resistente all'azione dell'aria rarefatta. Egli cadde

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.). Egli esaminò queste signore, ma non aveva riscontrato in esse alcun vizio di cuore.

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Mi persuasi subito che parlavo con un maestro di allenamento. Discorrendo capii che egli ed i suoi colleghi sono di parere che uno il quale non sia

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pericoli che egli ha superati insieme a Vaccarone e Zurbriggen per salire la punta Gnifetti da Macugnaga Guido Rey, Il Colle Gnifetti. Boll. Club

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Whymper disse che qualora si potesse scegliere fra il rendere più facili le Alpi e più robusti gli alpinisti egli preferirebbe quest'ultimo. Credo

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cammino. Il mulo era stanco, ed egli dovette camminare a piedi tirandosi dietro per le briglie il mulo, arrampicandosi per cercare la sua strada. I suoi

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con me, egli l'aveva fatta prima conducendo sul Breithorn la Regina. Egli sembrava ignorasse che era una delle più grandi autorità nel mondo delle

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Egli-SinclairSur le mal de montagne. Annales de l'Observatoire météorologique du Mont-Blanc. — Paris, 1893, pag. 118.

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Il giorno 13 di agosto il dottore Egli-Sinclair e il dottor Guglielminetti partivano da Chamonix e si fermarono due notti ai Grands-Mulets (3050 m

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La frequenza media del respiro era di 20 a 28. Il polso era accelerato in tutti. Egli-Sinclair aveva da 85 a 06 pulsazioni; Guglielminetti da 72 a 84

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des Alpes, 1894, N. 2. pag. 133.. Nei primi quattro o cinque giorni soffrirono molto, egli dice: ebbero vomito, inappetenza, affanno del respiro ad

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Il dott. Egli-Sinclair vorrebbe stabilire uno stretto rapporto tra il contenuto della sostanza colorante del sangue e il male di montagna, ma le

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Il dottor Egli-Sinclair fece delle ricerche sulla quantità di emoglobina contenuta nel sangue, e nella sua relazione dà un tracciato dal quale appare

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est remonté à 5 millions le 21. Chez lui-même la diminution m'a pani aller jusqu'à 3 millions. Quoique Egli pretende que la correction de ces chiffres

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Uno dei portatori col quale mi accompagnai su pel Monte Bianco, al quale chiesi se quei cilindri che egli portava erano utili a qualche cosa, mi

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condotto nella stanza che aveva occupato egli per ultimo. Rimboccò le lenzuola di quell'umile letto, e mi augurò la buona notte. Sul comodino c' era

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disastro. In questa circostanza feci la conoscenza del dott. Jacottet il quale mi lasciò andare al suo posto, perchè egli in quel giorno si sentiva

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Egli aveva nella sua comitiva un collega del quale non era molto sicuro. Questa preoccupazione grave, dice lui, gli tagliò le gambe e si sentì subito

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Darwin, Zoonomia. Tomo II, Milano, 1803, pag. 85. buon osservatore e verace, m'assicurava di aver egli più di una volta osservato che in un vascello

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egli racconta come fu da lui conquistata la vetta che porta il suo nome, e dove si vede ancora la croce di ferro che egli vi ha piantato. Zumstein

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dell'uomo sulle Alpi. Il suo grosso volume sulla Pression barométrique venne pubblicato mentre egli combatteva una lotta feconda e memorabile nel campo

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Ebbi il piacere di fare alcune di queste esperienze davanti al mio amico il prof. Ch. Richet, quando venne a Torino, ed egli fu tanto gentile da

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alquanto diverso dal mio, temo che in lui non fosse ancora scomparsa del tutto la stanchezza: perchè mentre alla pressione atmosferica ordinaria egli

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. Egli scrisse una Memoria su questo argomento, nella quale raccolse la storia dei tentativi che s'erano fatti prima che egli si accingesse a tale

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Furono ricerche che richiesero una abilità non comune nella parte tecnica; egli esaminò, coi nuovi progressi del metodo grafico, le funzioni dei

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suo padrone a spaccare della legna in una foresta presso Bramant, e porgeva egli stesso i rami alla scure che cadeva sopra di un ceppo: l'ascia del

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La fig. 60 rappresenta il polso cerebrale di Favre subito dopo che gli levammo la maschera, quando egli ci aveva fatto segno di finire. La

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Gli alpinisti celebri dormono poco nelle ascensioni. Il senatore Perazzi mi raccontava che egli si riposò bene solo una volta e fu sul Cervino, nella

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principio della primavera, soffrono spesso di questa oftalmia, specialmente quando soffia il vento del nord. Egli ne accolse parecchi nella sua clinica

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ghiacciai. Egli mi disse che abitualmente non soffriva il male di montagna, ma che lo soffrì solo una volta perchè aveva rotti gli occhiali. Era un uomo di

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due litri e mezzo di latte) e tenendo calcolo esatto delle perdite di liquido, sarebbe diminuito in peso di 7,710 gr. Egli pesava prima 70 chilogrammi

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frizioni "egli potè constatare (in seguito ad una congelazione) che la mano la quale aveva subito meno violenta frizione, migliorò e guarì più rapidamente

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di aiutarlo; ma egli non poté aprire le mani colle quali teneva la picca. Durò tre mesi l'effetto del gelo; perdette la sensibilità, ma non il moto

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addormentò immediatamente. Egli era in compagnia del signor Hirst; Huxley aveva dovuto fermarsi ai Grands-Mulets. Il signor Hirst lo svegliò subito dicendogli

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Dopo 15 minuti che era fermo divenne pallido. Temendo uno svenimento gli chiesi come stava, ed egli disse che si sentiva meno bene di prima, che era

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Tale malessere durò più di un'ora: durante questo tempo egli stette coricato e bene coperto. Alle ore 9.45 Polso 100. Respiro 29. Fig. 27. — Soldato

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portatore fortissimo il quale aveva fatto parecchie ascensioni sul Monte Rosa e sul Breithorn, giunto a metà del Cervino non potè più andare avanti. Egli

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