Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa
Margherita. Questa malattia abbastanza grave interruppe le ricerche e ci obbligò a partire prima del tempo, dopo una dimora di dieci giorni sulla vetta
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Se dopo un lavoro intellettuale o muscolare ci pare di sentirci qualche volta più forti, dobbiamo ricordarci che questa è una illusione, perchè si
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Questo ci spiega perchè malgrado l'indifferenza e l'apatia si continui a camminare. Queste persone non si arrestano, e spesso vengono come svegliate
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ci rende imprudenti e meno avveduti.
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terzo di cresta, e, senza prevedere ancora la catastrofe che ci sovrastava, capivo che i miei compagni, malati, in quello stato di inerzia fisica e
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Che non sia la mancanza di fiato quella che ci ferma lo dimostra il fatto che alcuni come Lortet consigliano di camminare nelle ascensioni colla
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Tutti sanno che le gambe diventano rigide quando ci fermiamo troppo a lungo durante una marcia. LagrangeF. Lagrange, Physiologie des exercices du
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Il tempo, che era stato prima capriccioso, si era fatto bello, e ci aiutava ad installarci bene. I raggi caldi del sole ci consolavano in mezzo alla
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da laboratorio (altitudine 3620 m.). un grande sollievo a trovarci più riparati che sotto le tende. Poco per volta ci eravamo assuefatti al freddo e al
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Le curve che otteniamo coll'ergografo ci danno un'idea parziale della fatica mancando in esse l'esercizio prolungato che modifica il cuore ed il
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nel cuore e nel respiro. Come una emozione morale ci mozza il fiato e ci dà la palpitazione, così il sistema nervoso, quando manda una serie di
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fresco di vacca che ci veniva portato dai pascoli sottostanti; dopo ci servimmo del latte condensato. A mezzogiorno e alla sera mangiavamo pure sempre dei
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Fermiamoci sopra un altro punto che ci porge occasione di parlare degli svenimenti ricordati spesso negli scritti intorno alle ascensioni alpine. Il
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Qui, oltre l'allenamento si tratta di una costituzione perfetta dell'organismo, quale di rado ci accade di ritrovare nella fisiologia dell'uomo. Come
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insufficienza del respiro che ci impedisca di lavorare sulle Alpi, e non è l'ossigeno che ci manchi durante il lavoro. Per sei minuti dopo che cessò il
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alpinisti ed affrontare la fatica e la rarefazione dell'aria nelle ascensioni. Non è vero che una capacità dei polmoni superiore alla normale ci renda
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lavoro compiuto. Vedremo in seguito altri fatti più convincenti che ci obbligheranno a dare minore importanza all'ossigeno che respiriamo, come causa
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ordine di sospendere l'impresa e ci legammo nuovamente per scendere.
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Il 5 agosto ci traslocammo nella Capanna Gnifetti (m. 3620). Questa è circondata da ogni parte da ghiacciai; a nord s'innalza un contrafforte che la
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Il giorno 30 luglio, continuando a salire, ci siamo attendati a 3047 metri, poco distanti dalla capanna Linty, in un piano che ha servito di
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esperienza tanto semplice, ci dà un'idea della rapidità colla quale si compiono i processi chimici interni, e delle provviste di ossigeno che abbiamo
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Di rado cade tanta neve, quanta ne venne giù l'inverno del 1885. Pietro Guglielmina al quale Alessandro Sella ed io ci eravamo indirizzati perchè
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Arriviamo alla Capanna Gnifetti alle 6.30 dove ci fermiamo mezz'ora mentre spunta il sole. Alle ore 10 siamo già sulla piramide Vincent. Polso 130
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Gli animali inferiori risentono anch'essi l'azione dell'aria rarefatta. Ci vuol poco ad accorgersene; le stesse pulci, quando si mette un cane sotto
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vediamo che ciò non è vero. Stabilita l'indipendenza delle cellule luminose dall'aria ambiente, ci sarà più facile comprendere che anche in noi le
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bene allenati; ma disgraziatamente un amico, che doveva lasciare la nostra comitiva, ci fece bere più del solito e ci coricammo così tardi, che dormimmo
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Se mi si domandasse che cosa sia il mal di capo, non saprei rispondere. Tutto al più direi che il mal di capo è un avvertimento che ci dà la
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di vertigine, quando affacciavasi al ventilatore. Questo ci spiega perchè alcune persone soffrano più facilmente il male di montagna camminando contro
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Quando la pressione fu a 540 mm., sorridendo ci avvertì che stava meglio e che potevamo far scendere più adagio la pressione.
