Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa
Al periodo di eccitamento più o meno avvertito che descrissi, segue la depressione. L'indifferenza segna il principio di questo nuovo stato del
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Alle ore 11.52 dopo 22 minuti di riposo sono ritornati insieme al normale il cuore ed il respiro.
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Anche qui il respiro ritorna prima del polso al normale.
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Finito il pranzo alle ore 8.30, quando avrebbe dovuto essere più frequente il polso contai solo 74 battute al minuto.
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Il senatore Perazzi che fu uno dei più valenti alpinisti, mi raccontava che non soffrì mai il male di montagna. Una sola volta lo provò al Mont
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Ricordai questo passo di Humboldt, perchè molti danno una grande importanza al freddo. Qui vediamo nelle regioni equatoriali, che mentre la
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L'alpinista che traversa le Alpi al Gran San Bernardo, al Moncenisio, od altrove, guarda sempre con ammirazione quelle strade che passano così in
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"Al San Bernardino, alto 3900 metri, l'ultimo tratto è così ripido, che cavalcando cogli asini, non vi si può andare. Qui dovetti fermarmi ogni 30
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Il dott. Gourten di Zermatt mi raccontò che una signora ebbe i fenomeni del male di montagna al Riffelalp (2127 m.) ed un'altra al Görnergrat (3136 m
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Lo sviluppo grande del torace in confronto al resto del corpo, è sempre stato un segno di robustezza. Helbig notò che le statue classiche dell'arte
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giovinezza e gli appunti dei primi studi sulla flora alpina. Di un'altra escursione fatta al Gran Paradiso, al Piccolo ed al Gran San Bernardo insieme ad altri
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La mancanza della calma necessaria alle indagini, impedì al dott. Egli-Sinclair e al dott. Guglielminetti di mettersi d'accordo sul valore delle
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Un'ascensione d'inverno al Monte Rosa?
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carovana numerosa. Dormimmo male tutti e partimmo allo tre colla luna. Avanti di arrivare al colle del Lys il più robusto della nostra carovana fu
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" Io osservava che l'ondeggiamento della barca e l'instabilità di tutti gli oggetti visibili , mi producevano forte propensione al vomito; e questa
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"La frequenza del polso e dei movimenti respiratori essi trovarono accresciuta passando da Berlino al colle d'Olen ed alla Capanna Gnifetti. Videro
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normale; 2.° che poco più in alto del Monte Bianco il sangue arterioso sia già tanto povero di ossigeno da averne meno del sangue venoso al livello
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Nella notte dormo poco, ho la febbre, temperatura 38° 5. Al mattino alle ore 7 la temperatura diminuisce 38° 1. Polso 84. Respiro 19.
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A. MossoUna ascensione d'inverno al Monte Rosa. Milano, Fratelli Treves, 1885
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succedono, e quest'aria rarefacendosi tira dietro il liquido fino al punto che giungendo questo al sommo del tubo, viene disperso in una nube sottilissima.
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Al vento e al freddo gli occhi si riempiono di lagrime. È un fenomeno complesso e non ancora studiato bene. Dalle osservazioni fatte su di me, potrei
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Il giorno dopo la forza della inspirazione torna a 80 mm: e il massimo al quale giunsi fu 84 mm. di mercurio.
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Per essere sicuri che la corrente dell'aria era sufficiente al respiro, avevamo messo un contatore che misurava la quantità d'aria la quale penetrava
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„ 9,38. Pressione 490 mm. Respiro 44 al minuto.
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Ore 9,25. Messa sotto la campana alla pressione normale, fa 62 movimenti respiratori al minuto.
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Alle ore 2 si mette la scimmia sotto la campana. Respira 33 volte al minuto.
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Ore 2,45. Dorme bene. Respira 26 volte al minuto. Vomita ancora, ha l'aspetto sofferente. Cade su di un lato. Respira con affanno 66 volte al minuto
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Ore 2,37. Respira 36 volte al minuto, compaiono gli sforzi di vomito. Negli intervalli socchiude gli occhi.
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Esperienza sopra al una marmotta.
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alle ore 8,30 fa in media 17,9 respirazioni al minuto nell'aria normale, mentre dopo a 531 mm. ne fa 18.8. Tornata alla pressione barometrica normale
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Una volta al Colle del Teodulo vidi che bastò una gita al Breithorn, senza occhiali, perchè un alpinista si sfigurasse tutto. Ma se lo meritò, perchè
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Nella stadera, l'estremità libera dello stilo graduato portava un indice, e di fronte al medesimo c'era una scala fatta su di un pezzo di carta
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A. Mosso, Il freddo. Conferenza tenuta al Club Alpino, 23 febbraio 1894. Bollettino, Vol. XXVII.
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G. Rey, Una escursione scolastica al Monte Rosa. Torino, 1897, pag. 20.
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Ancora recentemente il dottor Gurgo, nella sua gita al Monte Rosa, fece sopra sè medesimo l'esperienza del come bisogni procedere cauti nelle
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" La frequenza del respiro toccò il suo massimo nel secondo giorno di malattia, raggiungendo la frequenza di 32 inspirazioni al minuto; dopo andò
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Il periodo delle osservazioni va dal giorno 11 al 26 agosto , con una breve lacuna dal 19 al 21, che sono i giorni in cui noi scendemmo dalla Capanna
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È anche utile di confrontare i valori della pressione atmosferica al Monte Rosa coi valori corrispondenti osservati a Torino nei medesimi giorni:
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— 6°,5 al Monte Rosa
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Nel chiudere questi brevi cenni sulle condizioni meteorologiche osservate al Monte Rosa, devesi fare un cenno della violenta burrasca alla quale
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La burrasca dal 13 al 14 agosto 1894.
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La colonna vertebrale dell'uomo presenta due curve molto visibili. Una sporgente al dorso, la quale esagerandosi forma quella deformità conosciuta
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Frequenza del respiro 21 al minuto. Polso 76. Temperatura 36°,9.
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Frequenza del respiro 11 al minuto. Polso 74. Temperatura 37°,1.
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fenomeno è inverso. Non mi fermo a discutere queste differenze, dirò solo che il tipo di Sarteur rassomiglia al respiro del sonno, questo di Solferino al
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Un altro accenno lo trovai nello scritto intorno al male di montagna del dottor Egli-Sinclair.
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La figura 22 è un tracciato scritto col pneumografo di Marey messo intorno al torace del soldato Chamois.
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Il polso alla radiale era divenuto impercettibile. Dovetti contarlo al collo. Era 108. Respiro 32. Temperatura 37°,7.
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filiforme. Il respiro frequente, tra i 26 ed i 28 movimenti al minuto. La temperatura leggermente superiore al normale 37°,8. Ascoltiamo il cuore e troviamo
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Per comprendere la fatica nervosa delle ascensioni, non dobbiamo paragonare questa forma di movimento a quella che uno fa camminando, al moto di uno
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