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dell'Hempel, facciamo le analisi dell'aria contenuta nel grande gasometro e ci assicuriamo che essa contiene solo 4,5 di ossigeno per 100, invece di 21.
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Quando ci sembra che tutta l'aria sia rinnovata e che il cane respiri realmente un'aria la quale contiene tanto ossigeno quanto ve ne può essere, per
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braccia e cadono, così la lingua che è un muscolo assai voluminoso va giù nella gola, quando ci addormentiamo.
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Il tracciato è riprodotto in grandezza naturale, ci dà la misura della forza della inspirazione che qui sarebbe di 114 mm. di mercurio. Questo e un
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privato docente di chirurgia nell'Università di Vienna, nel suo libro I pericoli sulla Montagna, ci lasciò una descrizione dei suoi bivacchi sul Monte
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Di un altro bivacco fatto sul Monte Rosa, Zsigmondy lasciò questo ricordo: " Il panierino da piedi non mi parve sufficiente quella sera, e ci
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Il motto dei medici antichi che dove tende la natura bisogna seguirla, non è vero per il sonno che ci sorprende sulle Alpi. Si tratta qui di un
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Il sonno è dunque un mezzo di scampo, che ci rende più resistenti all'azione dell'aria rarefatta.
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, dopo che fu diminuita per un certo tempo la razione dell'ossigeno, ci fece conoscere una reazione intima del sistema nervoso, e ci addita i mutamenti
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sente la pelle, la quale infiammandosi ci avverte, nostro malgrado, che vi fu un'azione intensa dei raggi violetti nei tessuti che stanno sotto
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quattro chilometri ciò che ci protegge qui in basso dall'azione chimica di questi raggi violetti. Questo ci spiega il fatto già noto che la pelle può
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L'affanno del respiro che ci prende nelle ascensioni, quando per il lavoro dei muscoli cresce la temperatura del corpo, è dunque un apparecchio di
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" Appena diagnosticata la malattia, la prima domanda che ci siamo fatta fu, se il lasciare il malato a quell'altezza avrebbe aggravato le sue
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caratteristici dei catarri bronchiali — ci fanno ammettere che si trattasse veramente di una infezione per il pneumococco del Fraenkel.
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invasione imponente, la quale ci apparve piena di pericolo, la rarefazione dell'aria abbia giovato a diminuire la febbre e limitare il processo
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coricata sulla tavola da più lungo tempo. Forse è in causa di questo raddrizzarsi della colonna vertebrale, che ci paiono più alte le persone le quali
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Nel principio di agosto mentre eravamo alla Capanna Gnifetti (3620 metri) mio fratello ed io ci accorgemmo che la nostra respirazione era divenuta
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del cuore, ho voluto mostrare al lettore dove ci conducono questi studi.
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Lo spostarsi del cuore in alto ci aveva fatto venire il dubbio che il diaframma si sollevasse spinto dalla distensione dei gas dello stomaco e delle
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Questo ci spiega il fatto, quale a me capitò più volte di osservare, che una passeggiata in montagna, anche non molto faticosa, produce delle
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Solo a questo modo si comprende che un lavoro nervoso come quello della marcia ci affatichi così poco, mentre un lavoro esclusivamente cerebrale dopo
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